Napoli. Il Cantiere 167 e il Comitato Vele hanno fatto irruzione nella campagna elettorale con uno sciopero al contrario lā8 febbraio, lanciato con un appello in cui si legge āa tutti i candidati alle elezioni politiche (da Potere al Popolo al Movimento 5 stelle): tutte le promesse e i progetti con cui stanno chiedendo di essere votati, sono chiacchiere vuote se non diventeranno qui ed ora sostegno concreto e prese di posizioni nei confronti di chi lotta e si organizza. La questione decisiva non ĆØ promettere di fare questa o quella cosa, ma ĆØ fare ora quello che promettono di fare dopo le elezioni.Ā Basta chiacchiere! Invitiamo i candidati e tutte le forze che si dicono alternative ai governi delle larghe intese affinchĆ© invece di promettere lavoro, si preoccupino di sostenere concretamente chi si batte per avere un lavoro utile e dignitoso; invitiamo tutte e tutti a partecipare, dare visibilitĆ e sostegno allo sciopero al contrario del Comitato Disoccupati di Scampia āCantiere 167ā. Allo sciopero hanno effettivamente partecipato un candidato di Potere al Popolo e uno del M5S, entrambi hanno contributo dandogli risonanza mediatica, ma soprattutto hanno partecipatoĀ gli abitanti di Scampia e altri organismi di disoccupati come il comitato ā7 Novembreā e il Movimento Meridionale per il Lavoro, oltre al comitato dellāospedale S. Gennaro. Nello stesso giorno i comitati presenti hanno colto lāoccasione per dare pubblicamente la loro solidarietĆ a Rosalba.
A margine dello sciopero i comitati presenti hanno anche programmato una serie di iniziative comuni (ad esempio conferenze sulla storia dei disoccupati organizzati e sul loro coordinamento). Si tratta di un importante passo avanti nella costruzione di un coordinamento cittadino, che manca da molti anni, attorno alla parola dāordine āun lavoro utile e dignitoso per tuttiā.
Faccia a faccia tra i disoccupati di Scampia e Luigi di Maio. Il 12 Febbraio i disoccupati di Scampia hanno avuto un faccia a faccia con Luigi Di Maio, impegnato in uno dei suoi giri elettorali. Nel breve incontro i comitati hanno chiesto a Di Maio di non limitarsi a fare passerelle, ma iniziare a prendere posizioni concrete su questioni fondamentali come il lavoro e la casa e di iniziare a praticare da subito ciĆ² che promette di fare dopo il 4 marzo. Dice il Cantiere 167 in un comunicato emesso subito dopo lāincontro: āAbbiamo chiesto misure strutturali sul tema del lavoro, in un quartiere che affonda nella disoccupazione, dove il tasso dei disoccupati raggiunge livelli indegni per un paese civile. (ā¦) Non ci interessano forme di sostegno assistenzialistiche, elemosine sociali, basta con forme di lavoro che precarizzano ulteriormente, basta con il Jobs Act e con le cooperative ASOCIALI, noi disoccupati vogliamo un lavoro che ci dia certezza dei giorni venturi. Abbiamo parlato di bonifica ambientale, di amianto e di roghi. Questo quartiere non ha bisogno delle passerelle elettorali, non abbiamo piĆ¹ bisogno di chi in cambio di voti vuole vendere speranze, noi che di speranze ne abbiamo le pance e le tasche piene, chiediamo certezze per noi, per le nostre famiglieā.