Trasmettiamo il messaggio di saluto che Fabio De Nardis del Collettivo Terra Rossa ha inviato all’assemblea del coordinamento “Attuare la Costituzione”, tenutasi a Melendugno il 15 Ottobre.
Cliccando al link troverete l’articolo, prodotto dalla nostra Agenzia Stampa, sulla giornata.
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CARE COMPAGNE E CARI COMPAGNI
Purtroppo un grave lutto familiare mi costringe a Roma e mi impedisce di essere tra di voi oggi.
Me ne dolgo, perché in un periodo così complicato per la storia del nostro paese ogni iniziativa che punti a produrre riflessione e confronto tra i cittadini io credo debba essere sollecitata.
Per questa ragione, come Collettivo Terra Rossa e Università Popolare abbiamo fin dall’inizio voluto questa iniziativa e scelto di essere, fin dal principio, soggetti promotori insieme ad altri del Comitato Salentino per L’attuazione della Costituzione.
Crediamo che oggi più che mai sia necessario attivare un confronto tra le comunità territoriali che oggi sono le più vessate dal disegno politico, questo sì anticostituzionale, di graduale privazione dei cittadini del loro potere di sovranità e quindi di influenza e scelta sulle politiche che condizioneranno in modo diretto o indiretto le loro vite.
Noi siamo convinti che un passo fondamentale per portare avanti la nostra battaglia per il potere popolare, sia quella di ripartire dai principi fondamentali della nostra Costituzione, tra le più avanzate socialmente al mondo.
Se la classe dirigente di questo paese punta, non senza difficoltà, a smantellarla, noi abbiamo il dovere civico di rilanciarla a partire dai territori in cui viviamo e agiamo come cittadine e cittadini democratici.
La Costituzione italiana contempla dentro il quadro generale dettato dalla sovranità popolare, quei principi di libertà, giustizia ed eguaglianza che sono la cifra del nostro agire quotidiano e i valori che sottostanno al modello di società che perseguiamo nel nostro agire politico.
Dentro questo quadro, acquisisce senso la scelta di svolgere la nostra prima iniziativa pubblica a Melendugno, comune simbolo della resistenza popolare contro la arroganza del potere, luogo in cui cittadine e cittadini si mobilitano per rivendicare la loro radicale contrarietà al progetto di stupro territoriale portato avanti da TAP e da una classe politica ormai subalterna agli interessi dei poteri economici e finanziari transnazionali.
La battaglia contro TAP è dunque una battaglia in difesa della nostra Costituzione e del principio fondamentale di autodeterminazione dei popoli.
Siamo dunque lieti, come attiviste e attivisti, di poterci confrontare con i Sindaci di quei Comuni che hanno saputo opporsi esplicitamente a questo progetto scelerato andando contro le imposizioni del potere centrale.
Se la NO TAP assume oggi i tratti di una battaglia simbolo della resistenza popolare contro l’arroganza del potere, sappiamo anche che le battaglie da combattere insieme sono oggi molteplici, in cui ambiente, tutela territoriale, difesa del lavoro, rilancio della formazione pubblica, rivendicazione della dignità delle cittadine e cittadini italiani e migranti, diventano le facce diverse di un’unica grande figura geometrica dentro cui noi abbiano il dovere di essere uniti nella lotta, a prescindere dalle nostre piccole e talvolta irrilevanti diversità.
Il nemico da sconfiggere è forte, si impone come blocco compatto. Può essere sconfitto solo se noi avremo la maturità di opporci ad esso come blocco popolare.
Sono certo che tutte e tutti insieme ce la faremo.
Buona discussione e buona lotta
Fabio de Nardis
Università Popolare
Collettivo Terra Rossa