[Massa] Rational, Nuovi Cantieri Apuania, Coordinamento Immigrati Toscana Nord, Marco Lenzoni, Gina De Angeli: condurre ogni singola battaglia per vincere la guerra, come fecero 100 anni fa gli operai e i contadini in Russia!

Organizzarsi, mobilitarsi e coordinarsi per cacciare il governo Gentiloni-Renzi, il governo della precarietà, della chiusura delle aziende, della repressione e della guerra!

Partecipare e far partecipare ai presidi del 27 ottobre ai Nuovi Cantieri Apuania e all’assemblea cittadina antirazzista del 28 ottobre!

Vincere alla Rational per aprire una strada, a Massa e in tutto il paese!

Condurre ogni singola battaglia per vincere la guerra, come fecero 100 anni fa gli operai e i contadini in Russia!

Nelle prossime settimane si terranno due scioperi generali, uno il 27 ottobre indetto da CUB, SGB, SI Cobas, USI-Ait, Slai Cobas e un altro il 10 novembre indetto da USB, Confederazione Cobas, CIB Unicobas, e una manifestazione nazionale a Roma l’11 novembre indetta dalla Piattaforma sociale EUROSTOP

CONTRO le misure antipopolari, razziste e guerrafondaie del governo Gentiloni-Renzi

PER la difesa del diritto di sciopero e la democrazia nei posti di lavoro

PER l’abolizione completa delle 4 leggi infami: Jobsact, legge Fornero, Buona scuola, leggi di polizia Minniti Orlando

PER il lavoro dignitoso con contratti veri, contro le paghe di fame, il supersfruttamento, la schiavitù

PER nazionalizzare banche e settori produttivi strategici, per l’intervento pubblico nella economia e per il rifiuto di  tutti i vincoli di bilancio imposti dalla Unione Europea, per la disdetta immediata del trattato CETA, per lavoro e reddito per tutte e tutti

PER il rilancio delle stato sociale, della sanità, della scuola, delle pensioni pubbliche, per dare la casa a chi non ce l’ha

PER applicare quella Costituzione che un anno fa abbiamo difeso e che i governi e le politiche della Unione Europea stanno distruggendo.

A Massa Carrara

venerdì 27 ottobre, nella giornata del primo sciopero generale,
ALLE H 09:00 presso i cancelli dei Nuovi Cantieri Apuania (via Cristoforo Colombo, Marina di Carrara),  PRESIDIO organizzato dai sindacati confederali a seguito dei licenziamenti collettivi imposti dall’azienda e in solidarietà con un membro del direttivo provinciale, operaio ai Nuovi Cantieri Apuania (NCA), bersagliato da provvedimenti disciplinari da parte della direzione dell’azienda: una delle tante aziende pubbliche svenduta allo squalo di turno che ha fatto del cantiere una caserma e vorrebbe disfarsi dei lavoratori e dei delegati combattivi. Nello stesso giorno si terrà l’ennesima udienza del processo a Marco Lenzoni, infermiere accusato di aver promosso una manifestazione di protesta contro l’approvazione del Jobs Act e in solidarietà anche con Gina De Angeli, condannata nei giorni scorsi a una multa di 103 euro e a un mese di arresto per un corteo non autorizzato di 4 anni fa a sostegno delle lavoratrici della Dussman in lotta per difendere il posto di lavoro,

– sabato 28 ottobre
ALLE 17:00 presso presso la Villa della Rinchiostra a Massa, ASSEMBLEA CITTADINA promossa dal Coordinamento Immigrati Toscana Nord in preparazione della manifestazione nazionale dei migranti del 16 dicembre a Roma per la giustizia sociale e il diritto all’uguaglianza per tutte e tutti.

Facciamo appello alle RSU e ai lavoratori che hanno sostenuto la lotta della Rational, al Comitato Acqua alla gola, al Comitato Popolo dell’Acqua, al Comitato Salute Pubblica, ai compagni e alle compagne della Casa Rossa Occupata, del Collettivo Studenti in lotta, di ACAD Massa Carrara, del PRC, del PCI e del PC Rizzo, al M5S, al movimento DeMa a partecipare e a promuovere la partecipazione più ampia possibile al presidio del 27 ottobre e all’assemblea del 28 ottobre

PER l’assoluzione di Marco Lenzoni e per respingere al mittente la condanna di Gina De Angeli;

PER sostenere il delegato FIOM dei Nuovi Cantieri Apuania: nessuno va lasciato da solo di fronte alla repressione padronale;

PER rafforzare la lotta comune tra lavoratori italiani e immigrati contro il nemico comune e contro CasaPound, Forza Nuova, Lega Nord e gli altri promotori delle prove di fascismo: vigliacchi che non osano attaccare i veri responsabili del degrado e cercano di acquisire seguito di tra le masse mobilitandole contro quelli che stanno peggio, anziché unirle per attaccare insieme i veri responsabili del degrado e in questo modo li proteggono dall’indignazione popolare;

PER sostenere la lotta che i lavoratori della Rational hanno lanciato più di sei mesi fa e che adesso è incentrata sulla creazione di una cooperativa che usi il capannone della Rational per riavviare la produzione, partendo con una lavanderia sociale. L’azione fin qui condotta dai lavoratori della Rational,

  1. ha indotto gli esponenti dei sindacati, delle istituzioni e dei partiti borghesi a darsi da fare,
  2. ha rimesso in moto una parte degli operai della ex Eaton, lasciati per strada dalla multinazionale americana e dati per “spacciati”;
  3. ha favorito il collegamento tra organismi popolari della zona;
  4. ha acceso in alcuni e rafforzato in altri operai e lavoratori a Massa, in Toscana e nel resto del paese l’idea che non è vero che non c’è alternativa al subire le pretese dei padroni e delle loro autorità.

Adesso la lotta della Rational è a un passaggio cruciale. I lavoratori della Rational si trovano di fronte al dilemma se, per costituire la cooperativa,  affidarsi alla benevolenza, alle promesse, ai tavoli degli esponenti sindacali, delle istituzioni e dei partiti borghesi oppure far leva sulle proprie forze, sulla forza dei lavoratori organizzati e coalizzati e sul legame con i comunisti.

È lo stesso problema con cui, in un modo o nell’altro, fanno i conti tutti i lavoratori: ribellarsi o sottostare alle pretese dei padroni perché “c’è la crisi”, perché “altrimenti si rischia il posto di lavoro”, perché “ho da pensare alla famiglia”? Su questo soffiano sindacalisti complici e politicanti borghesi: “non bisogna avere troppe pretese, perché altrimenti…”, mentre i capitalisti alla Marchionne predicano l’unità di lavoratori e padroni “nella guerra tra noi e il resto del mondo” a braccetto con i razzisti e fascisti del “prima gli italiani” e del “padroni a casa nostra”. E non a caso! Per vincere la guerra in corso, che è guerra tra i lavoratori e il resto delle masse popolari da una parte e i capitalisti, le loro autorità e il loro clero dall’altra, e le singole battaglie di cui si compone, un ingrediente indispensabile è la fiducia dei lavoratori in se stessi e nella vittoria, cioè nella loro capacità di costruire un nuovo sistema di relazioni sociali che sia contemporaneamente corrispondente alle esigenze delle masse popolari, democratico, ecocompatibile, adeguato alle forze produttive materiali e intellettuali oggi esistenti, corrispondente ai sentimenti e alle concezioni più avanzate. È quella fiducia di cui parlava Stalin, che di queste cose se ne intendeva, nel 1925.

“Di cosa hanno bisogno i proletari per vincere in Occidente? Prima di tutto di avere fiducia nelle proprie forza, di comprendere che la classe operaia può fare a meno della borghesia, che la classe operaia non è capace solo di demolire il vecchio, ma anche di costruire il nuovo, di costruire il socialismo. Tutte le attività della socialdemocrazia consistono nell’infondere scetticismo alla classe operaia, sfiducia nella propria forza, sfiducia nella possibilità di vincere con la forza contro la borghesia. Tutta la nostra attività, tutto ciò che abbiamo costruito significa questo: convincere la classe operaia dei paesi capitalisti che la classe operaia può fare a meno della borghesia e di costruire una nuova società con la propria forza. (…) E una volta che i lavoratori dei paesi capitalisti avranno acquisito la completa fiducia nella propria forza, saremo sicuri che quella sarà l’inizio della fine del capitalismo ed il segno della certezza della vittoria della rivoluzione proletaria” (Stalin, Rapporto politico del Comitato Centrale, 18 dicembre 1925)

È quella fiducia che noi comunisti del P.CARC siamo impegnati a costruire, promuovere e diffondere.

Vincere la lotta della Rational è possibile! La vittoria della Rational rafforza la lotta di tutti contro la crisi, i suoi effetti e i suoi responsabili! Vincere alla Rational significa che i lavoratori devono continuare a tenere il pallino in mano e dotarsi di un piano di lotta. Contrariamente a quanto ha detto la segretaria della FIOM al dibattito del 14.08.17 alla Festa della Riscossa Popolare (“il sindacato è indispensabile perché i lavoratori quando c’è in ballo il posto di lavoro ragionano di pancia, mentre il sindacato ci mette la testa, i progetti, le relazioni”), è l’esistenza di un gruppo di operai decisi e ben orientati che ha fatto la differenza e che ha costretto anche il sindacato e i partiti borghesi a darsi da fare! Se la Rational non ha fatto la fine della Eaton e anzi ha riacceso la speranza e rimesso in moto gli operai della ex Eaton, ha costretto il sindacato a fare quello che non ha fatto alla Eaton è proprio perché c’era un gruppo di operai decisi e ben orientati.

La forza dei lavoratori della Rational sta nel legame con i comunisti e con altri operai e il resto delle masse popolari. Per vincere la lotta per la costituzione della cooperativa, bisogna condurla in modo da rafforzare questo legame e contribuire a vincere la guerra.

Il ricatto e il terrorismo padronale sono rafforzati dal disfattismo e dalla rassegnazione predicati dai sindacati di regime e da altri agenti padronali. Ma non è vero che non c’e niente da fare!

Ovunque qualcuno, anche un piccolo gruppo, vuole promuovere la resistenza e si organizza per farlo, la resistenza dei lavoratori si sviluppa!  Allo stesso tempo, per raggiungere risultati stabili, estendere la ribellione e cambiare il corso delle cose occorre creare una rete di organismi operai e popolari decisi a prendere in mano il paese, a formare un loro governo nazionale!

Rafforzare la resistenza, generalizzarla, estenderla e dare a tutti i gruppi e gli organismi della resistenza l’obiettivo comune di costituire un loro governo d’emergenza!

Non sono i padroni a essere forti, sono gli operai e gli altri lavoratori che devono ancora organizzarsi, coordinarsi e darsi un piano d’azione per far valere la loro forza!

 

Federazione Toscana del Partito dei CARC

federazionetoscana@gmail.com – 333 1065972

Sezione di Massa del Partito dei CARC

carcsezionemassa@gmail.com – 320 2977465

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