FCA Mirafiori: passi avanti nell’organizzazione e nel coordinamento delle forze contro Marchionne!

FCA Mirafiori: passi avanti nell’organizzazione e nel coordinamento delle forze contro Marchionne!

20.03.2018

Venerdì 16 e martedì 20 marzo sono state giornate di mobilitazione davanti ai cancelli dello stabilimento FCA di Mirafiori. Le iniziative si inseriscono sulla scia della costituzione a livello nazionale del Movimento Operai Autorganizzati (MOA) Fiat / FCA, nato per iniziativa di alcuni lavoratori di diverse appartenenze sindacali e di diversi stabilimenti e che si propone di creare una rete operaia che coordini le iniziative di lotta e resistenza contro l’accelerazione dello smantellamento della produzione negli stabilimenti FCA ex Fiat. I presidi di venerdì scorso davanti alla porta 2 e di quest’oggi davanti alla porta 20 hanno segnato una prima tappa della costruzione anche a Mirafiori del coordinamento e dell’organizzazione necessaria per rispondere alla scure di Marchionne che proprio qui si è portato più avanti nei suoi progetti di smantellamento (come dimostrato dall’uso smisurato della cassa-integrazione e dalla penuria della produzione).

Per ora hanno risposto all’appello i lavoratori del Cobas Mirafiori stanziati nel reparto confino FCA di Via Biscaretti di Ruffia, il SiCobas e singoli lavoratori FIOM senza contare la curiosità e l’interesse che la proposta del MOA ha suscitato tra i lavoratori iscritti e non iscritti ai sindacati e che in diversi hanno lasciato i propri contatti per essere coinvolti nelle tappe future della costruzione di quello che mira ad essere il coordinamento torinese dei lavoratori FCA che vogliono organizzarsi per difendere il proprio posto di lavoro e che non sono disposti ad aspettare le fumose promesse di Marchionne e dei suoi complici. Altri lavoratori di altre forze sindacali, che pure hanno un ruolo a Mirafiori nel promuovere lotta e resistenza al regime di Marchionne, devono ancora rispondere e risponderanno: ad esempio i lavoratori iscritti all’USB e alla CUB. Bando al settarismo e alla cura degli orticelli sindacali, mettiamo al centro la lotta di classe, compagni! E’ questa che oggi impone alle organizzazioni sindacali non complici di Marchionne di favorire l’unità d’azione e l’organizzazione dei lavoratori FCA contro il nemico comune e mettere da parte ia guerra tra sigle.

E’ ampio anche il sostegno esterno che l’iniziativa sta ricevendo dalle organizzazioni e dal movimento politico cittadino: oltre al P.CARC hanno partecipato ai presidi compagni del Partito Comunista di Rizzo, di Potere al Popolo e di Askatasuna, a testimonianza del consolidarsi di una rete esterna attorno agli operai che all’interno di FCA hanno scelto di organizzarsi per prendere in mano la situazione ed impedire a Marchionne di perseguire i suoi piani. Questa rete potrà svolgere un ruolo importante nel fornire strumenti, nell’infondere fiducia e nel sostenere gli operai FCA che via via si porranno sulla strada dell’organizzazione e del coordinamento delle forze.

La sezione di Torino del P.CARC è da più di un anno e mezzo che si mobilita con costanza davanti ai cancelli FCA per portare a conoscenza dei lavoratori le esperienze degli altri stabilimenti FCA sottoposti al regime Marchionne, per sostenere gli operai già attivi nell’organizzarsi dentro Mirafiori affinchè costituiscano organizzazioni operaie, per costruire il coordinamento degli operai FCA che dia forza all’iniziativa di ogni gruppo di lavoratori FCA nell’azione che svolge dentro la fabbrica (per mandare all’aria i piani di Marchionne di “regime da caserma” e smantellamento) e fuori (per raccogliere la solidarietà di lavoratori di altre aziende, studenti,ecc e incoraggiarli ad organizzarsi e coordinarsi essi stessi dal basso). Le fabbriche Fiat / FCA nella storia d’Italia hanno sempre espresso la parte più d’avanguardia delle lotte della classe operaia. Oggi è compito dei comunisti mobilitare la classe operaia di queste gloriose officine a svolgere ruolo d’avanguardia analogo e superiore a quello svolto nel passato. Che Mirafiori diventi la fucina di 1, 10, 100 e 1000 organizzazioni operaie e che dall’esempio che darà al resto del paese possa trarre forza la loro moltiplicazione in ogni azienda capitalista. Moltiplicare organizzazioni operaie è fondare le cellule di un nuovo potere che oggi è fondamentale costruire per avanzare nella costruzione della rivoluzione socialista e sulla via del Governo di Blocco Popolare, un governo del paese emanazione degli operai e delle masse popolari organizzate che sia tappa sia per sbarrare la strada alla mobilitazione reazionaria promossa dalla borghesia imperialista sia per creare condizioni più favorevoli per la rinascita del movimento comunista, perché é lottando per un governo del paese che ad esempio prenda misure per tenere aperte le aziende e fronteggiando le resistenze, le provocazioni e le manovre della classe dominante che nella pratica gli operai e le masse popolari impareranno a concepire che solo il socialismo è la salvezza.

Da Mirafiori a Cassino, da Termoli a Pomigliano a Melfi occorre dare forza alla costruzione del Movimento Operai Autorganizzati per avanzare nella moltiplicazione di organizzazioni operaie in tutto il paese e creare le condizioni per l’instaurazione del Governo di Blocco Popolare.

Il 4 marzo le masse popolari hanno bastonato gli amici di Marchionne, quei partiti delle Larghe Intese di cui si è sempre fatto scudo per affermare in FCA il suo regime anti-operaio ed anti-costituzionale. Adesso non diamogli tregua! Creiamo le condizioni perché gli operai FCA rispondano al piano di guerra di Marchionne a base di “morte lenta” e regime “da caserma” con un proprio piano di guerra a base di mobilitazione ed organizzazione degli operai per prendere in mano la situazione reparto per reparto e officina per officina. Questa è anche la via affinché la classe operaia degli stabilimenti Fiat/FCA contribuisca a far rispettare la volontà popolare espressa il 4 marzo che reclama misura e provvedimenti non più al servizio dei Marchionne e che facciano pulizia delle misure “lacrime e sangue” introdotte dalle Larghe Intese in questi anni (dalla riforma Fornero al Job’s Act, dallo Sblocca Italia alla Buona Scuola, l’elenco è lungo).

Prossimo appuntamento per avanzare nel consolidamento e rafforzamento del MOA è il 23 marzo, giornata che vedrà iniziative di lotta davanti agli stabilimenti FCA di Pomigliano (qui convergeranno i lavoratori della logistica del SICobas e lavoratori FCA dagli stabilimenti del meridione) e di Mirafiori, dove avrà luogo un nuovo presidio di lotta ai cancelli, questa volta davanti alla porta 1 dalle 12.30 alle 14.30 per continuare a costruire coordinamento e organizzazione.

Avanti nella costruzione di organizzazioni operaie e nel coordinamento delle forze!

Organizziamo la risposta operaia e popolare della città di Torino a Marchionne e ai suoi piani di smantellamento degli stabilimenti Fiat / FCA in Italia!

Non sono i padroni a essere forti, sono gli operai che devono organizzarsi, coordinarsi e darsi un piano d’azione per far valere tutta la loro forza!

    • alcune foto dei presidi del 16 e del 20 marzo davanti ai cancelli di Mirafiori

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