Invito al dibattito:
“Fermare la morte lenta delle aziende in Toscana e nel paese, costruire la Riscossa operaia e popolare”
Venerdì 17 agosto (ore 17,30) – Festa nazionale della Riscossa Popolare
Parco della Comasca Ronchi – Marina di Massa
In Toscana e nel paese non si contano più le aziende investite dal processo di morte lenta o di incertezza sulle sorti future, in un contesto di sgretolamento della coesione sociale, di devastazione dell’ambiente e del territorio; questo marasma politico, sociale e culturale non è dovuto all’avidità o alla cattiveria di individui o a incapacità, ma è quello che i capitalisti devono fare stante la crisi economica del loro sistema e la crisi generale che ne deriva. “Siamo in guerra!”, così il fu Marchionne ha descritto, per una volta esattamente, lo stato delle cose. I capitalisti sono in guerra tra loro e con la classe operaia e le masse popolari e fanno quello che è utile per valorizzare il proprio capitale: riduzione di personale (compensato nel migliore dei casi con ammortizzatori sociali), delocalizzazione di aziende, esternalizzazione di lavorazioni con appalti e subappalti, precarizzazione dei lavoratori, tagli alla sicurezza, riduzione di diritti e di salari, licenziamenti politici, reparti confino. In Toscana emblematico è il caso della Bekaert (ex Pirelli) di Figline Valdarno, dove 318 operai si sono visti recapitare da un giorno all’altro la lettera di licenziamento, a fronte della decisione di delocalizzare la produzione in Romania.
Dalla Whirpool di Siena alla GE (ex Pignone) di Massa e Firenze appena messa in vendita, dalla Piaggio alla Sanac a migliaia di altre aziende più piccole, il percorso dettato dall’incedere della crisi è sempre il solito, seppure in forme e tempi diversi.
https://www.youtube.com/watch?v=S2wGp9Ysb4A
A fronte di questo processo si moltiplicano le iniziative di resistenza da parte dei lavoratori: la Toscana è all’avanguardia in questo campo. Alla ex Pirelli di Figline gli operai stanno portando avanti la produzione, alle acciaierie di Piombino gli operai di Art.1 – Camping CIG hanno mandato una lettera al Ministro Di Maio e sono stati ricevuti al MISE grazie all’intermediazione del senatore De Falco; a Massa continua da oltre un anno la battaglia degli operai Rational per il lavoro utile e dignitoso ed ha alimentato le lotte operaie nell’indotto GE (ex Pignone) e dei Nuovi Cantieri Apuani con manifestazioni cittadine come non se ne vedevano da anni.
Questi sono alcuni esempi di esperienze di lotta e autorganizzazione che costringono nei fatti le istituzioni politiche e sindacali a far di conto con l’iniziativa in mano ai lavoratori, a rincorrere (e spesso a sabotare) i tentativi della parte migliore della classe operaia della Toscana di organizzarsi per impedire lo smantellamento dell’attività produttive e invertire il catastrofico corso delle cose. Come P. CARC abbiamo sostenuto e sosteniamo queste mobilitazioni, e promuoviamo l’ormai “storico” dibattito alla Festa di Riscossa Popolare di agosto per favorire lo scambio di esperienze dei protagonisti su come prevenire il processo di morte lenta, per costruire organizzazione all’interno della fabbrica a prescindere dalle tessere, per legarsi al movimento di lotta di classe che dalle altre organizzazioni operaie, popolari e territoriali attraversa la società e pone le basi concrete per la costruzione dell’alternativa politica, la nuova governabilità dal basso.
Invitiamo quindi tutti a partecipare all’iniziativa, in modo da contribuire ad arricchire il dibattito e lo scambio con gli altri compagni e compagne presenti, per sviluppare il coordinamento fra le avanguardie di lotta nelle aziende e sui territori e il legame con il movimento comunista che rinasce.
Per info:
FB: “Riscossa Popolare Marina di Massa”
federazionetoscana@gmail.com – cell. 3331065972