Quando nel 1917 gli operai e i contadini, guidati dai comunisti, presero il potere in Russia, Wiston Churchill, già eminente portavoce dei capitalisti, dei miliardari e degli sfruttatori, riassunse il loro obiettivo proclamando: bisogna soffocare il bambino finché è ancora nella culla. Ma tutti i loro sforzi fallirono. L’incendio iniziato dalla rivoluzione d’Ottobre si propagò da un capo all’altro del mondo, alimentato dalla crisi generale del capitalismo e dalla fame di giustizia e di eguaglianza di milioni e milioni di uomini e di donne delle classi e dei popoli oppressi. Per più di trent’anni la Rivoluzione d’Ottobre diede un enorme impulso alla trasformazione della vita nel mondo. Fu la speranza dei poveri e degli oppressi, l’incubo dei ricchi e degli oppressori. La Rivoluzione d’Ottobre ha segnato l’inizio dell’epoca della rivoluzione proletaria, del passaggio dell’umanità dal capitalismo al comunismo.
Il bilancio della prima ondata della rivoluzione proletaria (1917-1976) mostra in modo inequivocabile che il socialismo non è stato instaurato nei paesi imperialisti perché i rispettivi partiti comunisti non avevano una concezione scientifica del mondo, una comprensione profonda della società, delle sue classi e della lotta tra di esse, delle leggi oggettive che il processo della rivoluzione socialista deve seguire e quindi non avevano una strategia adeguata alla sua costruzione e conduzione. Migliaia di operai, contadini, giovani e donne delle masse popolari lottarono con eroismo per vincere la borghesia. Ma l’eroismo da solo non basta.
I comunisti devono avere una comprensione più avanzata delle condizioni, delle forme e dei risultati della lotta di classe e sulla base di questa coscienza la spingono in avanti. Il partito comunista può raggiungere gli obiettivi della vittoria della rivoluzione socialista, dell’instaurazione del socialismo e della transizione al comunismo solo se guidato dalla scienza delle attività con le quali gli uomini fanno la loro storia: la concezione comunista del mondo (la cui sintesi più avanzata finora raggiunta è il marxismo-leninismo-maoismo).
Assimilare la concezione comunista del mondo, utilizzarla come metodo di conoscenza e come guida per l’azione, arricchirla sulla base dell’esperienza e delle scoperte fatte nel corso della lotta per instaurare il socialismo e poi nella transizione al comunismo, è il compito imprescindibile del partito comunista. Non può esserci movimento rivoluzionario senza teoria rivoluzionaria, diceva, a ragione, Lenin. Solo l’assimilazione della Concezione Comunista del mondo permetterà ai comunisti del nuovo e nascente movimento comunista di liberarsi dalle due tare che ha impedito ai comunisti di fare la rivoluzione nei paesi imperialisti, riformismo elettoralista e riformismo economicista. Solo la scienza potrà permettere al nuovo movimento comunista di liberarsi dal regime di controrivoluzione preventiva della borghesia imperialista e dell’intossicazione della mente e del cuore delle masse popolari.
Il vecchio mondo sta morendo. La borghesia imperialista e il suo clero cercano di trascinare l’umanità con sé. Quando e come il vecchio mondo finirà e quando il nuovo mondo nascerà dipende da noi comunisti. L’efficacia della nostra azione è legata alla nostra dedizione alla causa e alla nostra comprensione delle leggi delle attività con le quali gli uomini hanno fatto e fanno la loro storia. Le classi oppresse resistono al catastrofico corso delle cose, ma per le condizioni in cui sono costrette imparano principalmente sulla base della loro esperienza pratica e diretta. Sta a noi comunisti mobilitare le masse popolari e in primo luogo gli operai ad organizzarsi, a costituirsi capillarmente in nuove autorità pubbliche fino a prendere il potere e instaurare il socialismo. Questo vuol dire proseguire l’opera di Marx, Lenin e di Mao Tse Tung. L’Ottobre non sta arrivando, l’Ottobre è in corso! Bando al disfattismo e all’attendismo, quindi, la rivoluzione socialista è in corso!