Un 1° maggio all’insegna del protagonismo operaio e della riapertura delle fabbriche! Fermiamo la provocazione del presidio di Forza Nuova in piazza il 1° maggio a Massa!

Quest’anno la celebrazione del 1° maggio a Massa deve mettere al centro l’esperienza eccezionale che stanno conducendo i 24 lavoratori della Rational che, a fronte dell’ennesima minaccia di chiusura di un’azienda e dell’ennesima speculazione di banche e padroni, hanno detto NO. Dal 10 marzo scorso la Rational è diventata un laboratorio per sperimentare una strada nuova: quella della riapertura di una fabbrica che sembrava avere il destino segnato dal fallimento (perché questo era il progetto dei padroni, i fratelli Ciaponi, nonostante l’azienda avesse ancora delle commesse). Gli operai Rational con il loro esempio sono riusciti a raccogliere la solidarietà dai lavoratori di molte aziende del Paese. Il legame che si sta costruendo tra lavoratori delle aziende della zone e con le organizzazioni popolari è un’arma potente: alimenta la consapevolezza che gli operai quando si mettono alla testa della lotta per la riapertura delle aziende senza aspettarsi soluzioni dall’alto possono mobilitare il resto delle masse popolari e vincere!

Quindi la manifestazione del 1° maggio di quest’anno deve avere un taglio diverso da quello degli anni scorsi: deve raccogliere la fiducia e l’energia che l’esperienza della lotta Rational può infondere a tutti i lavoratori e in particolare a quelli che si trovano in situazioni analoghe e portarlo anche agli operai delle altre aziende.

Questa è un’occasione per rendere patrimonio collettivo i risultati raggiunti in queste settimane nella lotta per la riapertura dell’azienda.

Insomma più che mai questo dovrà essere il 1° maggio dei lavoratori!

In questo contesto i fascisti di Forza Nuova hanno annunciato di voler organizzare una manifestazione a Massa, proprio il 1° maggio, dichiarando che in questa giornata non c’è niente da festeggiare. Questa è chiaramente una provocazione e non ci stupisce che proprio quest’anno i fascisti abbiano scelto Massa per la loro manifestazione. La storia ci ha insegnato che i fascisti scendono in campo quando i padroni sono in difficoltà e non sanno come arginare l’iniziativa della classe operaia. Tutti ci ricordiamo che all’inizio del ‘900 a seguito delle grandi mobilitazioni operaie e contadine durante il Biennio Rosso la risposta dei padroni è stata quella di imporre il proprio governo terroristico, attraverso il ventennio fascista! Tutti ci ricordiamo le Case del Popolo e le Camere del Lavoro bruciate!

Il principale obiettivo dei fascisti è quello di deviare la mobilitazione dei lavoratori e della restante parte delle masse popolari verso il “binario morto” della guerra tra poveri, che porta lo scontro all’interno delle masse popolari e salva gli interessi dei padroni! Il vero obiettivo dei fascisti è colpire gli operai organizzati!

I fascisti non hanno nessun diritto di manifestare e tanto meno il 1° maggio. Il governo, l’Amministrazione locale che non ha il coraggio, o non vuole, vietare l’apologia del fascismo (come è questa manifestazione), è complice dei nipoti di quelli che hanno compiuto tremende stragi nella nostra terra e hanno consegnato il nostro Paese alla Germania nazista.

Ieri la Prefettura ha dichiarato di aver trovato una soluzione: ossia di aver evitato di “offendere” i valori tradizionali della Giornata dei lavoratori e allo stesso tempo di aver garantito la libertà di espressione ai militanti di Forza Nuova e Lotta Studentesca, autorizzando un presidio al posto del corteo.

La Prefettura distorce di proposito la verità! Non esiste nessun diritto di espressione per i fascisti, anzi, la Costituzione vieta espressamente ogni agibilità politica ai fascisti.

Vietare il corteo, ma autorizzare il presidio non vuol dire applicare la Costituzione, semmai vuol dire pulirsi il culo con la Costituzione!

Il sindaco di Massa non può avvallare la squallida manovra della Prefettura, soprattutto dopo aver firmato (di fronte agli operai Rational e al vice-presidente della Corte Costituzionale Paolo Maddalena) un documento in cui si impegna pubblicamente ad applicare i principi progressisti contenuti  nella Costituzione!

Con questo comunicato vogliamo lanciare quindi un appello al Comitato di fabbrica della Rational, ai lavoratori della GE-Nuovo Pignone (comprese le ditte esterne), della Sanac, della Gaspari Menotti e delle altre aziende della zona affinché prendano posizione pubblicamente contro la manifestazione di Forza Nuova. Li invitiamo a fare di tutto per dare il proprio contributo per impedire la presenza dei fascisti. Chi oggi può mettere insieme tutte le forze per fermare la parata fascista durante il 1° maggio sono i lavoratori. Una mobilitazione degli operai delle nostre fabbriche ha il potere di mettere insieme il resto delle masse popolari organizzate, i collettivi, i partiti, i sindacati, e l’Amministrazione che oggi non ha il coraggio di rompere con le imposizioni della Prefettura.

Invitiamo a fare altrettanto anche alle organizzazioni popolari, dal Popolo dell’acqua al Comitato acqua alla gola, dal Comitato di Salute Pubblica all’Assemblea Permanente di Carrara. Ognuno con i propri mezzi deve e può contribuire a creare un fronte comune per denunciare la grave posizione espressa dalla Prefettura: non facciamo passare sotto silenzio l’affermazione che i fascisti hanno il diritto a manifestare, anche se solo con un presidio!

La mobilitazione che sta montando deve essere una spinta per il sindaco Alessandro Volpi a fare un’ordinanza che vieti la piazza ai fascisti, anche se questa ordinanza dovesse essere in aperto contrasto con la decisione della Prefettura.

Come a Milano il 25 aprile, anche a Massa blocchiamo la parata fascista prevista per il 1° maggio!

Il 1° maggio è dei lavoratori!

 

 

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