[Sesto San Giovanni] Assegnare dal basso le case popolari, agire da nuove autorità

Rilanciamo un articolo di giornale che parla dell’iniziativa messa in campo da Unione Inquini di Sesto San Giovanni e la Casa Rossa Rossa in lotta contro la minaccia di sgombero prevista per settembre. La scelta di promuovere un bando autogestito per l’assegnazione delle case popolari è chiaro: dove le autorità e le istituzioni borghesi si disinteressano a dare risposte concrete ai problemi delle masse popolari, tocca a chi promuove le lotte rivendicative farlo.

Questo è un esempio concreto della necessità da parte delle organizzazioni popolari  di passare dalla lotta rivendicativa all’assunzione di un vero e proprio ruolo da Nuova Autorità Pubblica, ossia da organismo che orienta e dirige settori delle masse popolari a trovare e mettere in pratica soluzioni concrete per i problemi e i bisogni delle masse popolari stesse!

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Emergenza casa a Sesto, arriva il “bando autogestito”

Unione Inquilini: “Assegniamo noi agli alloggi pubblici sfitti”

di LAURA LANA

Pubblicato il 18 giugno 2018
Ultimo aggiornamento: 18 giugno 2018 ore 07:21

A Roma la protesta degli occupanti della Casa Rossa Rossa

Sesto San Giovanni (Milano), 18 giugno 2018 – Mentre una piccola  delegazione della Casa Rossa Rossa era a Roma a manifestare, l’Unione Inquilini lancia un “bando autogestito” per rispondere all’emergenza abitativa e dare risposte alle famiglie rimaste senza un tetto. E, il rischio, è l’inizio di una stagione di occupazioni di stabili e alloggi rimasti vuoti sul territorio. Il sindacato inizierà una raccolta delle domande di chi non ha una casa. Giovedì, venerdì e sabato sarà infatti allestito in piazza della Resistenza, sotto il municipio, un gazebo gestito da Unione Iquilini, Comitato per il Diritto alla casa e Casa Rossa Rossa. La raccolta delle istanze continuerà poi in via Marx 495 tutti i martedì dalle 17 alle 19,30, in via Fratelli Bandiera 200 tutti i giovedì dalle 17,30 alle 19,30 e in via Sacco e Vanzetti 78 tutti i mercoledì dalle 21 alle 23. “Alla fine della raccolta della domanda casa provvederemo direttamente all’assegnazione degli alloggi che l’amministrazione comunale si rifiuta di assegnare”, annuncia il sindacato.

Del resto, già nei giorni scorsi, Marco De Guio lo aveva annunciato durante un’assemblea alla Crr. “L’amministrazione non procede con le assegnazioni in deroga, sta mettendo fine alle sublocazioni e non dà risposte per gli sfratti in atto – aveva denunciato lo storico rappresentante del sindacato degli inquilini -. A questo punto, non resterà altro da fare che procedere direttamente all’assegnazione degli alloggi pubblici, del Comune e dell’Aler, che sono vuoti”.

La lista delle contestazioni è lunga. Si va dalla mancata convocazione della commissione per l’emergenza abitativa all’elaborazione di un piano casa che affronti l’emergenza e stabilisca le linee guida per i prossimi anni. Un atteggiamento “irresponsabile”, denuncia l’Unione Inquilini, “che ci ha portato a indire un bando autogestito”. Intanto, altre cento persone rischiano di trovarsi presto per strada. Si tratta delle famiglie della Casa Rossa Rossa. L’altro giorno una delegazione ha partecipato a Roma al presidio e all’assemblea “Per un Governo costituzionale di salute pubblica” e per un “Comitato di Liberazione Nazionale”.

Un privato ha recentemente rilevato all’asta fallimentare l’ex magazzino di via Sacco e Vanzetti. “A settembre, sembra, la polizia interverrà. Abbiamo in campo una campagna per spingere il Comune a opporsi allo sgombero”, ha spiegato Stefano Mazzoleni. Se l’amministrazione ha già fatto sapere che non potrà opporsi al rilascio dell’immobile, durante l’ultima riunione i referenti della Crr erano stati chiari. “Nessuno uscirà dallo stabile senza un’alternativa. Sia essa una casa o un’altra sistemazione come questa”.

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