A fronte degli effetti della crisi la mobilitazione delle masse popolari cresce e la repressione delle autorità diventa sempre più diffusa e su ampia scala. E’ una tendenza irreversibile: pensiamo a quanti e quali restringimenti delle libertà politiche e democratiche i vertici della Repubblica Pontificia ricorrono per colpire chi si mobilita per fare fronte agli effetti della crisi, in violazione delle parti progressiste della Costituzione. E’ quanto accaduto a Rosalba della redazione del sito Vigilanza Democratica processata dal Tribunale di Milano perché lotta contro l’impunità e gli abusi delle forze dell’ordine, per la difesa dell’articolo 21 della Costituzione (libertà di espressione del pensiero), per l’introduzione effettiva del reato di tortura e del codice identificativo per le forze dell’ordine.
La repressione non si esaurisce nel manganello, anzi trova respiro in ogni campo della vita delle masse popolari. Sempre più frequenti sono i casi di licenziamenti arbitrari, attacchi disciplinari a raffica nei confronti delle avanguardie di lotta o RSU che si mettono a organizzare battaglie nei propri posti di lavoro o che partecipano al movimento di resistenza agli effetti della crisi, come è accaduto all’infermiere Marco Lenzoni, condannato in primo grado per essersi mobilitato contro il JobsAct.
Resistere, ma non solo! Contro ogni forma di abuso dobbiamo sviluppare la vigilanza democratica e il controllo popolare alimentando il protagonismo delle masse popolari che si organizzano nei posti di lavoro, nelle scuole, nei quartieri. Queste forme di organizzazione e di coordinamento dal basso devono diventare la base della costruzione di una rete di nuova governabilità dei territori e del paese; i presupposti dell’unico governo che può attuare le misure d’emergenza necessarie a contrastare ogni sopruso: il Governo di Emergenza Popolare! La soluzione definitiva alla crisi e alle sue conseguenze è avanzare su questa strada fino all‘instaurazione del socialismo.
Gli organismi, partiti, collettivi, i candidati alle prossime elezioni e tutte le forze progressiste e democratiche che hanno a cuore l’applicazione delle parti progressiste della Costituzione e che si battono contro la repressione e contro ogni abuso di potere da che parte stanno?
Stare dalla parte di Rosalba, di Marco e di tutti coloro che vengono repressi significa:
– prendere subito posizione a loro sostegno
– sostenere, promuovere e partecipare alle prossime iniziative di solidarietà politica ed economica
– sostenere e alimentare il protagonismo e la partecipazione popolare
INVITIAMO TUTTI A PARTECIPARE AI PROSSIMI EVENTI
Giovedì 22 febbraio alla stazione di Firenze Rifredi ore 17.00
Presidio contro ogni forma di repressione
Sabato 24 febbraio al Circolo Arci Il Campino (v. Caccini-Firenze)ore 17.30
Iniziativa pubblica “Contro gli abusi estendere la vigilanza democratica e il controllo popolare!”, con la partecipazione di:
Marco Lenzoni, lavoratore condannato per aver manifestato contro il Jobs Act
Avvocato Irene Margherita Gonnelli
Maria Ciuffi (madre di Marcello Lonzi)
Lucia Uva (in collegamento telefonico)
Ilaria Mugnai candidata di Potere al Popolo
A SEGUIRE CENA BENEFIT PER LE SPESE LEGALI (per prenotazione chiama: 3496331276)