[Centro Italia] Cosa succede se a “ricostruire” è la borghesia

 

Rilanciamo quanto viene pubblicato dalla Brigate di Solidarietà Attiva – Terremoto Centro Italia sulla loro pagina facebook. E’ evidente che urge la necessità di un Governo d’Emergenza Popolare che si occupi dei problemi emergenziali del paese, e a cui i governi espressione della borghesia e del Vaticano non vogliono mettere mano se non in maniera speculativa e alimentando l’affarismo, la cementificazione e la devastazione del paese. Urge un Governo d’Emergenza Popolare che metta in campo una sola grande opera: un lavoro utile e dignitoso per ogni adulto, e questo comprende l’intervento sul dissesto idrogeologico del paese!

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Brigate di Solidarietà Attiva – Terremoto Centro Italia

UN CENTRO COMMERCIALE NELLA PIANA DI CASTELLUCCIO

Mentre nelle Marche gli amministratori regionali progettavano di spendere i fondi degli sms solidali in opere che con il terremoto non hanno nulla a che vedere (come l’ormai celebre pista ciclabile) nella vicina Umbria non va affatto meglio: la Regione, infatti, ha presentato nei giorni scorsi il progetto di un “centro commerciale” nella Piana di Castelluccio, uno dei luoghi più suggestivi d’Italia.

Si stenta a credere che individui dotati di raziocinio e senso della realtà possano aver concepito un’idea del genere senza aver assunto significative dosi di allucinogeni, eppure è proprio così e a confermarlo è stato il vicepresidente della Regione Fabio Paparelli, renziano di ferro: “Le procedure di affidamento dei lavori per l’urbanizzazione delle aree – da effettuare entro luglio – e poi per la realizzazione delle strutture, avverrà in tempi brevi”. (fonte: http://www.umbria24.it/…/castelluccio-villaggio-commerciale…)

Il centro commerciale dovrebbe costare tra i 2 e i 2,5 milioni di euro, prevalentemente a carico della Protezione Civile. L’opera dovrebbe sorgere nel Pian Grande, in un luogo straordinario celebre in tutto il mondo per la fioritura estiva delle lenticchie ma anche per essere nel cuore del Parco nazionale dei Monti Sibillini.

L’approvazione di un progetto di centro commerciale nella Piana di Castelluccio dimostra una volta di più la distanza tra il governo e chi vive nelle aree colpite dai terremoti: se da una parte infatti si annuncia di voler valorizzare le risorse naturalistiche dei territori, dall’altra si progetta una colata di cemento a Castelluccio Di Norcia 1452 Mt.

A questo link la petizione da firmare per tentare di ostacolare l’opera: https://www.change.org/p/no-centro-commerciale-a-castellucc…

PS: alcuni ci stanno accusando di aver diffuso una bufala. Sarebbe meglio lo fosse, in effetti, e non avremmo problemi a scusarci per aver fatto confusione: il progetto però esiste, è reale e sponsorizzato da Nestlè (fonti: http://www.regione.umbria.it/…/regione-umbria-mipaaf-e-peru…, https://www.perugina.com/…/rinascit…/volti/francesco-cellini, https://www.rinascitacastelluccio.it/…/rinascitacastelluccio). Il centro commerciale, si dice, avrà carattere provvisorio: ci permettiamo di far notare che non sono ancora stati inventati centri commerciali con le ruote e che la provvisorietà, in un contesto in cui la ricostruzione durerà decenni, è un concetto di difficile comprensione. Sarà provvisorio per 20 anni? Lo sarà per “soli” 10 anni? Ricordiamo che dopo 11 mesi poco più del 10% delle macerie sono state rimosse (e ci avviciniamo al secondo inverno). Altro tema importante: ai terremotati che a gran voce per mesi hanno chiesto di poter installare a titolo provvisorio le casette sui propri terreni privati è sempre stato detto che non sarebbe stato possibile: soprattutto per questo in migliaia sono stati costretti ad andare a vivere negli hotel lasciando, spesso per sempre, le loro case. Come mai la provvisorietà non era valida per le casette mentre è possibile per un’area commerciale?

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