Qualcuno dice che Resistenza è troppo difficile…

resistenza

Alcuni compagni ci dicono che Resistenza usa un linguaggio e tratta di argomenti che le larghe masse popolari non capiscono. E portano gli esempi dei loro vicini di casa, di qualche loro collega o parente o amico, ecc.
La questione, però, non è se le larghe masse capiscono o meno Resistenza, il linguaggio che usiamo, i temi che trattiamo o le tesi che affermiamo; la questione è se loro, i compagni che lo leggono e con cui lo discutiamo, lo capiscono. Perché in effetti il giornale è rivolto principalmente a loro, non alle larghe masse.

Noi abbiamo bisogno di costruire unità di indirizzo fra quella parte più avanzata delle masse popolari, degli operai avanzati, della base rossa: quelli che per esperienza, per volontà di cambiamento, per spirito critico, già fanno “ragionamenti complessi”, si chiedono come va il mondo, vogliono imparare a capirlo e a trasformarlo. Attraverso la parte più avanzata, le sue idee, il modo con cui traduce in pratica le idee, il movimento comunista raggiunge le larghe masse, ne diventa guida pratica, intellettuale e morale in fabbrica, a scuola, nei quartieri.

Quando questi compagni ci dicono che loro il giornale lo capiscono, ma le larghe masse no, ragionano in modo opposto a quello che utile a loro, alle larghe masse e alla rinascita del movimento comunista: si pongono nel campo delle larghe masse anziché in quello a cui veramente appartengono, il campo degli elementi avanzati. Quando facciamo loro notare che questo è un modo per non assumersi responsabilità nei confronti delle larghe masse che già oggi possono assumere, di svolgere compiti, attività e iniziative che già oggi possono svolgere, il discorso cambia. E diventa: quanto Resistenza è utile agli elementi avanzati delle masse popolari per fare meglio quello che già fanno? Quanto li aiuta a comprendere il contesto in cui operano, a definire obiettivi, a decidere una linea, a fare il bilancio dell’esperienza, a conoscere esperienze da cui attingere insegnamenti e orientamento?
La critica che ci è utile come l’aria che respiriamo è su questi argomenti. E su questi argomenti vi invitiamo a criticare il nostro lavoro, per contribuire a migliorarlo.

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