Vai all’archivio degli articoli disponibili
Qual è la natura e il corso della crisi attuale? Quali gli sviluppi? È possibile uscirne? Il socialismo è ancora il futuro dell’umanità? Quale il bilancio dei primi paesi socialisti? Quali sono i compiti dei comunisti in questa fase storica? A queste e altre domande, centrali nel tempo della seconda crisi generale del capitalismo, risponde la rivista Rapporti Sociali (RS). Con questa rivista, il gruppo promotore intende rendere pubblici i risultati della ricerca che fin dal 1985 ha condotto sul movimento economico della società moderna e l’analisi delle classi; sulla storia dell’ epoca imperialista e la sua crisi; sulle cause dell’esaurimento, dopo gli anni Settanta, della prima ondata della rivoluzione proletaria sollevata in tutto il mondo dalla vittoria della Rivoluzione d’Ottobre, nel 1917 in Russia, dalla costituzione dell’Unione Sovietica che, sotto la direzione prima di Lenin e poi di Stalin, aveva svolto il ruolo di retroterra mondiale della rivoluzione proletaria, proseguita con la Rivoluzione Culturale Proletaria Cinese, tra il 1966 e 1976; sulla ricostruzione del partito comunista e la strategia della rivoluzione socialista in questa fase storica, per la prima volta in un paese imperialista.Iniziata con il n. 0 (il Don Chisciotte), la rivista, che ha visto pubblicazioni regolari dal 1988 al 2004, con 35 numeri pubblicati in 27 fascicoli e una “nuova serie” iniziata nel 2007, con altri 6 fascicoli, fino al n. 42, pone le basi della teoria rivoluzionaria dell’epoca attuale: il marxismo-leninismo-maoismo.
Su queste basi nascevano, negli anni Novanta, i CARC (Comitati di Appoggio alla Resistenza – per il Comunismo), poi partito e, nel 2004, il (nuovo) Partito Comunista Italiano, la cui letteratura trae origine e sviluppa l’elaborazione esposta in RS, trovando sintesi particolarmente efficace nel Manifesto programma del (n)PCI, stampato nel 2008 e base dell’unità ideologica del Partito e delle Organizzazioni che aderiscono alla sua Carovana.
La lotta politica dei comunisti è un’arte. Un’arte che, però, si sviluppa e può svilupparsi solo sulla base della comprensione del movimento economico oggettivo della società. È il movimento economico, infatti, che, nel suo corso, genera obiettivi possibili dell’attività politica dei comunisti e le forze per conseguirli. In questo senso si dice che ogni situazione è concreta. L’iniziativa politica dei comunisti, dunque, sta nel mobilitare le forze motrici di quegli obiettivi contro quelle che muovono in direzione contraria. Sono, infatti, le condizioni materiali di esistenza l’ambito entro cui si svolge la vita sociale degli individui e il corso dell’intera società.
Le ERS – Edizioni Rapporti Sociali danno oggi nuova circolazione alla rivista Rapporti Sociali quale strumento di dibattito teorico per il comunismo. Lo facciamo consapevoli che porsi a servizio dell’opera di creazione delle condizioni affinché le organizzazioni operaie e popolari costituiscano un loro governo di emergenza – il Governo di Blocco Popolare – per far fronte da subito agli effetti più gravi della crisi ed avanzare verso l’instaurazione del socialismo dipende anzitutto dal nuovo impulso e dallo sviluppo di un intenso e continuo processo di conoscenza, assimilazione e applicazione della concezione comunista del mondo. Ciò che distingue i comunisti dagli altri protagonisti della rivoluzione socialista, infatti, è che essi hanno una comprensione più avanzata delle condizioni, delle forme e dei risultati della lotta di classe e che su questa base la spingono in avanti.
La formazione è, dunque, l’arma per rompere la cortina di ignoranza e di alienazione che la borghesia imperialista ha innalzato per impedire alle masse popolari e, in particolare, alle giovani generazioni, la comprensione scientifica della società e della specie umana, ovvero quella cortina con cui protegge il proprio sistema di relazioni sociali dalla ricerca scientifica e dall’applicazione dei suoi risultati nella lotta di classe.
È in questa rottura che i comunisti di oggi potranno compiere l’opera che il vecchio PCI lasciò interrotta, nonostante l’eroismo e la dedizione di migliaia e migliaia di compagni: il punto debole fu esattamente la scarsa padronanza e uso della concezione comunista del mondo, del materialismo dialettico come metodo di conoscenza e guida per l’azione.
L’intera raccolta è disponibile nelle Sezioni del Partito dei CARC o facendone richiesta direttamente all’editore: edizionirapportisociali@gmail.com.
Si compone di 42 numeri in 35 volumi formato rivista 29x22cm.
La raccolta può essere acquistata integralmente al prezzo di 150,00 € o per volume al prezzo di 5,00 € l’uno.
È acquistabile versando l’importo sul CCP n. 60973856, intestato a Manuela Maj – via Tanaro, 7 – 20128 Milano, IBAN: IT 55 F 07601 01600 000060973856, indicandone la causale.