Il 25 gennaio abbiamo pubblicato un articolo in cui davamo piena solidarietà ai lavoratori SAMIR che lo scorso 24 gennaio hanno occupato i binari della metropolitana a Napoli perché non percepivano lo stipendio da diversi mesi. Nell’articolo chiamavamo tutte le forze politiche che in campagna elettorale promettono questa o quella riforma a smetterla con le chiacchiere per prendere posizione pubblica, sostenere concretamente questi lavoratori, anche se questo avrebbe comportato la perdita del sostegno elettorale di De Magistris: il quale aveva invocato alla “tolleranza zero” contro i lavoratori.
Il sindaco di Napoli non è nuovo a queste uscite, già nei mesi scorsi aveva preferito dare la propria solidarietà agli utenti colpiti dallo sciopero dei lavoratori in mobilitazione contro la chiusura di ANM. Anche a Capodanno le parole del sindaco verso chi scioperava per il mancato pagamento degli straordinari non sono certo state di sostegno.
Nell’articolo citato in apertura abbiamo deciso di delineare bene i due campi in cui si combatte la lotta di classe, per contrastare le tendenze a creare contrapposizioni tra le masse popolari (guerra tra poveri) e individuare chi sono i veri nemici delle masse popolari.
Per questo bisogna scegliere se sta con la borghesia o il proletariato, il governo centrale o la nuova governabilità dal basso, il ritiro/privatizzazione di servizi pubblici o la resistenza che le masse popolari sviluppano in mille forme per opporsi alla crisi che hanno generato i padroni. Queste erano anche le domande che ponevano i lavoratori ANM e SAMIR, domande a cui non c’è stata risposta né da parte dei candidati di Potere al Popolo, Liberi e Uguali, Lista del Popolo o Movimento 5 Stelle.
È evidente che rispondere vorrebbe dire compromettere la propria immagine agli occhi del teatrino della politica borghese o smascherare la propria ambiguità agli occhi delle masse popolari. Non capisce chi persevera su questa linea che non è il posticino in parlamento che cambierà le sorti della lotta di classe in corso, né tantomeno una campagna elettorale sconnessa dalla vita e dalla mobilitazione delle organizzazioni operaie e popolari potrà seminare partecipazione, protagonismo e fiducia.
Quello che occorre è mettersi al servizio della classe operaia, dei lavoratori e delle masse popolari che si organizzano in comitati, collettivi, coordinamenti e organizzazioni di vario genere; essere in prima linea a sostenere senza riserve processi come quelli del Comitato Vele di Scampia o del Comitato San Gennaro; vuol dire fare qui e ora quello che si promette di fare domani anziché saltare da un’assemblea elettorale all’altra a elencare punti dei programmi.
Essere dalla parte delle masse popolari vuol dire andare a sostenere i lavoratori di ANM che in questi mesi si battono per evitare il fallimento e la privatizzazione dell’azienda, i lavoratori SAMIR che hanno occupato i binari della metropolitana e tutti quelli che si mobilitano contro gli effetti più gravi della crisi.
Abbiamo per questo deciso di intervistare Adolfo, lavoratore ANM e sindacalista USB, che ci ha aggiornati sullo stato dell’arte di questa vertenza. Vi invitiamo a leggere a seguirne gli sviluppi.
In fondo a questo articolo pubblichiamo, inoltre, la lettera che il comitato lavoratori ANM ha prodotto nel mese di dicembre, indirizzandola al sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, il quale anche in quel caso (come nel caso sopra citato dei lavoratori SAMIR) pensò bene di scagliarsi contro i lavoratori ANM che hanno scioperato il 31 dicembre per non aver percepito gli straordinari.
La lotta dei lavoratori ANM, delle aziende partecipate, del SLL, di USB, del comitato ARPAC Multiservizi e di quello sorto in ANM devono essere cuore pulsante del dibattito politico della nostra città. L’unica “tolleranza zero” deve essere contro i padroni, il loro governo e tutti i loro sodali, non ci sono mezze misure, o si sta con i lavoratori o si sta con i padroni.
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Alla luce degli ultimi interventi del sindaco, quali sono le mosse che il Comune sta preparando riguardo alla vertenza ANM?
Al momento il Comune sta andando verso il concordato preventivo. Una soluzione che, se da un lato tutela l’azienda da un possibile fallimento in tempi brevi, dall’altro però può aprire più in là la strada al fallimento.
Se non si trova un accordo sul piano di rientro con i creditori, ovvero se il 51% di essi non dovesse accettare il piano, l’azienda fallirebbe. Tutto questo aprirebbe la strada alla privatizzazione dell’azienda o di singoli rami dell’azienda.
Quali iniziative stanno pensando di intraprendere nell’immediato i lavoratori di ANM? Esiste già un comitato di lavoratori trasversale alle sigle sindacali?
Fin’ora abbiamo organizzato delle assemblee pubbliche cui hanno partecipato non solo i lavoratori di ANM, ma anche gli utenti che hanno sostenuto la nostra vertenza sul territorio. Per dirla con un’espressione tanto sintetica quanto efficace: “siamo tutti sullo stesso autobus”! Se l’azienda viene privatizzata saranno dolori per tutti, sia per i dipendenti (vorrei ricordare che la mansione di conducente è considerata la più stressante al mondo ed è una di quelle più a rischio per le malattie professionali) che per gli utenti, sui quali peserà il rincaro dei biglietti che già sono passati da un euro a un euro e dieci e, nel giro di tre anni, arriveranno a costare un euro e trenta. L’amministrazione comunale sembrerebbe addirittura orientata ad aumentare da subito il costo del biglietto a un euro e trenta. Tutto questo si aggiunge all’aumento, già avvenuto, delle tariffe dei parcheggi che, se prima avevano un costo fisso (10 euro), oggi hanno un costo che varia in base al reddito ISEE il che potrebbe anche essere giusto in teoria ma, data la scarsa qualità del servizio e l’aumento generalizzato di prezzi e tariffe, finisce per essere solo una nuova tassa sulle spalle della maggioranza dei cittadini napoletani.
Dunque, sono state fatte una serie di assemblee aperte agli utenti ma esiste un comitato lavoratori – utenti oppure, se non esiste, la sua costituzione è in cantiere?
Un comitato lavoratori – utenti non è stato ancora costituito ma stiamo ragionando con le forze sociali presenti sul territorio circa le iniziative di lotta da intraprendere
A quali forze sociali ti riferisci e quali sono i rapporti tra USB, che a quanto pare è l’organizzazione più attiva sulla vertenza, e le altre organizzazioni sindacali? Alle assemblee hanno partecipato anche lavoratori di altre sigle sindacali oltre USB?
L’USB è stata l’unica a non sottoscrivere né il piano di risanamento dello scorso marzo nè l’ultimo protocollo firmato con il Comune. I fatti ci hanno dato ragione. Ciò che sta succedendo dimostra che questi due provvedimenti non erano e non sono in grado di garantire il risanamento e il rilancio dell’azienda. Questo per due motivi: anzitutto perché non ci sono risorse sufficienti per ricapitalizzare l’azienda, poi perché non è previsto nessun investimento per l’acquisto di nuovi autobus e, in generale, per il miglioramento dei servizi.
Per quanto riguarda le assemblee, ad esse hanno partecipato i lavoratori di ANM, a prescindere dalle sigle sindacali.
Prossimamente ci saranno le elezioni politiche. Noi pensiamo che la campagna elettorale possa essere un’occasione per alimentare l’organizzazione delle masse popolari, in particolare dei lavoratori, e il coordinamento tra le organizzazioni operaie e popolari esistenti e le nuove che possono costituirsi, per spingere i candidati delle liste di opposizione ai partiti di governo ad assumere una funzione di sostegno aperto alla mobilitazione e all’organizzazione delle masse popolari, per far fare ai lavoratori e alle masse popolari una scuola di esercizio del potere dentro e fuori le aziende. Cosa ne pensi di questo? Cosa ne pensa USB? Quali sono le vostre relazioni con Potere al Popolo e con le altre liste di opposizione? State pensando di mettere in campo iniziative in relazione alla campagna elettorale, come ad esempio, l’organizzazione di assemblee popolari nei luoghi di lavoro in cui i candidati si assumano la responsabilità di contribuire alla costruzione di comitati di lavoratori?
C’è bisogno senz’altro che il popolo si riappropri del potere di cui è depositario secondo la Costituzione e che gli è stato sottratto! Per questo non si può far altro, a mio parere, che sostenere la lista “Potere al popolo”. Come USB non saremo direttamente coinvolti nella campagna elettorale di PaP ma non neghiamo che qualche nostro iscritto possa essere candidato. Ad ogni modo il lavoro deve essere al centro di questa campagna elettorale e questo può avvenire senz’altro tramite l’organizzazione di assemblee popolari nei luoghi di lavoro.
Un’ultima cosa, riguardo la lettera scritta in questi giorni da alcuni lavoratori ANM. Cosa ne pensate? Sai dirmi chi ne ha promosso la stesura?
Anzitutto vorrei parlare dei contenuti di quella lettera che noi condividiamo pienamente. E’ inaccettabile che l’Amministrazione Comunale faccia ricadere sui lavoratori la responsabilità delle carenze nel servizio offerto ai turisti e ai cittadini per la notte di Capodanno. Lì dove il sindacato è stato presente (come in CTP e in EAV bus) non ci siamo tirati indietro e abbiamo raggiunto accordi sindacali sul lavoro straordinario. Tuttavia riteniamo assurdo che un’azienda come ANM, che non riesce a garantire il lavoro ordinario, chieda ai lavoratori un servizio straordinario.
A scrivere la lettera è stato un comitato di lavoratori che stiamo provando ad intercettare e in cui riteniamo possibile che ci siano anche nostri iscritti. Naturalmente i membri del comitato per ora preferiscono rimanere anonimi per paura di ritorsioni, visti anche i precedenti episodi di attacco e di ricatto subiti.
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Lettera dei lavoratori ANM al sindaco di Napoli
Napoli, 30 dicembre 2017
Caro Sindaco,
ti dici deluso perché non hai avuto collaborazione da parte dei lavoratori ANM. Forse vediamo la realtà in maniera diversa. Crediamo che dovresti ringraziarci per tutto quello che facciamo ogni giorno per la nostra amata città e per i nostri concittadini.
I delusi, purtroppo, siamo noi, perché il nostro Sindaco continua ad infangarci e mortificarci quotidianamente in radio, tv e giornali raccontando menzogne, continui ad aizzare i napoletani contro i lavoratori di ANM, strumentalizzando le notizie, racconti che non vogliamo lavorare nonostante tu da bravo padrone sia disposto a pagarci lo straordinario (e ci mancherebbe altro!).
Forse non lo sai ma nel mondo civile non esiste lo straordinario non retribuito, oppure pretendi che che lavoriamo 10, 11 e 12 ore senza neanche una pausa, gratuitamente, per accontentarti?
Dici che non vogliamo lavorare, ma lo sai che nei giorni 25 dicembre e 01 gennaio nel turno di pomeriggio siamo stati obbligati a stare a casa. Nonostante gli accordi sindacali già in essere per quei giorni a Napoli non circolerà nessun mezzo dell’ANM, mentre altre aziende come EAV e CTP sono stati siglati accordi per effettuare questi servizi con incentivi economici.
Chi ha voluto tutto questo?!
Dici di avere le risorse per fare i prolungamenti anche tutte le notti, ma c’è qualche forza oscura che ti rema contro, ennesima bugia, se ci sono le risorse per effettuare questo servizio (a quanto pare si tratterebbe di servire solo le zone che ti interessano centro e Vomero), ti chiediamo perché non ci paghi quanto ci devi in merito alle nostre spettanze relative all’esercizio 2016, oppure perché non metti a posto i conti di ANM, oppure perché non vengono pagati i fornitori?
Lo sai che i fornitori non intendono più fare credito all’azienda e non stanno più arrivando i pezzi di ricambio per bus e treni?
Lo sai che Napoli vive ed ha bisogno di un trasporto pubblico VERO 365 giorni l’anno e non solo nelle festività? Sai che nelle periferie non esiste il trasporto pubblico, dalla periferia per arrivare al centro della città ci vogliono anche delle ore, o credi che i cittadini di Secondigliano, di Pianura, di Ponticelli siano meno meritevoli dei cittadini del centro e del Vomero?
Caro Giggino, siamo stanchi e delusi della tua campagna denigratoria che hai messo in piedi da mesi nei nostri confronti, basata su menzogne solo per nascondere le tue responsabilità.
Noi, oltre ad essere dipendenti di ANM siamo anche cittadini di Napoli, quindi siamo due volte vittime di questo disastro, siamo fortemente convinti che i napoletani ed i tanti turisti meritino un servizio di trasporto pubblico VERO e non come lo offre ANM oggi, però non usarci come capro espiatorio, noi non siamo responsabili del mancato servizio di trasporto offerto alla città.
Abbi il coraggio di dire che il tuo progetto di fusione tra ANM, ex Metronapoli ed ex Napoli Park è stato un fallimento totale ed abbi il coraggio di dire che svenderai il servizio su gomma e la sosta e che nel prossimo piano industriale ci sarà un solo obiettivo, abbattere il costo del lavoro per poi venderci a coloro con cui hai già preso accordi politici.
Anche se noi non siamo responsabili dei disservizi che i nostri viaggiatori sono costretti a subire, chiediamo scusa a tutti i napoletani e turisti, noi lavoriamo tutti i giorni in condizioni precarie rischiando e subendo aggressioni verbali e fisiche, vi siamo vicini ma chiediamo anche a voi di starci vicino, non fatevi strumentalizzare da chi racconta menzogne!
I LAVORATORI DI ANM
Compagni, solo il PC di Rizzo ha avuto il coraggio di esprimersi contro De Magistris. I compagni di Eurostop sono rimasti silenti. Profonda amarezza per un’altra occasione persa per far avanzare l’unità dei comunisti solo per inseguire desideri elettoralisti e alleanze eclettiche: cosa verso cui non sono contrario per principio, ma che richiedono come basa iniziale l’unità di tutti i comunisti (PC, PCI, Rete dei Comunisti e forse Rifondazione) e la ricomposizione di un partito della classe operaia. Un saluto!