A fronte degli effetti della crisi, la mobilitazione delle masse popolari cresce e la repressione delle autorità borghesi diventa sempre più diffusa e su ampia scala. E’ una tendenza irreversibile: guardate a quanti e quali restringimenti delle libertà politiche e democratiche i vertici della Repubblica Pontificia ricorrono per colpire le avanguardie di lotta e in generale chi si mobilita, il Decreto Minniti è ultimo dispositivo, in violazione della Costituzione, che va in questo senso. Ebbene, fare fronte alla repressione è ambito di scuola di lotta di classe, è scuola di organizzazione, di solidarietà e in definitiva, tutti coloro che “resistono al colpo” si rafforzano. Contro l’aumentare del ricorso delle autorità alla repressione, occorre rafforzare la resistenza e la lotta delle organizzazioni delle masse popolari: dei lavoratori, degli studenti, degli immigrati e in generale di tutti coloro che subiscono repressione, intimidazioni e restrizioni nel tentativo di fronteggiare gli effetti peggiori della crisi ma anche di conquistare ed estendere nuovi diritti. Ogni azione repressiva del regime deve essere denunciata e dare luogo a proteste e manifestazioni pubbliche per passare da imputati e accusati ad accusatori, bisogna sviluppare la solidarietà politica ed economica su larga scala con i compagni e le organizzazioni che il regime colpisce con le sue operazioni repressive.
Oggi il nostro Partito si trova ad affrontare numerosi processi; meri tentativi di stroncare la nostra attività di sostegno, organizzazione e coordinamento delle organizzazioni operaie e popolari. Nei prossimi mesi, a sostegno dei compagni colpiti da repressione condurremo una campagna di solidarietà politica ed economica. Attraverso la resistenza alla repressione, la lotta contro la repressione e la solidarietà di classe è possibile trasformare le operazioni repressive in uno strumento per estendere coordinamento, unità e lotta. Così concepita la resistenza e lotta alla repressione rafforza la lotta di classe, rafforza il percorso di costruzione della rivoluzione socialista, che a 100 anni dalla gloriosa Rivoluzione d’Ottobre è ancora oggi la soluzione strategica ai disastri e alle distruzioni prodotte dal sistema capitalista giunto alla fase terminale della sua crisi.
Vi invitiamo, dunque, a partecipare alle prossime iniziative del P.CARC per solidarizzare con i compagni colpiti dalla repressione e rilanciamo il corteo di sabato 16 dicembre organizzato da Firenze Antifascista, per Samb e Diop e per dire no a ogni fascismo e razzismo (https://www.facebook.com/FirenzeAntifascista/photos/gm.156520518433511/2050026941883010/?type=3&theater).
Prossime iniziative del P.CARC per il mese di dicembre:
– Domenica 17 dicembre a Firenze, dalle ore 17.00 Festa della Riscossa Popolare all’SMS di Peretola in v. Pratese 49, con proiezione del film “Diaz”, dibattito sulla repressione e a seguire buffet di sottoscrizione per le spese legali dei compagni colpiti da repressione
– Domenica 17 dicembre a Cecina, dalle ore 19.00 inaugurazione con buffet della Casa del Popolo “Dario” in via Pilo 49 a San Pietro in Palazzi, quartiere storicamente operaio della città
– Lunedì 18 a Carrara presso la sede dell’ANPI alle ore 17.30 si svolgerà la conferenza stampa in vista dell’udienza a carico dell’infermiere Marco Lenzoni denunciato per aver difeso l‘art. 18 dello Statuto dei Lavoratori e martedì 19, sempre a Carrara, nella sede di DeMa (piazza Alberica) alle ore 17.30 un’iniziativa di solidarietà e raccolta fondi per le spese processuali a carico di Marco
– Martedì 19 dicembre, a Firenze dalle ore 18.30 al Circolo Arci il Campino, via Caccini 13, iniziativa di solidarietà coi compagni colpiti da repressione
– Venerdì 22 dicembre, a Massa, presidio in solidarietà a Marco Lenzoni in occasione della sesta udienza del processo a suo carico
– Venerdì 29 dicembre a Pistoia, dalle ore 18.00 presso il Circolo Arci Ponte Nuovo apericena di buon anno “Rilanciamo la lotta di classe per il 2018!”