Scienza e guerra
Il Centro di Formazione e la Federazione toscana del P.CARC il 13 maggio alla Casa del Popolo di Peretola presentano il corso sul Manifesto Programma del (nuovo)PCI e il numero 55 di La Voce del (nuovo)PCI.
Il corso si terrà a Firenze, ed esporrà in dettaglio nel corso di una serie di sessioni la concezione comunista del mondo, scienza delle attività con cui gli uomini fanno la loro storia. Il Centro di Formazione del P.CARC si è costituito, tra le altre cose, tenendo decine di corsi di questo genere in più parti d’Italia. A fianco del Centro di Formazione la Federazione toscana del Partito presenta l’ultimo numero della La Voce del (nuovo)PCI, nel contesto delle conferenze che tiene nella regione e che questo mese hanno come tema la tendenza alla guerra, cioè come il dominio della borghesia imperialista spinge le nazioni e i popoli verso la guerra. [1] È già da tempo una guerra di sterminio delle masse popolari non dichiarata, e ad essa i comunisti rispondono con la guerra, una guerra di tipo nuovo nella storia dell’umanità, sperimentata in modo cosciente per la prima volta in Cina e definita come Guerra Popolare Rivoluzionaria di Lunga Durata, studiata e indicata da Antonio Gramsci nei Quaderni scritti in carcere, dove la chiama guerra di posizione.
Scienza e guerra sono due cose che secondo il senso comune non si combinano, così come non si combinano studiare e combattere. In realtà nel movimento comunista scienza e guerra, studiare e combattere, si combinano, così come è successo nella Grande Rivoluzione d’Ottobre e nella rivoluzione in Cina. In particolare la rivoluzione cinese lo mostra: Mao Tse tung è stato insieme un grande teorico e il dirigente della Guerra Popolare Rivoluzionaria di Lunga Durata. Noi comunisti di un paese imperialista come l’Italia stiamo imparando a combinare le due cose, e l’iniziativa del 13 maggio a Peretola è un passo in questo senso.
[1] Vedi in http://www.carc.it/2017/04/30/la-guerra-non-scoppiera-e-gia-in-corso/