In vista del V Congresso del P.CARC che si svolgerà il prossimo autunno (1 e 2 dicembre 2018), la Redazione di Resistenza è impegnata a illustrare il dibattito e i lavori congressuali attraverso una serie di articoli e due interviste al Segretario Nazionale, Pietro Vangeli. La prima, su questo numero, ha l’obiettivo di mostrare il legame fra il V Congresso, la situazione politica e il sommovimento della base rossa del nostro paese. Con la prossima intervista e gli articoli pubblicati nei prossimi numeri di Resistenza entreremo più nel dettaglio dei contenuti del Congresso.
Anzitutto, vuoi inquadrare brevemente la situazione politica in cui si svolge il Congresso e come il Partito lo affronta?
Per comprendere le condizioni politiche, i compiti dei comunisti e la nostra azione dobbiamo considerare due fattori:
il primo è che la crisi del sistema politico borghese si sviluppa molto rapidamente nei paesi imperialisti; non solo in Italia, ma anche in Francia, in Spagna, in Germania, negli USA. E’ un fenomeno che riguarda tutto il mondo;
il secondo è che la formazione dell’avanguardia dirigente della classe operaia e del resto delle masse popolari, il Partito comunista e le sue organizzazioni di massa, che per inciso è la parte decisiva e più problematica dell’avanzamento della Guerra Popolare Rivoluzionaria di Lunga Durata, procede ancora lentamente.
Dal IV Congresso, era il 2015, abbiamo fatto un buon lavoro nello sviluppo della nostra azione verso l’esterno, cioè il lavoro sulle organizzazioni operaie e popolari, sui circoli e gli esponenti della base rossa, nelle relazioni per valorizzare ai fini della costituzione del Governo di Blocco Popolare (GBP) gli esponenti politici e sindacali, gli intellettuali, gli amministratori progressisti. Abbiamo raggiunto una migliore comprensione e assimilazione della distinzione e combinazione tra i due partiti comunisti fratelli che compongono la Carovana (P.CARC e (n)PCI), che ci permette di legare meglio la lotta sul piano tattico (costituzione del GBP) con l’obiettivo strategico (l’instaurazione del socialismo) della Carovana. Abbiamo compreso meglio e fatto esperienze nella Riforma Intellettuale e Morale che attiene ai dirigenti del Partito, sviluppando e rendendo più sistematica la formazione alla concezione comunista, la lotta alle “tre trappole” e al sistema di intossicazione che la borghesia e il clero promuovono, in particolare verso i giovani. E’ stato un processo articolato che ci ha permesso di comprendere più a fondo in cosa consiste la trasformazione che devono fare i comunisti, in particolare noi nei paesi imperialisti, per essere adeguati ai compiti della fase: rompere con il senso comune e trasformare la mentalità e la personalità per diventare la nuova classe dirigente della società, dei “comunisti di tipo nuovo”.
Abbiamo fatto esperienze e ricavato insegnamenti nel campo della teoria e della pratica che sottoporremo al dibattito e alla verifica nel lavoro congressuale. Un dibattito che coinvolgerà tutto il Partito e la rete di collaboratori e simpatizzanti e che vogliamo allargare a tutte le forze comuniste, ai lavoratori avanzati e agli elementi delle masse popolari che vogliono invertire la china e prendere in mano il loro futuro e il destino del paese.
Quali sono i tempi e i modi di svolgimento del V Congresso?
Entro fine settembre definiremo i documenti congressuali che saranno sottoposti alla discussione e alla verifica dei membri del Partito e dei Congressi di Sezione e Federazione che si svolgeranno dalla metà di ottobre e metà novembre. L’1 e il 2 dicembre terremo il V Congresso nazionale a Firenze, la prima giornata sarà pubblica, con la partecipazione di invitati nazionali e internazionali; la giornata di domenica sarà riservata al dibattito interno, all’approvazione dei documenti congressuali e dello Statuto, all’elezione del Segretario Nazionale e degli organi dirigenti.
Quali sono i temi principali dei lavori congressuali?
Alcuni punti fermi guidano e caratterizzano la concezione e l’azione della Carovana e quindi del nostro Partito. La prima questione, fondamentale, attiene alla concezione ideologica che distingue i comunisti da tutti quelli che lottano contro il capitalismo: il ruolo delle masse (sono le masse che fanno la storia) e della classe operaia (è la classe operaia che fa la rivoluzione socialista e costruisce il socialismo). La centralità della classe operaia ha un aspetto pratico nel processo di costruzione e rafforzamento del Partito comunista e della rivoluzione socialista, perché non c’è unità e dei comunisti senza la partecipazione attiva degli elementi di avanguardia della classe operaia al processo rivoluzionario, senza la conquista al comunismo degli operai e degli elementi di avanguardia. Da qui l’importanza decisiva che ha per noi il lavoro operaio: creazione di organizzazioni operaie nelle aziende capitaliste e di organizzazioni popolari nelle aziende pubbliche, rafforzamento di quelle esistenti, il loro coordinamento, l’assunzione di un ruolo dirigente verso le masse popolari anche fuori dalle aziende.
Ma il lavoro operaio senza il legame con e la propaganda del socialismo si riduce a lotta sindacale e rivendicativa. Al contrario, lavoro di costruzione e rafforzamento del Partito comunista e la propaganda del socialismo, senza un adeguato lavoro operaio, riduce la lotta per socialismo a una questione idealista e dogmatica.
Conduciamo quindi la nostra lotta tenendo conto di questa contraddizione.
La seconda questione riguarda la propaganda del socialismo e del comunismo: con le celebrazioni del Centenario della Rivoluzione di Ottobre abbiamo avuto una prova di quanto sia ancora forte legame ideale e politico che il socialismo, l’esperienza dell’URSS e degli altri paesi socialisti, la Resistenza diretta dal PCI è presente fra gli operai e fra le masse popolari e genera nei giovani, nelle donne e negli anziani la spinta all’organizzazione e alla mobilitazione. La nostra esperienza smentisce chiaramente chi sostiene che le masse popolari si mobilitano e si organizzano esclusivamente per questioni pratiche ed contingenti, nel campo delle lotte rivendicative. Questo è stato l’insegnamento più grande delle numerose iniziative politiche e culturali fatte del P.CARC e da altre forze comuniste e della base rossa a cui abbiamo partecipato. Dobbiamo migliorare la nostra propaganda per il socialismo, curando il legame fra il generale e il particolare, cioè la distinzione e la combinazione 1. della denuncia e della propaganda basate sul senso comune; 2. le propaganda del socialismo basata sulla concezione comunista del mondo; 3. la dialettica fra propaganda e lavoro organizzativo.
La terza questione è più prettamente interna e riguarda la trasformazione del P.CARC in partito di quadri e di massa. E’ una trasformazione che attiene alla dialettica tra tattica e strategia (GBP e instaurazione socialismo); alla superiore e più pratica comprensione della dialettica comunisti (sono il motore della rivoluzione socialista) e masse (artefici e forza materiale della rivoluzione socialista) in questa fase. Ne deriva la necessità di elevare il livello dei quadri comunisti per allargare la rete e l’azione del Partito, per migliorare la formazione e la cura dei militanti e per sviluppare la politica di reclutamento: reclutare militanti di base per allargare le relazioni e i rapporti del Partito tra i lavoratori avanzati e tra le masse.
In che modo il V Congresso interessa e coinvolge i comunisti variamente collocati, i lavoratori con la falce e il martello nel cuore e gli elementi avanzati delle masse popolari?
Le questioni di cui ho parlato non riguardano solo il P.CARC o il (n)PCI, ma tutti i comunisti e gli aspiranti comunisti del nostro paese. Del resto senza partito comunista non ci può essere rivoluzione socialista, noi abbiamo il compito di fare la rivoluzione socialista nel nostro Paese… Sono questioni che riguardano e coinvolgono quanti vogliono farla finita con il disastroso corso delle cose, mettersi all’opera per costruire un nuovo ordine sociale. Per questo con la massima disponibilità e apertura chiediamo ad ogni organismo e circolo della base rossa, a ogni compagna o compagno interessati a conoscere i temi e la discussione del Congresso di mettersi in contatto con le Sezioni presenti nella propria zona (vedi recapiti a pag. 8) o mettersi in contatto con il Centro Nazionale del Partito. Ogni contributo, anche critico, è prezioso.