[Carrara] Arrestare le morti sul posto di lavoro: costruire organizzazioni operaie e popolari!

Lunedì 21 luglio si è verificato un incidente mortale presso il porto di Carrara.

Un operaio di trentanove anni, Alessandro Lorenzani, è rimasto schiacciato sotto un carrello elevatore impegnato in operazioni di scarico di una nave. Nemmeno un mese fa nella nostra provincia un altro Lavoratore, Luca Savio, aveva perso la vita in un deposito di marmi durante le operazioni di movimentazione di un blocco; mentre nel mese di maggio moriva Luciano Pampana un esperto cavatore cinquatotenne.
Quest’ultimo incidente va ad aggravare un bilancio pesantissimo sia  a livello locale che nazionale: dall’inizio dell’anno ad oggi sono quasi cinquecento i Lavoratori morti sul posto di lavoro.

Quella delle morti sul lavoro è una delle reali emergenze del paese, uno dei tanti aspetti della “guerra di sterminio non dichiarata” che la borghesia imperialista conduce contro i lavoratori e contro la classe operaia. La stessa guerra che porta avanti anche contro tutta la restante parte delle masse popolari: fatta di ponti che crollano, autostrade che diventano trappole di fuoco, servizi essenziali smantellati perché non portano soldi nelle tasche dei padroni.

Sta ai lavoratori stessi mettere mano al problema rompendo con la delega ai sindacalisti (che non sanno fare altro che piangere e pregare peggio dei preti) e prendendo direttamente in mano la questione della sicurezza: costruendo organizzazioni operaie che la impongano dentro le fabbriche e, uscendo dalle fabbriche, mobilitando tecnici, ingegneri ed esperti in materia che si mettono a loro disposizione, le sostengano nel pretendere il rispetto delle (tante) normative che ci sono, elaborandone di nuove e più stringenti.

I quasi cinquecento morti ad oggi e le migliaia di invalidi di cui non parla nessuno ci impongono questo! La sicurezza sul lavoro va di pari passo con la costruzione dell’alternativa politica sempre più necessaria alla catastrofe incombente. E’ possibile farlo e dipende da noi far valere l’inarrestabile forza delle masse popolari.

Organizzarsi per imporre la nostra governabilità, organizzarsi per costruire il Governo di Blocco Popolare: un compito da mettere in pratica qui e oggi!

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