Care compagne e cari compagni,
con il referendum costituzionale del 4 Dicembre 2016, le masse popolari hanno dato un sonoro schiaffone ai vertici della Repubblica Pontificia e ai loro progetti di stravolgimento della Costituzione. Un NO alla riforma che è anche una bocciatura nel suo complesso del programma comune della borghesia imperialista che il governo Renzi ha cercato di portare a termine a tappe forzate, creando scompiglio anche in parte della classe dominante.
Il governo Gentiloni è la fotocopia del precedente, una manovra per prendere tempo e cercare una tregua agli scontri sempre più acuti che imperversano fra i vertici della Repubblica Pontificia su come proseguire nell’attuazione di un programma di lacrime e sangue che non possono permettersi di accantonare per restare al passo nell’arena della competizione internazionale. E ciò che non sono riusciti a fare in maniera aperta, cercheranno comunque di ottenerlo operando sottobanco e con delle forzature. L’obiettivo è lo smantellamento di quanto resta delle conquiste e dei diritti delle masse popolari.
Dall’altro lato che sia per il lavoro, per l’ambiente, per la sanità, per la scuola, contro il fascismo, il razzismo e il maschilismo, contro la guerra o per la difesa e l’applicazione della Costituzione, in tutto il paese le masse popolari sono protagoniste di lotte e mobilitazioni. Le masse popolari organizzate nelle fabbriche, nelle scuole e nei quartieri (organizzazioni operaie e popolari, organismi e reti sindacali di base, organizzazioni studentesche e giovanili, comitati popolari ambientali e territoriali) che sono state i veri artefici della vittoria del NO, si sono poste nell’ottica di organizzare e praticare da subito l’attuazione diretta delle parti progressiste della Costituzione del 1948 violate apertamente, aggirate ed eluse dai governi che si sono succeduti in questi 70 anni: diritto a un lavoro e a condizioni di vita utili e dignitose, diritto a un’abitazione decente e a un ambiente salubre, diritto a un sistema scolastico, sanitario e culturale pubblico e al servizio delle masse popolari.
E’ ora di passare dallo sdegno, dalla denuncia, dalla rivendicazione e dalla protesta a concepirci e agire come artefici e costruttori di una nuova governabilità, che poggia sul protagonismo e sull’azione delle masse popolari organizzate. Non dobbiamo in alcun modo affidare la “soluzione” dei problemi a partiti e istituzioni della Repubblica Pontificia ma occuparsi direttamente del futuro delle aziende e della società e sperimentare l’emanazione e l’attuazione delle misure d’emergenza (a partire dalla misura centrale: “un lavoro utile e dignitoso per ogni adulto” per rimettere in sesto il paese). Le organizzazioni operaie devono occuparsi della gestione e del futuro della propria azienda (“occupare le aziende e uscire dall’azienda”), e quelle popolari del proprio territorio (costringere le amministrazioni locali a mettere al centro sempre e comunque gli interessi delle masse popolari e dell’ambiente), insieme, organizzazioni operaie e organizzazioni popolari, devono occuparsi del paese. Sono loro le Nuove Autorità Pubbliche di questo paese che possono e devono prendere in mano il governo, costituendo un loro governo d’emergenza, il Governo di Blocco Popolare!
In questo senso il Partito dei CARC offre tutti gli strumenti, gli uomini e i mezzi, per quanto in ordine alle sue possibilità, per alimentare il processo di organizzazione e coordinamento dei comitati, reti, collettivi e aggregati popolari che si pongano nell’ottica che abbiamo appena indicato. A tutti i singoli e aggregati che lottano contro il capitalismo, contro l’inquinamento, il fascismo, il razzismo, il sessismo e contro tutto quanto i padroni e il sistema capitalista ci impone con la sua oppressione, indichiamo e mettiamo a disposizione un nuovo strumento: l’Agenzia Stampa del P.CARC.
L’Agenzia Stampa è uno strumento in funzione da meno di un anno e già tante sono le esperienze di lotta, le inchieste, gli approfondimenti, le interviste e le lettere aperte che abbiamo pubblicato e che hanno dato visibilità e spirito di solidarietà ed emulazione tra vari soggetti da quelli sopra indicati. Un esempio è stato lo sviluppo, nel mese di dicembre dello scorso anno, di un lavoro di raccolta e condivisione dei risultati del Referendum sul Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro dei metalmeccanici. Lavoro svolto quasi in tempo reale e che ha prodotto un quadro complessivo dello stato della lotta di classe del nostro paese che sfata l’idea della classe operaia pigra, inesistente o ininfluente tanto in voga tra gli intellettuali di sinistra della borghesia. Quel lavoro, quello scambio da cui è emersa con forza la voce di quei 69mila NO e che ha mostrato come in importanti aziende del paese come la Piaggio di Pontedera, la GKN di Firenze, la Dalmine Bergamo o l’AST di Terni gli operai abbiano detto No alla truffa del nuovo contratto, ha rappresentato per il lavoro dell’Agenzia Stampa un momento di scambio diretto, continuativo e da staffetta (nel vero senso della parola) tra pezzi della classe operaia del nostro paese, l’Agenzia Stampa del Partito dei CARC e la spinta all’organizzazione e coordinamento nella classe operaia del nostro paese.
Abbiamo chiamato quest’agenzia stampa, “Staffetta rossa”, per tracciare la linea di continuità con la resistenza partigiana (il mensile del P.CARC si chiama Resistenza) con il lavoro di tessitura e coordinamento tra le organizzazioni operaie e popolari che si affermano come Nuove Autorità Pubbliche e come protagoniste della costruzione del Governo di Blocco Popolare insieme a sindacalisti, amministratori di rottura con il governo centrale ed esponenti del mondo culturale e intellettuale. A tutti questi soggetti noi ci rivolgiamo e mettiamo a disposizione questo strumento perché è in loro il protagonismo sociale e popolare che occorre costruire per uscire dal marasma della crisi e costruire una nuova società, per fare dell’Italia un nuovo Paese socialista.
Per contattarci e inviare materiale (comunicati, articoli, segnalazioni, materiali audio e video ecc.) l’indirizzo mail dell’Agenzia Stampa “Staffetta Rossa” è agenziastampacarc@gmail.com;
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