[Carrara] La necessità di porsi come nuova autorità pubblica

Segnaliamo il comunicato dell’Assemblea Permanente di Carrara in seguito al crollo di un cancello della scuola elementare “Saffi”. A tal proposito riproponiamo due stralci, rispettivamenti di articoli pubblicati sul nostro giornale Resistenza nel gennaio e nel febbraio 2015.

Oggi, la ricostruzione del territorio di Carrara è il principale campo di intervento dell’Assemblea. Arrivano i fondi? Che sia l’Assemblea a garantire la trasparenza, destinarli e verificarne la gestione. I fondi sono pochi? Che promuova la rottura del patto di stabilità, la mobilitazione per azzerare il pagamento di ticket sanitari, bollette, tasse e tutti i balzelli che spremono le masse popolari. Che sia l’Assemblea a impiegare i disoccupati e i precari nella ricostruzione del territorio, a vigilare sulle ditte e gli appalti. (…)

L’Assemblea di Carrara può diventare una nuova autorità popolare che si mette alla testa della costruzione di un’Amministrazione Comunale di Emergenza, può essere la prima esperienza che trasforma il tradizionale ruolo delle masse popolari che “chiedono” alle istituzioni in un ruolo nuovo, delle masse popolari che diventano istituzioni dal basso. Che ci riesca o meno dipende in una certa misura da quanto chi vi partecipa sarà capace di promuovere questa trasformazione, che ci riesca o meno dipende anche da quanto il movimento popolare del paese la sostiene e la alimenta.” da RE 01/2015

Ciò che qualifica la stabilità e l’azione di un organismo popolare (in questo caso l’AP) non è principalmente la capacità di resistere alla repressione e ai ricatti del nemico (benché sia necessario farlo). L’aspetto principale è la capacità di uscire fuori e legarsi alle masse popolari del proprio territorio, moltiplicando iniziative come lo sciopero al contrario. E’ il modo attraverso cui si mette in evidenza e si affronta il legame fra il problema specifico (in questo caso il dissesto idrogeologico causato dalle speculazioni) e la questione generale, il lavoro: per rimettere in piedi Carrara c’è bisogno del lavoro di tutti. L’AP è in grado di capirlo, di dimostrarlo e di mobilitare e organizzare le forze sane della città a prendere provvedimenti in merito.

Occuparsi concretamente della propria città (ma in generale del proprio territorio, quartiere, del paese intero) significa assumersi la responsabilità di mettere in campo iniziative che incidono sul contesto economico, politico e sociale, in questo caso la ristrutturazione degli edifici alluvionati. In definitiva, passare dalle parole (ci vorrebbe questo o quello) ai fatti (facciamo questo e farlo). Lo sciopero al contrario è infatti una forma di mobilitazione pratica che si contrappone nettamente alla diffusa tendenza a mobilitarsi principalmente sul piano delle idee e a non far corrispondere a queste una azione conseguente.” da RE 02/2015.

Il comunicato

SE QUESTE SONO LE SCUOLE “A NORMA”

L’Assemblea Permanente esprime sdegno e sconcerto per quanto accaduto ieri mattina ai nostri piccoli concittadini, rimasti feriti e spaventati dal crollo del cancello della scuola che li ospitava. Già, perché le scuole elementari “Saffi” attualmente ospitano anche dei bambini provenienti dalla scuola primaria “Marconi” chiusa perché dichiarata inagibile. Il caso ha voluto che ci fossero proprio loro in quel momento, ed è un miracolo che le conseguenze non siano state tragiche. Per questo motivo i cittadini riuniti in Assemblea Permanente esprimono la propria vicinanza e solidarietà ai genitori dei piccoli protagonisti di questa disavventura che non doveva proprio accadere.
Va precisato che il “Saffi” è il luogo indicato come punto di raccolta del Piano di Evacuazione in caso di terremoto, per tutta la cittadinanza.
Sfortunatamente questo è l’ennesimo episodio di “buona scuola” curato dalla nostra Amministrazione e dalla Provincia di Massa Carrara.
Non va dimenticato nulla:
  • Il controsoffitto crollato alla scuola materna di Marina di Carrara nel 2015, sfiorata la tragedia.
  • Il Liceo Scientifico “Marconi” dichiarato inagibile con alunni smistati all’ Istituto Tecnico ITIS.
  • Studenti del Liceo Linguistico “Montessori” anch’essi spostati al Magistrale.
  • Scuola Elementari “Marconi” dichiarate inagibile per il cedimento di una trave… E al “Saffi” crollano appunto i cancelli.
Torna alla mente quel lontano giorno in cui il Presidente della Provincia Buffoni – fra l’altro sostituito in queste ore – aveva promesso agli studenti una puntuale ristrutturazione degli edifici scolastici.
Un ultimo pensiero va a coloro che, in queste ore, si sono affrettati ad accampare scuse, a “sentirsi colpiti personalmente“, a dare colpe altrui o a ergersi come paladini contro eventuali strumentalizzazioni: cogliendo la palla al balzo si ribadisce che l’Assemblea Permanente è una cassa di risonanza per la popolazione e non per riportare qualche chiacchierata da bar o – peggio – da segreterie di partito improvvisate.
Si invita la cittadinanza a riflettere sui gravi fatti accaduti e sul reale stato di abbandono delle nostre strutture scolastiche – nonché della negligenza di Zubbani & Co – e a pubblicare sul gruppo “Carrara – Non Abbandonare la Città” o alla nostra mail carraraassembleapermanente@gmail.com qualunque foto e video che dimostri lo stato in cui riversano le nostre scuole. Si ricorda che di mezzo ci sono i nostri bambini, e l’incuria di chi amministra questa città non ha bisogno di ulteriori parole.
Sperando solo che la prossima volta non si pianga una tragedia.

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