L’intervista che riportiamo dimostra il modo in cui la classe dominante sta intervendo nelle zone colpite dal terremoto del centro Italia. In coda, riproponiamo anche l’articolo della nostra Agenzia Stampa di Mercoledì 2 Novembre.
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La sede dei vigili del fuoco dichiarata inagibile. Parisi risolve con stucco e cazzuola
USB: I vigili proclamano lo stato di agitazione nazionale
Costantino Saporito USB
Roma – mercoledì, 02 novembre 2016
“Un soccorso basato sul risparmio” questa è la dura affermazione di Costantino Saportito, Usb Vigili del Fuoco Nazionale, in merito all’intervento nel centro Italia. “Stiamo agendo con 465 unità, mentre per il terremoto dell’Aquila eravamo in 2700.
L’investimento nella macchina del soccorso, nella prevenzione, nella ricerca e, soprattutto, nell’assunzione di personale, al fine di raggiungere il parametro europeo di un vigile del fuoco ogni mille abitanti, è una pura chimera in un sistema che vede i privati padroni della nostra sicurezza.
Forse non tutti sanno che nessuna delle sedi dei vigili in tutta Italia è antisismica. Sono stati stanziati 75 milioni di euro ma i lavori non sono mai partiti. A Camerino, duramente colpita dalle scosse degli ultimi giorni, il distaccamento, dove alloggiavano i colleghi, è stato dichiarato inagibile, sta crollando. Ora si dorme nelle tende e non si ha nemmeno più la possibilità di cucinarsi un pasto.
Già, perché quando si è in emergenza” continua Saporito “ le ditte private che dovrebbero continuare a sfamare i vigili spariscono e, ci si deve organizzare da soli o, come è successo a Camerino, si deve chiedere un pasto caldo al Soccorso Alpino o andare in trattoria.
L’ingegnere Guido Parisi, direttore generale delle risorse logistiche e strumentali, invece di mettere in sicurezza la struttura di Camerino, con solidi lavori strutturali, ha pensato bene di chiamare gli operai e mettere a posto solamente gli intonaci. Tutto è basato sull’apparire, i lavori vengono fatti in maniera superficiale perché l’immagine è tutto e si preferisce spendere poco.
USB già dalle prime giornate dell’evento sismico di Amatrice e delle altre zone limitrofe (Arquata del Tronto, Accumoli, Pescara,San Pellegrino, ecc…) ha sottolineato, sia durante l’unico incontro sia con nota specifica indirizzata ai vertici dell’intero ministero e dipartimento, il problema della presenza pericolosa di amianto tra i cumuli di macerie.
Ad oggi non ci risulta essere stata avvertita né ASL, né l’ARPA, né il commissario straordinario del sisma. Di contro la denuncia fatta da USB ha sensibilizzato l’interesse della magistratura la quale speriamo faccia chiarezza sui vari gradi di responsabilità.
La situazione è al collasso” Conclude Saporito “e nulla viene fatto per ripristinare case e servizi. Per questo motivo il corpo dei Vigili del Fuoco ha proclamato lo stato di agitazione.”
Emanuela Dei
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[Italia] Arriverà un altro terremoto