Comunicato 05/2018 della Segreteria Federale Campania del Partito dei CARC
Giù le mani dagli spazi occupati!
Gli abusivi sono i Poteri Forti e i governi delle Larghe Intese
Negli ultimi giorni il dibattito pubblico sui media cittadini a Napoli è stato monopolizzato da grosse polemiche rispetto alla partecipazione del sindaco Luigi De Magistris alla festa di compleanno dell’attivista di Insurgencia Egidio Giordano presso il Centro Sociale “Mezzocannone Occupato”. Quello che intendiamo contrastare con forza è l’uso strumentale che i media cittadini stanno facendo di questa vicenda con il chiaro obiettivo di delegittimare gli spazi occupati, liberati e autorecuperati della città di Napoli.
Sui giornali di regime e sui social dalla ridicola polemica sulla partecipazione del sindaco di Napoli alla festa a Mezzacannone Occupato si è presto passati alla denigrazione e delegittimazione degli spazi occupati indicati come luoghi abusivi, illegali e molesti. L’accusa di “illegalità” è l’unica e consueta arma che i cani da guardia dei Poteri Forti usano per cercare di nascondere il ruolo positivo che esperienze politiche e popolari, come quelle che animano Mezzoncannone Occupato, ricoprono a sostegno delle lotte cittadine, della difesa ed esercizio di diritti sociali sempre più messi in discussione dalle politiche dei governi centrali, della solidarietà con i migranti e con i popoli in lotta contro l’imperialismo e del lavoro di coordinamento con altre importanti esperienze di protagonismo popolare nel resto del paese.
Tale vicenda non è un caso isolato ma si inserisce in un clima ben preciso. Da settimane più forze politiche in Consiglio Comunale e in città, utilizzando argomentazioni quali il predissesto finanziario, la dismissione del patrimonio pubblico e il debito della città di Napoli, stanno lanciando continui appelli contro le esperienze politiche, autorganizzate e di lotta che animano i centri sociali, gli spazi liberati e le case del popolo di Napoli. Tra i più grandi animatori di questa canea si distinguono il Partito Democratico, il neofascista Marco Nonno e tutte quelle forze politiche che rappresentano gli interessi delle Larghe Intese e dei Poteri Forti sul nostro territorio.
È molto grave che il Movimento 5 Stelle, in particolare dalle parole di suoi eletti in Parlamento e alla Regione come il deputato Alessandro Amitrano e la consigliera regionale Maria Muscarà, si lanci in altrettanti attacchi contro gli spazi occupati della città. Pare addirittura che il caso sia stato montato ad arte da un collaboratore della consigliera Muscarà.
Ricordiamo a questi signori che il Movimento 5 Stelle prima e dopo la campagna elettorale ha abbondantemente avuto agibilità e parola in diversi spazi occupati: in Galleria Principe di Napoli (dove l’attuale presidente della Camera Roberto Fico, non solo ha tenuto riunioni ma anche lanciato la raccolta di solidarietà con le popolazioni devastate dal terremoto) o come lo scorso 4 maggio presso il Cantiere 167 di Scampia (dove era presente con Paola Nugnes, Gilda Sportiello, Alessandro Amitrano, Franco Ortolani, Maria Muscarà, Valeria Ciarambino, Francesca Menna e altri).
In diverse di queste occasioni, tra cui il 4 maggio, si è discusso della differenza tra legittimità e legalità, tra giustizia formale e giustizia sostanziale. In un sistema che cade a pezzi, con disoccupazione, miseria e isolamento sociale in continuo sviluppo, i cittadini, gli attivisti e gli abitanti dei quartieri che occupano spazi abbandonati per scopo abitativo, aggregativo o per munirsi di un luogo fisico in cui fare politica, dovrebbero ricevere mezzi, strumenti e sostegno tali da spingere altri a fare lo stesso, altro che offese e sentenze strumentali! E soprattutto a fronte di quanto avviene in Regione Campania con un presidente come Vincenzo De Luca, che continua indisturbato a fare affari sulla pelle dei campani, la Muscarà non ha cose più utili da fare che inviare suoi collaboratori a spiare feste di compleanno di attivisti sociali e politici della città?
All’interno del Movimento 5 Stelle ci sono tanti attivisti ed eletti che non sono d’accordo con gli attacchi agli spazi occupati della città e che vedono come vergognoso l’atteggiamento di chi per concorrenza elettorale si dà a questi atteggiamenti beceri, gli stessi che hanno portato il M5S a non schierarsi contro il debito odioso della città di Napoli, una mannaia sulla testa dei cittadini partenopei.
Gli attivisti ed eletti del M5S che non sono d’accordo con questo fare da politicanti si dissocino dalla linea di Muscarà&Co! Dicano pubblicamente che chi occupa uno spazio abbandonato per fare gli interessi collettivi è nella piena legittimità, gli abusivi sono coloro i quali speculano, affamano e sfruttano. Spingano gli altri attivisti ed eletti del M5S a usare la stessa determinazione e rabbia contro il delinquente Vincenzo De Luca e la sua banda d’affari chiamando tutti gli abitanti campani a mobilitarsi!
Ragionino questi attivisti ed eletti sull’appello che hanno lanciato alcuni comitati popolari della città di Napoli rispetto alla necessità di costruire un fronte contro il debito ingiusto, le politiche di sciacallaggio degli enti locali portate avanti dai governi delle Larghe Intese e delle manovre eversive con cui da mesi i Poteri Forti intrallazzano per non rispettare l’esito del voto delle elezioni politiche!
Firmino e aderiscano all’appello lanciato da Mattei e Lucarelli per l’assemblea di Roma del 2 giugno in cui ragionare della proposta di costituzione di un Governo Costituzionale di Salute Pubblica. Mettano al centro realmente gli interessi collettivi e applichino le misure che gli indicheranno le masse popolari che si organizzano sui territori.
Sono le organizzazioni operaie e popolari il cuore delle forze sane che possono salvare il paese e liberarlo dai Poteri Forti. Sono tantissimi gli esempi di organismi che oggi sempre più si pongono nell’ottica di agire come Nuove Autorità Pubbliche, senza più delegare alle istituzioni la soluzione dei problemi grandi e piccoli che quotidianamente si trovano a vivere ma trovando soluzioni, stendendo piani e applicando il Controllo Popolare alla loro esecuzione, sviluppo o imposizione. Napoli è un laboratorio di queste esperienze in cui si fa sempre più strada l’idea di costruire nuova governabilità dei territori, di rompere con la delega e di uscire dalla crisi a partire dal protagonismo delle masse popolari senza più chiedere, lamentarsi o delegare.
Chi ancora si attarda dal percorre questa strada, continuando a mettere al centro i propri interessi elettorali e di bottega, chi persevera a utilizzare i comitati popolari e le esperienze di autorganizzazione della città come bacino di voti o come massa di manovra, chi in virtù dei propri interessi non si schiera senza se e senza ma contro il debito della città di Napoli e contro gli inciuci di palazzo che stanno portando ad un nuovo governo della Larghe Intese, è un irresponsabile che si condanna a una vita politica molto breve.
Invitiamo tutte e tutti gli attivisti degli spazi occupati, delle organizzazioni politiche e sindacali, il sindaco, gli eletti dell’Amministrazione Comunale di maggioranza, gli eletti del Movimento 5 Stelle al Comune di Napoli, alla Regione e in Parlamento e tutti coloro i quali hanno a cuore il futuro della città di Napoli e del paese a partecipare all’assemblea pubblica che si terrà il prossimo 17 maggio alle ore 18,30 in Galleria Principe di Napoli.
La Segreteria Federale Campania del Partito dei CARC
Galleria Art è uno dei pochi che ha voluto accogliere e sostenere comunita’ russoffone a Napoli.A nome delle associazioni di vari comunità ex unione sovietica vi ringraziamo tanto,e in ricambio resteremo a vostro fianco in momenti necessarie.