Il 14 aprile a Napoli, il Coordinamento Nazionale Sanità presenterà ufficialmente il suo programma per l’attuazione dell’art. 32 della Costituzione e per una sanità pubblica, gratuita e di qualità. Protagoniste di questa giornata, saranno alcune esperienze che nel corso dell’ultimo anno si sono sviluppate assumendo oggi un ruolo di avanguardia nella lotta per il diritto alla salute. Ne citiamo alcune. Il Comitato San Gennaro, nato ad ottobre 2016 contro la chiusura dell’omonimo ospedale nel quartiere Sanità, combinando diverse forme di lotta, è diventato un punto di riferimento locale, per diversi comitati raccolti poi nel Coordinamento Campano per la Salute e esperienza di avanguardia nazionale, grazie al collegamento con altre realtà, come il Forum per la Salute del Molise e il Comitato Salute del Casentinese (Toscana), reso possibile dalla nascita del Comitato Nazionale Sanità a fine settembre 2017, nell’ambito del percorso svolto fuori e dentro l’Associazione “Attuare la Costituzione” promossa dal giurista Paolo Maddalena.
In particolare, il Coordinamento Nazionale Sanità, insieme al Comitato S. Gennaro e al Coordinamento Campano per la Salute, parteciperà alla presentazione pubblica della delibera comunale che ufficializza la nascita della Consulta Popolare per la Salute nella città di Napoli, scritta sulla spinta delle lotte dei comitati, con l’obiettivo di ottenere e dare strumenti concreti (quindi anche giuridici) ai comitati popolari di difesa della sanità per verificare “lo stato di salute” degli ospedali (intesi come strutture, personale impiegato, pazienti, efficienza e copertura territoriale) e trovare soluzioni per fare fronte agli effetti disastrosi della crisi, che proprio nel settore della sanità pubblica mostra conseguenze gravi e indegne di un paese civile progredito.
La delibera comunale della Consulta Popolare per la Salute è il frutto più maturo e di avanguardia prodotto dai comitati, che proprio grazie alla mobilitazione dispiegata su vari ambiti (sciopero del ticket e visite gratuite, inchiesta sullo “stato di cura” nei quartieri popolari, intervento su lavoratori e utenti, proposte di piani di risanamento e riapertura di ospedali chiusi- come il San Gennaro-, collegamento e sinergia con organismi e campagne nazionali, ecc.), hanno spinto e portato la stessa Amministrazione Comunale, da singoli amministratori al sindaco De Magistris, a partecipare alla stesura della delibera, fino a renderla un aspetto che oggi qualifica non solo l’azione dei comitati, ma anche l’azione dell’amministrazione di Napoli, che compie un passo concreto nel guadagnarsi tramite il proprio operato, il titolo di “città per l’attuazione della Costituzione”, impegno che il sindaco De Magistris ha già assunto nell’aprile 2017, nell’adesione all’Associazione “Attuare la Costituzione”.
Una bella lezione per tutti quei sindaci che “giurano” sulla Costituzione ma sostengono che la sanità non è di propria competenza! Una bella lezione smentita già in lungo e in largo da “sindaci coraggiosi”, come Michele Tripodi di Polistena o il sindaco Marco Buselli di Volterra, “primi cittadini in prima linea” nella difesa della sanità pubblica. Una bella lezione che chiama a fare lo stesso ogni sindaco, amministratore e amministrazione seriamente intenzionata ad attuare la Costituzione su cui fa giuramento, seriamente intenzionata a non sottostare al ricatto del debito pubblico e del governo centrale, a non subordinare la salute dei propri cittadini a leggi e regole di mercato o finanziarie, ma a prendere iniziativa e legarsi alle masse popolari, sostenerne il protagonismo e mettendo al loro servizio risorse e mezzi di cui l’amministrazione dispone (perché nonostante i tagli le amministrazioni dispongono di un patrimonio non solo economico, ma anche tecnico, umano, logistico, relazionale, ecc.).
Segnaliamo che l’iniziativa di Napoli avviene in una fase di intensa mobilitazione nel campo del diritto alla salute, di cui il primo importante appuntamento è per il 7 aprile, Giornata europea di azione contro la commercializzazione della salute “7 aprile – Health for all” (http://setteaprile.altervista.org/tag/sanita/), nell’ambito della quale si svolgeranno manifestazioni e iniziative cittadine in tutto il paese.
Per tornare al 14 aprile, questa giornata mostra infatti che solo con l’azione delle masse popolari organizzate è possibile “scrivere una storia nuova e realmente alternativa allo stato di cose presenti”. Per questo, la presentazione del Coordinamento Nazionale Sanità e della delibera sulla Consulta Popolare per la Salute, è collegata ad una mobilitazione lanciata da De Magistris (e promossa dagli stessi comitati) contro il debito pubblico e lo strozzamento degli enti locali, in concatenazione con la manifestazione che già il 21 febbraio il sindaco ha organizzato sotto Montecitorio, aggregando decine e decine di comitati, esponenti istituzionali alle prese con le conseguenze nefaste che il debito pubblico comporta per le masse popolari e per amministratori e amministrazioni. Per le masse popolari infatti, significa tagli e privatizzazione di servizi pubblici essenziali, mentre per gli amministratori significa avere le mani legate nella gestione del territorio di competenza, asservimento e sottomissione ai diktat e ai ricatti economici del governo centrale. Sono diversi i sindaci che parteciperanno e hanno dato la propria adesione.
Chiudiamo e rilanciamo con l’invito del Coordinamento Nazionale Sanità, di cui segnaliamo l’appello: il 14 aprile tutti a Napoli!
A seguire l’annuncio dell’iniziativa diffuso dal Coordinamento Nazionale Sanità.
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Il 14 aprile a Napoli si costituirà formalmente il Coordinamento Nazionale Sanità
Nella giornata di ieri, 19 Marzo, il Coordinamento Nazionale Sanità, rappresentato da Aida Trentalance, con il Coordinamento Campano per la Salute, tramite il suo portavoce Paolo Fierro, hanno incontrato il Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, per definire nei dettagli, lo svolgimento dei lavori del Coordinamento nella giornata del 14 Aprile. All’incontro ha presenziato anche la Consigliera Dema Laura Bismuto, che riporta all’interno del Consiglio Comunale di Napoli le istanze del Coordinamento Campano per la Salute.
Il 14 Aprile sarà per Napoli una giornata di mobilitazione popolare contro il debito, ricatto esercitato nei confronti dei Comuni virtuosi (virtuosi dal nostro punto di vista) e in primo luogo la Città di Napoli per costringerli a privatizzare i beni comuni. Alla mobilitazione parteciperanno anche molti sindaci.
Nel corso della mattinata il Coordinamento Nazionale Sanità svolgerà i suoi lavori: 1) Discussione e approvazione del documento fondativo; 2) Approvazione dello Statuto; 3) Elezione degli organismi nazionali, nel Complesso Monumentale Di S. Maria La Nova, Sala Consiliare della Città Metropolitana, in Piazza S. Maria la Nova, 44.
A partire dalle ore 15 il Sindaco De Magistris presenterà all’Assemblea dei partecipanti la Consulta Popolare per la Salute, istituita nel Comune di Napoli. Per questo il Coordinamento Nazionale Sanità auspica e promuove la partecipazione di molti sindaci, provenienti da tutto il territorio italiano, affinché questo strumento di Democrazia Partecipativa si generalizzi e rimetta nelle mani dei cittadini il controllo sul funzionamento del Sistema Sanitario Nazionale.
Il 14 Aprile tutti a NAPOLI!