Le iniziative del mese di Marzo del Partito dei CARC in Toscana
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Firenze
– sabato 10 marzo 2018 – presso l’SMS di Peretola, via Pratese 48 (FI) alle ore 18:00 proiezione del film: “7 MINUTI” regia di Michele Placido. E’ la storia delle operaie di una fabbrica tessile del Lazio che devono decidere se rinunciare a sette minuti della loro già ridotta pausa pranzo per ingraziarsi i nuovi proprietari e, quindi, tenersi il posto di lavoro. La pausa pranzo che trent’anni prima durava un’ora diventa la posta simbolica della difesa dei loro diritti. A seguire dibattito e buffet di sottoscrizione per le spese legali
– venerdì 16 marzo 2018 – Presso la Casa del Popolo “Il Campino”, via Caccini (FI), alle ore 21:00 dibattito pubblico: “Alimentare il fronte anti-Larghe Intese. Costruire dal basso la rete di nuova governabilità del Paese!”
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Massa
– domenica 11 marzo 2018 – presso lo spazio popolare di via San Giuseppe Vecchio 98 si terrà, a partire dalle ore 19:30, una cena di solidarietà per la compagna Rosalba sotto processo a Milano per non aver taciuto di fronte agli abusi delle forze dell’ordine e per l’aver lottato per l’introduzione del numero identificativo sulle divise. A seguito della cena (21.30) proiezione del film “7MINUTI”. Verrà inoltre presentato il progetto di lettura e studio collettivo dell’autobiografia di Teresa Noce “Rivoluzionaria Professionale” che si svolgerà mensilmente presso lo Spazio Popolare di Via San Giuseppe Vecchio!
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Siena
– domenica 11 marzo – presso il circolo ARCI di Ravacciano alle 17.30 verrà proiettato il film “7 MINUTI“, a seguire buffet e lotteria di Pasqua!
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Cecina
– giovedì 8 marzo – presso la Casa del Popolo “Dario” (via Pilo, 49 – Cecina), si terrà, a partire dalle 20:00, una cena di solidarietà per la compagna Rosalba sotto processo a Milano per non aver taciuto di fronte agli abusi delle forze dell’ordine e per l’aver lottato per l’introduzione del numero identificativo sulle divise. Ore 21:00: proiezione del film “7 MINUTI”.
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Pistoia
– giovedì 8 marzo – presso il Circolo aziendale Breda, via Ciliegiolo 77 a Pistoia, dalle ore 17.45 si terrà il primo appuntamento del ciclo di letture operaie ad alta voce. Per maggiori info: http://www.carc.it/2018/03/05/pistoia-sulla-perquisizione-e-lintimidazione-a-cristian-boeri-fa-paura-il-legame-con-la-classe-operaia/.
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Abbadia
– domenica 11 marzo – si terrà presso la sede dell’ANPI locale, a partire dalle 20:00, una cena di solidarietà per la compagna Rosalba sotto processo a Milano per non aver taciuto di fronte agli abusi delle forze dell’ordine e aver lottato per l’introduzione del numero identificativo sulle divise.
Il filo conduttore di queste iniziative è quello di alimentare il ragionamento sul da farsi a seguito dei risultati elettorali. Il punto sta nel promuovere e sviluppare la rete di organizzazioni operaie e popolari dei territori e il protagonismo popolare per mettere i bastoni tra le ruote al progetto della Repubblica Pontificia di costruire un nuovo Governo di Larghe Intese.
Di seguito rilanciamo uno stralcio della dichiarazione di Pietro Vangeli, Segretario Nazionale del Partito dei CARC, sull’esito del voto:
“Promuovere un’ampia mobilitazione nelle piazze, nelle aziende, nelle scuole e nei quartieri contro le Larghe Intese e per impedire le manovre e i colpi di mano con cui i poteri forti cercheranno di ribaltare l’esito del voto, come hanno fatto nel 2013. Utilizzare la fase di ingovernabilità in cui si dibattono i vertici della Repubblica Pontificia per avanzare nella costituzione di un governo di emergenza popolare, l’unica reale alternativa alle Larghe Intese e ai loro padrini nazionali e internazionali. (…) Avevamo detto e scritto all’inizio della campagna elettoralieche “per i vertici della Repubblica Pontificia le elezioni non servono a decidere del governo del paese, ma a ottenere la copertura elettorale alla soluzione di governo su cui si sono accordati sottobanco”. L’esito delle elezioni rende più complicato per i caporioni della borghesia trovare questa “copertura parlamentare” e crea un terreno più favorevole alla formazione di un governo realmente alternativo ai vertici della Repubblica Pontificia: questa è la situazione che ognuno può constatare, se usa la scienza elaborata dal movimento comunista per capire e per trasformare la realtà, se non si fa imbrogliare dalle operazione di intossicazione e diversione promosse dai vertici della Repubblica Pontificia e dai loro sodali e lacchè o illudere dagli imbonitori della sinistra borghese. Nelle prossime settimane e mesi i poteri forti nostrani, in combutta con la loro comunità internazionale, ricorreranno a colpi di mano, manovre economiche (crolli di borsa, allarme spread e simili) e giudiziarie (inchieste montate ad arte usando uno o l’altro degli “scheletri nell’armadio” di quanti bazzicano i salotti buoni e operano dietro le quinte del teatrino della politica), ricatti, guerre tra bande per tentare di ribaltare l’esito del voto e mettere in piedi una soluzione di governo che continui l’attuazione del programma comune della borghesia imperialista. È quello che hanno fatto all’indomani delle elezioni politiche del febbraio 2013, quando con un golpe bianco in tre atti hanno installato il governo Letta. Non facciamo prendere alla sprovvista! Nel paese esiste già un vasto fronte anti Larghe Intese che va indirizzato in senso rivoluzionario: oggi significa promuovere l’attuazione dal basso delle parti progressiste della Costituzione del 1948 e creare le condizioni per far ingoiare ai vertici della Repubblica Pontificia un governo di emergenza popolare, espressione diretta delle masse popolari organizzate. Il primo passo è promuovere una mobilitazione popolare più ampia possibile contro le Larghe Intese e impedire che l’esito del voto del 4 marzo venga ribaltato. (…) Per gli operai e gli altri elementi avanzati delle masse popolari è la via per rafforzare le lotte in corso: dalla FCA all’Alitalia, all’Ilva e alle decine di piccole aziende, alla lotta per la sanità e scuola pubbliche, di qualità e gratuite, alle fabbriche autogestite e recuperate, alla mobilitazione contro il TAV e le altre grandi opere speculative e di devastazione dell’ambiente, alla difesa di quanto resta dei diritti democratici dentro e fuori i posti di lavoro, alla lotta contro la disoccupazione e la precarietà per un lavoro utile e dignitoso, alla mobilitazione contro i vecchi e nuovi fascisti. Cambiare il corso disastroso delle cose è possibile solo attraverso la mobilitazione e la partecipazione sempre più cosciente e organizzata dei lavoratori e delle masse popolari alla gestione della società. Solo, cioè, se le organizzazioni operaie e popolari diventano nuove autorità pubbliche: prendono in mano e attuano dal basso le misure (peraltro previste dalla Costituzione vigente) per la salvaguardia delle aziende (nessuna azienda deve essere chiusa o delocalizzata), per assegnare a ogni adulto (italiano e immigrato) un lavoro socialmente utile e garantire a tutti, in cambio della sua scrupolosa esecuzione, le condizioni necessarie per una vita dignitosa e la partecipazione alla gestione della società (nessun lavoratore deve essere licenziato, a ogni adulto un lavoro utile e dignitoso, nessun individuo deve essere emarginato). La lotta per un governo di emergenza popolare, come via per creare le condizioni pratiche per far avanzare la rivoluzione socialista, non solo è possibile e necessaria, ma poggia oggi su basi più solide. Le condizioni oggettive e il corso delle cose vanno in questa direzione, dipende da noi comunisti e da quanti già si organizzano e si mobilitano nel vasto e variegato movimento di resistenza delle masse popolari al procedere della crisi generale del capitalismo avanzare in questo senso. I vertici della Repubblica Pontificia escono con le ossa rotte, dipende da noi assestare loro un colpo per scalzarli dal governo del paese. Non è la borghesia ad essere forte, sono la classe operaia e le masse popolari che devono organizzarsi per far valere la loro forza” [vedi: http://www.carc.it/2018/03/05/dalle-urne-e-dal-paese-arriva-una-sonora-legnata-peril-governo-renzi-gentiloni-minniti-e-per-tutti-i-fautori-delle-larghe-intese/].
Le iniziative sono inoltre occasione per sviluppare la solidarietà alla compagna Rosalba, militante del P.CARC e redattrice del sito Vigilanza Democratica che in questi anni non ha mai taciuto di fronte agli abusi delle forze dell’ordine. Ricordiamo che il 17 marzo alle 15.00 in piazza del Nettuno a Bologna si svolgerà un presidio nazionale per lo scioglimento del VII Reparto Mobile in solidarietà di Rosalba e che il 30 marzo alle 13.00 presso il Tribunale di Milano (LARGO M. BIAGI) si svolgerà il presidio di lotta e solidarietà con Rosalba.
Firma e fai firmare l’APPELLO “NOI STIAMO CON ROSALBA , CON CHI LOTTA CONTRO L’IMPUNITÀ E GLI ABUSI DELLE FORZE DELL’ORDINE E PER LA DIFESA DELL’ARTICOLO 21 DELLA COSTITUZIONE!”
Scaricalo qui.
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http://www.mediafire.com/…/1._APPELLO_NOI_STIAMO_CON_ROSALB…
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http://www.mediafire.com/…/2._180304_VD-MODULO_APPELLO_ROSA…
Invitiamo tutti coloro che hanno a cuore l’applicazione della Costituzione,
che si battono per “la verità e la giustizia”, contro la repressione, gli abusi di
polizia e l’impunità a firmare e fare firmare questo appello inviandolo
a carc@riseup.net / fax. 02.26.30.64.54
INVIA IL TUO CONTRIBUTO ALLA CAMPAGNA ECONOMICA IN SOLIDARIETA’ CON CHI LOTTA CONTRO L’IMPUNITÀ E GLI ABUSI DELLE FORZE DELL’ORDINE E PER LA DIFESA DELL’ARTICOLO 21 DELLA COSTITUZIONE!
Ogni contributo anche piccolo è importante: Postepay n. 5333 1710 0024 1535 – Carta intestata a Gemmi Renzo.
Per la vigilanza democratica e l’attuazione della Costituzione!
FB: Vigilanza Democratica
www.facebook.com/resistenzalottaarepressione