Stralci dell’iniziativa promossa dal Partito dei CARC lo scorso 7 aprile.
A scrivere รจ un membro della Segreteria Federale Toscana del P.CARC
Abbiamo deciso di indirizzare la discussione sul tema della crisi e del Governo di Blocco Popolare come soluzione di emergenza ai problemi della Lucchini ma non solo, quindi mostrare i caratteri generali della lotta di classe e gli esempi positivi: dalla Rational di Massa alla GKN di Campi Bisenzio. Era funzionale per portare a riconoscere il progressivo ruolo di centro di riferimento sul territorio di Camping CIG, per inquadrare il percorso fatto fino ad oggi dalla classe operaia piombinese. In sintesi, fare un bilancio della loro esperienza per rilanciarla a un livello superiore.
Ho introdotto la discussione esponendo il giornale (Resistenza) come strumento di discussione e lotta, dal quale estraiamo ogni volta volantini, comunicati e iniziative, come i prossimi incontri per il coordinamento nazionale della siderurgia (22 aprile a Terni) che riteniamo di basilare importanza. Dallโarticolo sul bollettino delle lotte operaie, ho mostrato come il paese sia attraversato da mille mobilitazioni che perรฒ continuano a essere frammentate e divise, per unirle si deve mettere al centro la questione del governo. Eโ lโobiettivo che realisticamente puรฒ โunire le lotteโ che le masse popolari giร dispiegano per far fronte agli effetti della crisi, per diventare protagonisti della costruzione dellโalternativa politica, che in questa fase indichiamo nella costruzione del Governo di Blocco Popolare. Noi come membri della carovana del (n)PCI indichiamo il socialismo come soluzione finale alla crisi del sistema capitalista, ma per le condizioni di debolezza del movimento comunista, il passo in avanti da fare ora รจ il Governo delle organizzazioni operaie e popolari.
Tornando al giornale, ho detto che รจ anche uno strumento di condivisione delle esperienze di lotta, come abbiamo fatto con gli articoli su di loro; a breve ne usciranno alcuni sullโimportante esperienza della Rational. Il P.CARC valorizza le esperienze positive e le condivide per costruire organizzazioni operaie e popolari nel paese (OO e OP), che saranno lโossatura della nuova societร , come lo furono i Soviet per lโURSS. Lo facciamo principalmente per legare le lotte operaie al territorio e quindi โuscire dalla fabbricaโ.
Ho parlato dellโanalisi della crisi che la Carovana del (n)PCI porta avanti da sempre, come base da cui far discendere linea e strategia e elemento di lotta ideologica; oggi la crisi generale per sovrapproduzione assoluta di capitale non lascia spazio a soluzioni che non siano la mobilitazione rivoluzionaria e quella reazionaria, ovviamente combattiamo perchรฉ prevalga la prima e portiamo la discussione in ogni contesto possibile.
Durante il dibattito vogliamo spingere Camping CIG a fare il bilancio della loro esperienza. Infatti spesso le OO e OP non si rendono neanche conto delle grandi cose che fanno, i comunisti sono al loro fianco nella lotta ma anche per spingerle a tracciare il bilancio dellโesperienza, da cui noi stessi impariamo. Nel caso specifico, va visto il percorso dalla nascita dellโorganismo fino ai giorni nostri: il confronto con Landini, lโoccupazione del Comune (al netto di come sta procedendo). Oggi Camping CIG รจ un punto di riferimento per Piombino e si deve far valere questo ruolo.
Interviene un giovane operaio della Lucchini che in poche parole fa unโesposizione precisa dello sfruttamento che vivono in fabbrica, evidente anche nelle condizioni di bassa produttivitร attuali; ne ha trattato con i colleghi del reparto. Con un rapido calcolo ha dimostrato che con un giorno di lavoro si ripagano abbondantemente gli stipendi del loro e di altri reparti, con chi lo contestava di calcoli approssimativi sono andati piรน a fondo delle cifre ed รจ emerso che il plusvalore estorto era ancora maggiore!
Il compagno ha parlato della possibilitร di autogestire i reparti, cosa giร fatta โinconsapevolmenteโ alcuni anni fa allโinizio della crisi acuta delle acciaierie; gli operai si sono mobilitati per far โandare avanti la baraccaโ, con un occhio rivolto principalmente alla manutenzione degli impianti: guarda caso il settore piรน trascurato dal padroneโฆ
Un altro operaio interviene 1. sul ruolo dei sindacati nella recente occupazione della sala comunale e li giudica negativamente perchรฉ hanno intimidito e inibito la mobilitazione operaia, che nei fatti non cโรจ stata per la monopolizzazione (e il depotenziamento) dellโiniziativa e 2.crede che in futuro ci sarร sempre meno lavoro per i grandi progressi della scienza in generale e dellโautomazione in particolare, e chiede cosa ne pensiamo.
Gli rispondo che lโoccupazione del Comune รจ un atto politico importante e conferma in primo luogo la linea giusta del Camping CIG, che viene โusurpataโ dai sindacati e perfino dal sindaco del PD per depotenziarla: รจ giusta la critica che fanno alla piega che sta prendendo la cosa. Questo si lega allโintervento di Paolo Francini allo sciopero in piazza di inizio febbraio e al dibattito con Landini, cose che non sarebbero state possibili solo lo scorso anno e oggi confermano come il Camping CIG sia una realtร autorevole in quanto queste iniziative le hanno tutte proposte loro, con cui i confederali devono fare i conti.
Per quanto riguarda lโautomazione tecnologica ben venga, ci sono interi reparti confino in grandi fabbriche come FCA e Piaggio dove gli operai, letteralmente massacrati da turni e movimenti ripetitivi, sono schiaffati come improduttivi, rovinati da patologie muscolo scheletriche evitabili. Il problema di queste macchine รจ la finalitร del loro impiego, i padroni le usano per elevare lo sfruttamento e sono solo una conferma di come la societร attuale abbia tutte le potenzialitร e conoscenze per svilupparsi a un livello superiore, che indichiamo nel socialismo. Eโ proprio il permanere di questi rapporti di produzione e sociali la causa del marasma in cui siamo immersi e dei disastri economici, politici, ambientali e sociali che ci circondano; pensiamo alla mancanza di apparecchi per la TAC e le relative liste di attesa di mesi e mesi, agli altri prodotti utili alla collettivitร che non sono sviluppati perchรฉ non portano profitto alla borghesia imperialista.
Tornando alla domanda, ancora ben venga che sia tolto dalle macchine e dallโautomazione il lavoro usurante; potremmo impiegare tutte queste โbraccia e mentiโ nella cura dei figli e degli anziani, nel potenziamento di servizi come la scuola e la Sanitร , nella ristrutturazione del patrimonio edilizio, nella manutenzione del territorio, ecc. Il problema principale, รจ sempre la questione del governo del paese e di come la politica deve dirigere lโeconomia: non si scappa da questa contraddizione.
Un altro operaio dice che loro sono un po’ demoralizzati perchรฉ a fronte degli sforzi la mobilitazione รจ ancora troppo bassa, per quanto stanno facendo a volte viene voglia di mollare tutto vedendo lโindifferenza e lโopportunismo di gran parte degli operai. Dice che sono certo importanti le avanguardie di lotta come la loro, ma per vincere รจ necessario che si muova il grosso della classe operaia piombinese e le masse popolari.
Gli rispondo facendo notare che in primis lui, a prescindere da quanto dice, non molla affatto e da tempo lo vedo in prima fila nella lotta: nei fatti non accetta rassegnazione e scoraggiamento ma rilancia, mettendoci la faccia.
Eโ giusto indicare come determinante la mobilitazione quantitativa della classe operaia di Piombino, si tratta di trovare le leve giuste per mobilitare la classe operaia e le masse popolari. Noi cerchiamo e sperimentiamo tutti i giorni quali possono essere le vie possibili con cui coinvolgerle nella mobilitazione generale, siamo ben convinti che queste vie esistono e sta a noi che vogliamo dirigere la lotta di classe imparare a trovarle; cosรฌ come sperimentiamo la costruzione di OO e OP e dei coordinamenti operai, in sintesi delle condizioni particolare e concrete per avanzare nella costruzione del GBP e della rivoluzione socialista.
Interviene un compagno di Piombino e dice di condividere in gran parte lโanalisi della crisi del P.CARC, scende nel particolare della mobilitazione di Piombino e indica nella scarsa presenza complessiva (su tremila addetti non partecipano mai in piรน di 400) il problema principale della lotta. Individua la causa nella cappa immobilizzante che cala dal sindacato e dal Partito Democratico. Infatti queste sono cause storiche che discendono dallโegemonia dei confederali e del vecchio PCI, e nonostante le deviazioni in cui si sono trasformate oggi godono ancora di fiducia da parte delle masse popolari, che sperano โle cose verranno aggiustateโ e in qualche modo la situazione verrร risolta. Si deve rompere questa coltre di diversione e dire la veritร ai piombinesi: questa gentaglia non ha soluzioni da proporre, come nel caso di Rebrab.
Riprende la questione dellโoccupazione del Comune dicendo che puรฒ rivelarsi unโarma a doppio taglio, nel senso che politicamente รจ sรฌ un fatto importante ma la stanno snaturando, facendola diventare una baracconata inutile che alimenta rassegnazione e sfiducia. Concorda sul fatto che la questione รจ totalmente politica e che la lotta sindacale รจ relativa e legata a questa prospettiva, si deve evitare di ripiegare sulla sola mobilitazione sindacale e riprendere a lavorare sulla cittร come avevano fatto inizialmente: con i comitati ambientalisti, le associazioni, gli studenti, tutti coloro che si possono coinvolgere fuori dai cancelli della fabbrica.
Concorda sul fatto che Camping CIG รจ una realtร con cui tutti devono fare i conti e conferma lโimportanza di unโesperienza che giudica straordinaria, in vita sua non aveva visto un simile organismo allargato e ricco a livello politico e sindacale. Aggiungo, a quanto detto, che effettivamente va consolidato il ruolo e la coscienza di stare diventando una nuova autoritร pubblica, che impara a dettare i tempi della lotta e riesce progressivamente a mobilitare a livelli piรน elevati: negli ultimi spezzoni di corteo erano almeno 80-100 persone. Pensiamo a cosa possono fare con una divisione dei compiti superiore, se in 24 operai alla Rational di Massa hanno messo in fila istituzioni e sindacati locali, se hanno coinvolto le maggiori realtร di fabbrica toscane, dimostrando che si puรฒ vincere.
Viene invitato a parlare un operaio che รจ anche uno dei fondatori del gruppo. Dice che il capitalismo non รจ in crisi ma gode di ottima salute, e la fa pagare alle masse popolari; non crede nella possibilitร che ci sia unโinversione di tendenza a breve termine della lotta di classe, vede dilagare razzismo, individualismo e qualunquismo e i lavoratori in particolare sono sottoposti continuamente a ricatti e attacchi. Porta lโesempio del fratello che a 57 anni si trova a lavorare 14 ore al giorno per mille euro, e ha trovato grazie a raccomandazioniโฆ dice di cominciare a provare paura perchรฉ la data fatidica si avvicina, anche per questo come Camping CIG si sono concentrati sulla vertenza tralasciando il resto; cโรจ bisogno di forze supplementari per seguire gli altri filoni citati, che pure hanno provato a intercettare a partire dai lavoratori dellโindotto e gli studenti, ma senza riuscirci.
Dice che serve una presa di coscienza da parte degli operai e delle masse popolari e della condizione di sfruttamento e attacco che vivono per cambiare il corso delle cose, invece lui non vede niente in questo senso anche per i motivi sopra citati. Ha paura per il futuro prossimo e non sa bene come potrร reagire alla notifica dei licenziamenti, vede nei fatti la situazione precipitare.
Gli rispondo evidenziando le tante contraddizioni fra le sue parole la sua pratica; nonostante quel che dica quest’operaio รจ sempre alla testa della lotta e come altri non si ritira a vita privata, anche perchรฉ come classe operaia non ce lo possiamo proprio permettere. Il compagno รจ quindi la negazione di sรฉ stesso, che continua a non vedere il processo e i progressi del Camping e che si tratta di individuare nuove e superiori forme di lotta che portino al salto di qualitร necessario. Eโ vero che lโorganismo si trova nella condizione di dover elevare il proprio grado di mobilitazione e lโazione sulla cittร e non solo, ad esempio alimentando il coordinamento nazionale della siderurgia di cui si parla da mesi e a cui bisogna dare gambe. Sarร questo salto qualitativo a spingere quello quantitativo, come รจ stato per il Camping di settembre 2016 che ha avvicinato nuovi elementi operai.
Inoltre il socialismo non รจ un movimento astratto o un dogma, รจ la rappresentazione concreta di un tipo di societร di cui abbiamo bisogno e ricorre ora il centenario di unโesperienza che ci ha dimostrato come sia possibile farlo nella pratica. Dipende da noi, dalla classe operaia e dai comunisti, da quanto abbiamo una linea giusta e da come ci muoviamo nella lotta di classe.
Aggiungo un paio di cose a quanto detto. Prima di tutto il capitalismo รจ assolutamente in crisi e si trova nella sua fase terminale, acuta e irreversibile; non รจ un nostro pensiero ma ci sono leggi scientifiche che lo dimostrano ampiamente e che Marx ha esposto per primo piรน di un secolo fa. Si tratta quindi di prenderne atto attraverso lโanalisi e lo studio, e quello fatto della Carovana del (n)PCI fa risalire lโinizio di questa crisi a metร degli anni โ70 del ventesimo secolo; abbiamo una quantitร di materiale che supportano questa tesi, รจ materia di lotta ideologica con le altre forze che si dicono comuniste ma anche nel movimento sindacale.
Lโaltro aspetto che voglio trattare riguarda la coscienza della classe operaia e delle masse popolari in generale. Viviamo in un regime di controrivoluzione preventiva dove lโabbrutimento e la regressione individualista di cui parlavano gli operai prima di me sono propagandate e diffuse a piene mani dalla classe dominante. La classe dominante ci investe risorse enormi e questo consiste nel primo pilastro, ancora potente, del suo regime. Perรฒ la pratica delle masse popolari, con i disastri che le circondano, i morti per la guerra di sterminio non dichiarata, lo sfruttamento sul lavoro e tutti gli altri effetti dellโimpostazione capitalista della societร , dimostrano progressivamente la falsitร di quanto sopra e contribuisce a sgretolarlo.
Noi diciamo che la lotta di classe, che si articola con la loro e le altre battaglie dei lavoratori e delle masse popolari, รจ il metodo principale con cui formiamo la coscienza. Se si guarda intorno, vede operai che non sono certo militanti politici come lo siamo noi, ma lo sono diventati nei fatti prendendo parte alla vertenza Lucchini, e cosรฌ stanno acquisendo coscienza di classe. I partigiani che combatterono la Resistenza sono diventati comunisti attraverso un processo simile, partecipando attivamente alla lotta di classe. Questo lavoro ad ampio raggio di formazione ed educazione della classe operaia e delle masse popolari lo potremo fare nella societร socialista, quando avremo a disposizione il sistema dellโistruzione, i media e tutti gli altri strumenti necessari a una formazione appunto di massa: ma come detto finora, siamo in unโaltra fase. Noi comunisti invece facciamo da subito questo tipo di formazione, ma si tratta appunto della mobilitazione di una parte delle masse popolari che con la sua generositร , la voglia di combattere per il socialismo e invertire il corso delle cose si mette alla scuola del Partito impara coscientemente a costruire la rivoluzione. Per questo facciamo seminari come quello a cui li abbiamo invitati a febbraio, i corsi sul Manifesto Programma del (n)PCI, passiamo ore sulla Voce e gli altri documenti della Carovana: studiamo per conoscere la realtร e trasformarla. E anche la lotta delle masse popolari e della classe operaia, come la loro, sono per noi unโimportante momento di studio e formazione, da cui prendiamo elementi di arricchimento della teoria rivoluzionaria.
Andiamo alle conclusioni e invito tutti a rivedersi per unโaltra iniziativa a maggio, proponendo la discussione dellโopuscolo Philco, in cui saranno presenti gli operai della Rational per portare la loro esperienza e alimentare il coordinamento fra organizzazioni operaie toscane.