Conoscere, assimilare e usare la concezione comunista del mondo per fare la rivoluzione socialista

Celebriamo il bicentenario della nascita di Marx
Sul numero 6/2018 di Resistenza abbiamo pubblicato l’articolo “Non si può essere marxisti-leninisti senza essere maoisti” che già nel titolo riassume la tesi principale esposta. Riprendiamo, pur brevemente, la questione non per approfondire l’argomento, ma per estenderlo. Il movimento comunista si sviluppa sulla base delle idee giuste ed esse “non cadono dal cielo”, sono il frutto della sperimentazione pratica, della verifica e della lotta fra due linee (linea avanzata e linea arretrata) che vive nel partito comunista (e più in generale nel complesso del movimento comunista) e che deve essere perseguita sistematicamente, non evitata, omessa, smorzata. Quanto più il movimento comunista si impadronisce di concezioni e idee giuste, tanto più cresce, si sviluppa e tanto più l’unità dei comunisti diventa un processo concreto, non il velleitario tentativo di accomunare al minimo comun denominatore concezioni e pratiche diverse.
La concezione del mondo che guida i comunisti è fondamentale per qualsiasi discorso realistico sull’unità dei comunisti.
“Man mano che la crisi avanza e quanto più gli sconvolgimenti che provoca si manifestano, tanto più la ricerca di unità si fa impellente. Noi siamo per l’unità dei comunisti, ma l’unità va costruita e ha alcune condizioni. Noi siamo per l’unità dei comunisti e dei rivoluzionari a partire, questa è la questione essenziale, dalla concezione che hanno del mondo. Un partito grande, unito da grandi valori e grandi ideali, ma che non ha una giusta concezione del mondo scompare più rapidamente di quanto ci si è messo a costruirlo.
Il periodo che abbiamo di fronte non è un periodo di pace e di equilibrio, è un periodo di guerre e di rivoluzioni, oggi serve un partito che sappia resistere alle guerre e fare la rivoluzione socialista.
La concezione del mondo (quello che il partito e i suoi membri pensano e il modo in cui ragionano) è l’aspetto determinante, perché è la principale fonte della strategia e della tattica del partito, della sua linea, attraverso le quali orienta, dirige, forma ed educa la classe operaia e le masse popolari a contrastare la tendenza alla guerra imperialista (la mobilitazione reazionaria, la repressione) e a fare la rivoluzione socialista.
A fronte dell’impellente bisogno di unità dei comunisti, il modo migliore per perseguirla è criticarsi (contrastare le idee sbagliate e rafforzare quelle giuste, discutere per raggiungere un’unità superiore nel campo delle idee), essere uniti nella pratica in tutte le occasioni in cui è possibile (perseguire obiettivi comuni), essere solidali reciprocamente di fronte agli attacchi della repressione.
Se alla testa del movimento operaio e popolare si affermano idee e concezioni sbagliate, il movimento, che pure può apparire forte e radicale, verrà smembrato e spazzato via dalla repressione o finirà per alimentare la mobilitazione reazionaria, se non trova sbocchi positivi nella via della mobilitazione rivoluzionaria (da Resistenza n°5/2017 “La lotta ideologica e l’unità dei comunisti”).
L’unità ideologica di cui ha bisogno la rinascita del movimento comunista è sul marxismo-leninismo-maoismo. Chi si sottrae a questa necessità (cioè si sottrae a trattare scientificamente degli apporti del maoismo al marxismo-leninismo) si chiude in una trincea ideologica che lo mette fuori gioco, si ritaglia, al massimo, il ruolo di nostalgico opinionista, in una fase storica in cui il vecchio mondo della borghesia sta crollando, ma il nuovo mondo della classe operaia e delle masse popolari non può nascere, e non nascerà, spontaneamente.
Per questo motivo, proseguendo le celebrazioni del bicentenario della nascita di Marx, dedichiamo ampio spazio alla dimostrazione della necessità di impadronirsi, conoscere, assimilare e usare il marxismo-leninismo-maoismo, la combinazione fra il marxismo (la scienza con cui gli uomini fanno la loro storia) e il bilancio completo e organico della prima ondata della rivoluzione proletaria mondiale.
Ai lettori che troveranno spunti, stimoli, a cui sorgeranno dubbi, critiche, osservazioni, rivolgiamo l’invito a rompere gli indugi e scriverci, alimentare la discussione e confrontarsi. Oltre a rivolgersi alle Sezioni territoriali, è valida per tutti l’indicazione di scrivere via mail al Centro Nazionale del Partito e alla Redazione: carc@riseup.net.

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