Proprio in queste ore si svolgono le consultazioni truffa di Mattarella. La truffa consiste nel tentativo di far credere alle masse popolari che hanno votato contro i governi delle Larghe Intese, che Mattarella è uomo al di sopra delle parti.. Non è così! Mattarella è uomo al servizio dei vertici della Repubblica Pontificia e la sua storia parla chiaro.
Le masse popolari si sono chiaramente schierate con il Movimento 5 Stelle e a loro spetta costruire un governo. Per noi comunisti il governo 5 Stelle non è il Governo D’emergenza Popolare, né tantomeno il socialismo. Ma è un governo che può andare nella direzione degli interessi delle masse popolari se le organizzazioni operaie e popolari saranno capaci di far valere la loro forza!
Qui di seguito l’appello di Ugo Mattei e Lucarelli, esponenti di spicco della società civile. Pensiamo sia un appello che va nella giusta direzione..
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Per un Governo Costituzionale di Salute Pubblica
Per un Comitato di Liberazione Nazionale
Promuoviamo la creazione di un Governo Costituzionale di Salute Pubblica che dia al Paese agibilità democratica, dopo oltre sei anni di sospensione della democrazia, un governo fondato sulle condizioni materiali che hanno determinato l’esito del voto e che inverte la prospettiva: le priorità politiche emerse dal voto definiscono la coalizione, e non viceversa.
Facciamo pressione per un governo guidato dalla forza politica organizzata che rappresenta un terzo dell’elettorato del Paese, che attui la volontà popolare, che ricomponga il patto costitutivo della Repubblica, lacerato dalla reazione antidemocratica di Napolitano che, dopo il cedimento di Berlusconi a fronte della vittoria referendaria sull’acqua e gli altri beni comuni del 2011, impose Monti e quindi altri, fino a Gentiloni, nessuno eletto dal voto popolare, tutti rappresentativi di coalizioni di Larghe Intese unite nel devastare le condizioni materiali e spirituali dei lavoratori, delle lavoratrici e di massima parte della popolazione del nostro paese, e nella devastazione del suo ambiente naturale. Questa politica, e queste coalizioni delle Larghe Intese, hanno subito una sconfitta pesante nelle elezioni del marzo 2016.
Questa è una terza sconfitta delle coalizioni delle Larghe Intese, dopo la seconda, quella del referendum costituzionale del 4 dicembre 2016 e la prima, quella del referendum sull’acqua e gli altri beni comuni del 2011. Il nemico è chiaro e altrettanto lo sono le emergenze di salute pubblica che il Governo Costituzionale deve iniziare ad affrontare e solo affrontandole seriamente avrà il sostegno popolare e della società civile. La forza politica che per tre volte ha sconfitto le Larghe Intese e le loro politiche neoliberiste è quella popolare. I parlamentari si schierino con questa forza nel suo scontro mortale con le forze delle Larghe Intese, le forze di un regime dove si muore sul lavoro e per mancanza di lavoro, per povertà, per inquinamento e devastazione dell’ambiente, per furto delle risorse necessarie per vivere. I parlamentari sostengano le forze popolari, che si organizzano per opporsi a queste coalizioni che nel paese agiscono senza interesse a conservarne e riprodurne le risorse materiali, intellettuali e morali, ma tentando con ogni mezzo di appropriarsene e svenderle, come forze di occupazione e con l’arroganza delle forze di occupazione. Sostengano i lavoratori e le lavoratrici che si organizzano in difesa del lavoro sul territorio nazionale in FCA, alla ex Lucchini di Piombino, alla Rational di Massa, e chi si organizza per il recupero dei beni comuni, e per la difesa dell’ambiente in migliaia di luoghi in tutto il territorio nazionale.
I parlamentari indichino le personalità più coerenti con l’implementazione del programma di Salute Pubblica. L’apparato di riferimento è nell’Art. 1 (lavoro, democrazia e sovranità popolare) e nell’Art. 3 della Costituzione: “È compito della repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione… politica economica e sociale…”. Il Governo Costituzionale, e perciò antifascista, svolga un’azione di legislatura nei seguenti ambiti:
1. Abolizione del Job’s Act lotta al lavoro precario.
2. Abolizione della legge Fornero.
3. Ripristino e ricreazione di spazi di democrazia effettiva, oltre le scadenze elettorali, per una partecipazione crescente della grande maggioranza della popolazione del nostro paese alla gestione delle società e della propria vita.
4. Grande piano di cura del territorio per generare lavoro, per la difesa dei beni comuni e dell’ambiente.
5. Rinegoziazione radicale delle obbligazioni internazionali, a partire da quelle con Eurogruppo e quelle per le spese militari.
Il M5S, unica forza che dalle sue origini si è opposta ai fautori delle Larghe Intese, si faccia promotore dell’abolizione delle leggi più infami prodotte negli ultimi anni, instauri il reddito di cittadinanza, fermi la privatizzazione e la svendita di aziende e servizi pubblici, assicuri la vita di ILVA, Embraco, Rational, Alitalia, FCA, ex Lucchini e di tutte le aziende condannate, nazionalizzando o commissariando dove i proprietari insistono a chiudere o delocalizzare, impedendo il trasferimento degli impianti, sostenendo i lavoratori che si organizzano, riconvertendo le aziende inutili o dannose e giovandosi dell’applicazione dell’informatica alla produzione per ridurre il tempo di lavoro e fare delle aziende centri di iniziativa, formazione e attività politica, di animazione sociale, di collaborazione con il sistema di istruzione, centri di cura e miglioramento del territorio. Questo sarà un primo passo verso un rinnovamento radicale del paese, che troverà indubbiamente il sostegno e la partecipazione della maggioranza della sua popolazione, a partire dai lavoratori e dalle lavoratrici, dai giovani, dalle donne, come lo è stato ai tempi della Resistenza contro il nazifascismo. Il M5S e le forze che collaboreranno al nuovo governo si facciano rappresentanti di questa maggioranza, dei suoi interessi e delle sue aspirazioni, e in essa troveranno le risorse per superare ogni difficoltà di fronte a ogni forza avversa, interna ed esterna.
Facciamo ugualmente appello a tutte le forze e ai singoli attivi sul piano politico, sindacale, sociale e intellettuale che hanno mantenuto e meritato la fiducia di larghi strati di masse popolari del nostro paese, per avere agito con coerenza, determinazione e onestà a fronte dell’attacco dei fautori delle Larghe Intese che a seconda delle opportunità si sono presentati come di sinistra o di destra, e che nell’un caso e nell’altro si sono comportati e si comportano come forza di occupazione, conducendo contro la grande maggioranza della popolazione italiana una sorta di guerra. Facciamo appello a queste forze e ai singoli perché si uniscano in un nuovo Comitato di Liberazione Nazionale, che liberi il paese da questi occupanti e ne avvii la ricostruzione con criteri nuovi, informati ai valori della condivisione dell’inclusione sociale, dei beni comuni e dell’ecologia.
Invitiamo singoli ed organizzazioni a una prima assemblea di programmazione da tenersi alla Cavallerizza Liberata di Torino luogo in cui da tre anni la lotta per i beni comuni si è concretizzata in un dialogo fecondo fra artisti, giuristi lavoratori precari e altre soggettività sociali in cui le masse popolari si autogovernano nella resistenza al neoliberismo.
Torino\ Napoli 4 aprile 2018
Ugo Mattei e Alberto Lucarelli