Cari compagni
Ringrazio i membri della Federazione Campana del P.CARC che mi danno la possibilità di portare il saluto del (nuovo) PCI alla riunione di avvio della campagna Il Segnale dell’Aurora e proprio nel giorno del XIII anniversario della fondazione del (n)PCI.
Purtroppo la proposta mi è arrivata solo stamattina. Non ho quindi il tempo di scrivervi di aspetti particolari della vostra attività, in cui entrerei volentieri. D’altra parte non voglio lasciar cadere la proposta arrivata all’ultimo momento, perché già successe così per una proposta che ci arrivò alcuni mesi fa dalla Sezione Vittorio Agnino (Napoli Est). Arrivare all’ultimo momento deve essere una abitudine locale e io rischio di lasciar cadere tutti gli inviti che ci vengono dalla zona. La soluzione è che vi propongo uno stralcio dell’intervento che il (n)PCI ha fatto alla Conferenza organizzata nello scorso settembre ad Amsterdam dai compagni Filippini per celebrare il Centenario della Rivoluzione d’Ottobre, il tema della campagna che iniziate oggi. Espone gli insegnamenti principali che i comunisti dei paesi imperialisti devono tirare oggi dalla Rivoluzione d’Ottobre. Quindi sarà utile alla vostra attività.
“Tanti sono gli insegnamenti importanti della Rivoluzione d’Ottobre, della costruzione del socialismo fatta in URSS dopo la conquista del potere nel 1917 e dell’ondata di rivoluzioni e di lotte che l’attività del partito bolscevico ha sollevato nel mondo intero nella prima parte del secolo scorso. Tanti sono anche gli insegnamenti importanti che noi comunisti possiamo e dobbiamo ricavare dall’esaurimento della prima ondata della rivoluzione proletaria nella seconda parte del secolo scorso, dopo che nel 1956 i revisionisti moderni presero il sopravvento nel Partito comunista dell’Unione Sovietica (PCUS). Noi riteniamo che tra quegli insegnamenti i più importanti per noi comunisti di un paese imperialista sono due.
- La rivoluzione socialista ha la forma di una guerra popolare rivoluzionaria promossa dal Partito comunista. Esso nel corso della guerra fa leva sulle lotte spontanee della classe operaia e le altre classi sfruttate e oppresse dalla borghesia. Il Partito le mobilita, organizza e dirige fino a instaurare il socialismo (dittatura del proletariato, gestione pubblica e pianificata dell’attività economica, partecipazione della classe operaia e delle altre classi oggi sfruttate e oppresse alla gestione della vita sociale). La rivoluzione socialista non è un evento che scoppia perché le condizioni delle masse popolari peggiorano e la loro insofferenza e il loro malcontento crescono; non è un’insurrezione delle masse popolari nel corso della quale il partito comunista prende nelle sue mani il governo del paese; non è un evento spontaneo; tanto meno è una “rivoluzione mondiale” che scoppia contemporaneamente in tutto il mondo a causa del catastrofico corso delle cose che la borghesia impone all’umanità. La combattività delle masse popolari non è all’inizio della rivoluzione socialista: cresce man mano che per propria esperienza esse verificano che il Partito comunista sa dirigerle. Se il Partito comunista persiste a lungo a dirigere in modo sbagliato, passo dopo passo anche la combattività delle masse popolari si esaurisce e il Partito comunista perde l’egemonia che aveva conquistato, si disgrega o cambia natura.
- Il Partito comunista è capace di dare una giusta direzione alla classe operaia e alle altre classi delle masse popolari solo se ha assimilato il marxismo, lo applica nelle condizioni concrete del proprio paese e del contesto internazionale e lo sviluppa. La caratteristica più importante del Partito comunista, la base principale della sua unità e il fattore principale che rende vittoriosa la sua attività è la concezione comunista del mondo, la scienza delle attività con le quali gli uomini fanno la loro storia. È la scienza fondata da Marx ed Engels e sviluppata dai maggiori dirigenti del movimento comunista. Essi l’hanno anche verificata nella pratica della prima ondata della rivoluzione proletaria, nella prima parte del secolo scorso. Il partito comunista non è solo l’eroica organizzazione di lotta, l’organizzazione degli operai d’avanguardia nel promuovere le lotte rivendicative della loro e delle altre classi delle masse popolari: esso è principalmente lo Stato Maggiore che promuove e dirige la guerra popolare rivoluzionaria che mira ad instaurare la dittatura del proletariato nel proprio paese e che collabora con i partiti comunisti che promuovono la rivoluzione socialista o la rivoluzione di nuova democrazia negli altri paesi.”
Abbiamo fondato il (nuovo) Partito comunista italiano su questi due insegnamenti. L’esaurimento della prima ondata della rivoluzione proletaria è stata una grande sconfitta per il movimento comunista. Ha diffuso molta sfiducia e disperazione tra le masse popolari in tutto il mondo mentre la fiducia in se stessi e nella vittoria della propria causa è la principale arma della nostra guerra contro la borghesia: se possediamo quest’arma tutto quello che ci manca, ce lo procureremo. La Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti impone un catastrofico corso delle cose in tutto il mondo, su tutti i terreni. Questo conferma che l’instaurazione del socialismo è necessaria. Il marxismo ci permette di vedere i presupposti che la rendono possibile. Noi possiamo vincere. La velocità con cui la rivoluzione socialista avanza, è dettata dal numero di compagni che hanno questa fiducia e la portano tra le masse popolari.
Armatevi quindi anche voi di quest’arma e farete avanzare la rivoluzione socialista.
Il futuro è nelle nostre mani!
Compagno Ulisse