Lettera aperta del P.CARC all’Associazione “Attuare la Costituzione”

Milano, 25.01.2018

 

Due proposte per avanzare nell’attuazione della Costituzione

 

  1. Usiamo la campagna elettorale per attuare la Costituzione

Il Partito dei CARC chiama l’Associazione Attuare la Costituzione e il suo presidente Paolo Maddalena a mettere in atto tutte le iniziative necessarie a dare concretezza all’impegno che diverse liste e candidati (a partire dai firmatari di “Un Patto per la Costituzione e la democrazia”) hanno dichiarato e dichiarano per “la piena e completa attuazione dei principi fondamentali della Costituzione e del dettato costituzionale, con particolare riferimento:

1) All’art. 1 Cost., nell’inscindibile relazione che, nella nostra democrazia, lega l’esercizio della sovranità popolare alla garanzia del diritto al lavoro, e all’inclusione nei percorsi lavorativi delle persone con disabilità, impegnandosi a rendere effettivo tale diritto nella sua accezione più ampia e comprensiva dei diritti assistenziali e pensionistici, parimenti remunerato e tutelato per donne e uomini, per i lavoratori di tutte le categorie e di tutte le generazioni in attuazione del precetto dell’art. 36 Costituzione, per assicurare un’esistenza libera e dignitosa.

2) All’art 3, 2° comma Cost., riaffermando il ruolo della Repubblica, in tutte le sue articolazioni e poteri, nella rimozione delle diseguaglianze economiche, sociali, di genere, generazionali, territoriali che impediscono il pieno sviluppo della persona umana e la piena partecipazione di tutti i cittadini e di intere generazioni, gruppi sociali, ampie fasce della popolazione alla vita sociale, politica e democratica del Paese. A tal fine è imprescindibile garantire la piena effettività di tutti i diritti civili e sociali e il rilancio del modello universalistico dei servizi, a partire da un alto e uguale livello di tutela della salute, come fondamentale diritto garantito dall’art. 32 Cost., e dell’assistenza sociale su scala nazionale e senza discriminazioni territoriali, dal rilancio e rifinanziamento della ricerca e dell’istruzione pubblica, dal diritto di accesso a una giustizia rapida e certa, parimenti accessibile con pari chance e possibilità per tutti i cittadini a prescindere dal reddito.

3) Alla piena attuazione del Titolo III della Costituzione sui “Rapporti economici” tramite un opportuno e necessario intervento pubblico in economia per la garanzia dei diritti fondamentali e dei diritti sociali, alla cui previa effettività devono essere conformate le scelte di bilancio e l’equilibrio dei conti pubblici.

4) All’interpretazione e revisione dei Trattati europei alla luce dei principi inderogabili dettati dalla Costituzione e della previa e preminente effettività dei principi e dei diritti fondamentali, nonché dell’autonomia politica del Paese, anche nell’ambito di una rafforzata cooperazione nella UE, nelle scelte di governo e nel modello di sviluppo più coerenti con il carattere democratico, personalista, pluralista e solidarista della Costituzione.

5) Agli art. 10 e 11 Cost., tramite la firma e la ratifica dei trattati per la messa al bando delle armi nucleari, la revisione delle politiche sui flussi migratori alla luce della piena effettività dei principi costituzionali sul diritto d’asilo, la cancellazione degli accordi che non garantiscano il pieno rispetto della dignità e dei diritti fondamentali delle persone, dei migranti economici e di quanti a qualsiasi titolo fuggano da regimi totalitari, territori di guerra o colpiti da crisi, carestie, disastri ambientali e violazioni dei diritti umani.

6) Alla piena garanzia, anche giurisdizionale, dei diritti di elettorato attivo e passivo, nonché dei diritti di partecipazione politica, impegnandosi a promuovere una legge elettorale conforme al prioritario rispetto del principio di rappresentanza democratica, dell’autonomia e della centralità del Parlamento e dei parlamentari, tale da sancire il diritto degli elettori a partecipare attivamente alla selezione delle candidature e alla scelta degli eletti, nel rispetto della parità di genere e dell’equilibrio fra generazioni. Di queste tutele è premessa essenziale l’attuazione dell’art. 49 Cost. e la messa in sicurezza dell’art. 138 Cost. da modelli elettorali e composizioni parlamentari che falsino il rapporto di rappresentanza fra elettori ed eletti.” (da “Un Patto per la Costituzione e la democrazia” del 3 gennaio 2018, firmato da Felice Besostri, Anna Falcone, Paolo Maddalena e altri).

Per evitare che “l’impegno a garantire, nell’ambito del programma elettorale e dell’azione politica della propria Lista o della Lista che sosterranno, la piena e completa attuazione dei principi fondamentali della Costituzione e del dettato costituzionale” che ognuno di essi ha sottoscritto rimanga solo nei fumosi programmi e discorsi elettorali, devono “iniziare a fare subito con le forze e le risorse disponibili e le relazioni esistenti quello che promettono di fare domani se vinceranno le elezioni o siederanno in Parlamento”.

Cosa possono fare per attuare da subito i dettami costituzionali, facendo leva su una Costituzione tuttora vigente e sostenuta dalla stragrande maggioranza del popolo italiano con il referendum del 4 dicembre 2016? Indichiamo tre campi (ognuno può scegliere da quale partire e cosa fare):

  1. promuovere, sostenere e partecipare in prima persona all’azione dei comitati di lavoratori che lottano contro la chiusura, la delocalizzazione o la morte lenta di grandi e piccole aziende (FCA, ILVA, Alitalia, Ideal Standard e centinaia di altre), avvalendosi della (o promuovendo la) mobilitazione di sindaci e altre istituzioni locali;
  2. promuovere, sostenere e partecipare in prima persona all’azione dei gruppi di lavoratori che hanno preso (o vogliono prendere) in mano aziende che i padroni hanno chiuso o portato al fallimento (dalle decine di aziende autogestite esistenti a quelle che i lavoratori sono decisi a prendere in mano: dalla Melegatti di Verona alla Rational di Massa), avvalendosi della (o promuovendo la) mobilitazione di sindaci e altre istituzioni locali;
  3. promuovere, sostenere e partecipare in prima persona all’azione dei comitati popolari in lotta per il diritto all’abitare, per la salute, per l’ambiente, per l’istruzione e la cultura, per i diritti politici e sindacali.

Questa è l’azione che liste e candidati (dei vari collegi), sindaci e gli altri amministratori locali in combinazione con le organizzazioni dei lavoratori e popolari possono fare da subito, estendendo e generalizzando misure legislative e iniziative in materia di lavoro, salvaguardia del patrimonio economico, ambientale e culturale, applicando misure per rendere effettiva la funzione sociale delle proprietà privata e pubblica, del diritto a una abitazione dignitosa, alla salute e all’istruzione previste dalla Costituzione. Ci sono migliaia di focolai di questo movimento dal basso nel paese. 

Se liste e candidati vogliono avere un minimo di credibilità devono fare la campagna elettorale principalmente davanti alle fabbriche, alle scuole, agli ospedali e nelle piazze e iniziare ad attuare da subito i loro programmi.

  1. Riconoscimento per i Comitati che attuano la Costituzione

In diverse città si stanno formando i Comitati territoriali per l’Attuazione della Costituzione, come strutture di coordinamento di organismi e singoli che si  mobilitano per l’attuazione della Costituzione a partire dai territori.

Nel paese ci sono centinaia di comitati, associazioni e cooperative popolari che si organizzano e lottano per l’attuazione della Costituzione in materia di lavoro, casa, ambiente, salute, istruzione e cultura, diritti politici e sindacali: dai comitati di lavoratori che gestiscono aziende recuperate al comitato che lotta per la chiusura del reparto confino della FCA di Nola o contro la deportazione dei lavoratori da Pomigliano a Cassino, dal comitato che lotta per tenere aperti ospedali ai comitati che organizzano ambulatori popolari, dai comitati di occupanti di case ai comitati per la salvaguardia dell’ambiente, del territorio e del patrimonio artistico, fino ai comitati contro la violazione dei diritti umani e contro la tortura.

È compito dell’Associazione Attuare la Costituzione rafforzare la loro azione e la loro consapevolezza dell’opera meritoria che stanno compiendo. Un primo ma significativo modo per farlo è conferire a ognuno di essi un riconoscimento pubblico, un attestato di “Comitato popolare che sta attuando la Costituzione”. 

(Un attestato di “Comitato popolare che sta attuando la Costituzione per l’applicazione dell’articolo … in materia di ……”. Ad esempio: l’Associazione Attuare la Costituzione riconosce il Comitato XY come “Comitato popolare che sta attuando la Costituzione per l’applicazione  degli artt. 1, 3, 4, 35 e 38 in materia di lavoro”).

L’Associazione Attuare la Costituzione renderà pubblica la lista dei Comitati e si impegnerà a promuovere iniziative di coordinamento tra loro e la massima pubblicità alla loro opera. Questa attività favorirà (incoraggerà) anche la nascita di nuovi Comitati territoriali.

Così è possibile utilizzare in modo concreto e tangibile la campagna elettorale prima e l’esito delle elezioni poi per fare passi avanti nell’attuazione delle parti progressiste della Costituzione e alimentare il percorso per la costituzione di un governo di emergenza delle masse popolari organizzate (ognuno può dare il suo contributo e fare la sua parte, c’è posto per tutti), l’unico in grado di dare gambe concrete e una prospettiva ad ogni singola battaglia e di promuovere il rinnovamento del paese, facendola finita con i governi alla Gentiloni e ai suoi padroni e padrini della Comunità internazionale e dei vertici della Repubblica Pontificia.

Attuare da subito e dal basso, con la partecipazione attiva e con un ruolo di primo piano dei lavoratori e delle masse popolari, tutto quello delle disposizioni progressiste della Costituzione che è possibile attuare localmente, anche disobbedendo alle leggi del governo centrale e facendo fronte alle sue manovre.

 

La Costituzione è figlia della lotta delle masse popolari organizzate nei CLN e dirette dal PCI contro il nazifascismo e i suoi padrini! La sua attuazione oggi marcia sulle gambe degli organismi operai e popolari e sulla loro lotta contro i vertici della Repubblica Pontificia che fin dal 1948 hanno violato, eluso e infangato la Costituzione e sono i responsabili dell’attuale disastro economico e sociale!

 

Attuare le parti progressiste della Costituzione, per la riscossa e la rinascita del paese, per liberare il nostro paese dalla dittatura dei finanzieri, degli industriali e degli speculatori nazionali e internazionali!

Il Segretario Nazionale del Partito dei CARC

Pietro Vangeli

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