CONTRO L’APERTURA DEL CIRCOLO FASCISTA “TERRA DEI PADRI” A MODENA!
RESPINGIAMO LA MOBILITAZIONE REAZIONARIA PROMUOVENDO L’ORGANIZZAZIONE DELLE MASSE POPOLARI!
Modena è una città eroicamente e tradizionalmente antifascista dove le masse popolari e le varie realtà hanno sempre rigettato e combattuto il fascismo nelle varie forme in cui si è presentato. Il movimento che in questi anni si è organizzato e che ha lottato contro le prove di fascismo in città e in regione ha raccolto e tenuto alta la bandiera dell’antifascismo e ha difeso e mantenuto vivo i valori della libertà e della solidarietà, i valori nati con la Resistenza vittoriosa al nazi-fascismo.
Nel contesto di crisi generale, di disoccupazione crescente, di precarietà e di attacco ai diritti la classe dominante non ha alcuna soluzione positiva per fare fronte agli effetti della crisi stessa, avendo grosse difficoltà a valorizzare il capitale accumulato. La tendenza alla guerra nell’ambito dello scontro tra capitali e gruppi imperialisti e la promozione della mobilitazione reazionaria delle masse popolari attraverso prove di fascismo, la guerra tra poveri e la promozione della “lotta” degli autoctoni contro immigrati, lavoratori contro disoccupati, giovani contro anziani, ecc. sono gli inevitabili ricorsi che la Borghesia Imperialista si trova a dover dispiegare. Lottare per la costruzione di un governo d’emergenza delle masse popolari è la via più diretta per arginare gli effetti più devastanti che questa situazione comporta e, contemporaneamente, per avanzare nella mobilitazione rivoluzionaria delle masse popolari. Infatti, il fattore risolutivo della crisi del capitalismo risiede nell’organizzazione e nella mobilitazione delle masse popolari, in primo luogo della classe operaia: solo le masse popolari possono porre fine alla crisi del capitalismo, sono le masse popolari che fanno la loro storia. In definitiva, davanti a noi, si aprono due: una via positiva per le masse popolari, che si sviluppa attraverso la mobilitazione rivoluzionaria, promossa dai comunisti e dalle organizzazioni e forze rivoluzionarie, che apre la strada alla costruzione di una nuova società, una società in cui nessuno è un esubero e in cui ognuno può vivere dignitosamente, la società socialista e una via negativa per le masse popolari, promossa dalla borghesia e dal Vaticano, che passa per la mobilitazione reazionaria di cui le prove di fascismo ne sono una componente importante.
Le masse popolari attraverso le proprie Organizzazioni Operaie e dalle Organizzazioni Popolari possono sconfiggere il fascismo e il razzismo conducendo questa lotta nell’ambito della mobilitazione generale per uscire dalla crisi, prendendo in mano le redini del paese e costruendo un loro governo d’emergenza. Le masse popolari organizzate hanno forza, risorse, generosità e combattività per imporre una loro via per fare fronte alla crisi e per trasformare il paese. Esse possono e devono difendere e applicare la Costituzione organizzandosi dal basso, violando le misure restrittive, codici e cavilli che ne impediscono l’applicazione. Con la vittoria del referendum del 4 dicembre la Costituzione, nonostante la sonora vittoria del NO, resta inattuata: è ora di applicarne le parti progressiste! È legittimo anche se illegale organizzarsi nei quartieri, nelle scuole e nelle fabbriche per sbarrare la strada alla mobilitazione reazionaria: l’antifascismo è già applicazione della Costituzione!
La lotta contro le prove di fascismo rafforza la resistenza e alimenta lo sviluppo della mobilitazione rivoluzionaria, poiché promuove il movimento per la creazione delle condizioni per la costruzione di un governo di emergenza popolare.
Il Partito dei CARC sostiene tutte le iniziative messe in campo per denunciare e contrastare attivamente l’apertura di questo spazio, Terra dei Padri, che dà agibilità in città a rigurgiti fascisti figli della mobilitazione reazionaria promossa dalla Borghesia e dai suoi governi!
Inoltre, prove di fascismo e repressione vanno a braccetto: per questo è stato importante organizzare e partecipare al Concertone antifascista di domenica 8 scorsa. Non solo, continuare con il sostegno alla campagna contro la repressione degli antifascisti reggiani e modenesi significa sviluppare il fronte di lotta e renderlo sempre più efficace!
La vittoria nel processo legato alle azioni per la chiusura di Casa Pound a Reggio Emilia crea un precedente per tutti gli antifascisti colpiti dalla repressione in quanto la nostra miglior arma ai fini della vittoria è di condurre una battaglia d’attacco: lottare fuori e dentro il tribunale, promuovere un processo di rottura passando da accusati ad accusatori e creare una campagna contro la repressione che organizzi la classe operaia e le masse popolari sono azioni che dirigono e costruiscono la vittoria.
La repressione si vince decidendo di non subirla. Per fare questo è essenziale promuovere la massima solidarietà di classe e l’organizzazione delle masse popolari, come nei confronti dei compagni sotto processo per essersi opposti alla presenza della Lega Nord il 25 aprile 2014 a Reggio Emilia! Invitiamo quindi a contribuire alla campagna contro la repressione lanciata dal Partito dei CARC in sostegno a questi compagni (la prossima udienza sarà il 2 maggio ma iniziative e attività non aspettano maggio, come la prossima presentazione in città dell’autobiografia di Teresa Noce “Rivoluzionaria Professionale” a febbraio!).
Lottiamo uniti per respingere le prove di fascismo, la mobilitazione reazionaria e la repressione!
Chiudiamo tutti i covi fascisti e i “circoli culturali” come Terra dei Padri! Se non saranno le istituzioni a farlo sarà il movimento antifascista a chiuderle!
È legittimo tutto quello che è nell’interesse delle masse popolari, anche se è illegale!