“Perché non sostenere il PC di Rizzo anziché scegliere alternative poco comuniste?” ci ha chiesto un compagno del Partito Comunista di Rizzo dopo aver letto il nostro comunicato sull’anniversario della fondazione del vecchio PCI. Pubblichiamo qui di seguito la sua proposta e la risposta della Redazione, perché sono entrambe di interesse generale.
Salve compagni dei CARC!
Sono un militante politico che crede nel marxismo-leninismo e che lavora per il Partito Comunista di Marco Rizzo. Certo, Rizzo ha il suo passato, in cui ha commesso gravi errori di politica e di tattica comunista. Però ha fatto su di se una dura e spietata autocritica. Io voglio credere nella sua forza e personalità.
Mi chiedevo, visto che ho avuto sempre una simpatia per voi compagni del P.CARC, se non fosse il caso di appoggiare esternamente il nostro Partito Comunista che, come quello vostro (il nPCI), si muove su linea marcatamente marxista-leninista.
Vi leggo con piacere sui vostri siti e ho molti vostri compagni come amici su Facebook.
In passato avete appoggiato Rifondazione Comunista nelle elezioni, dove di meglio forse non c’era. Poi avete appoggiato Grillo e la sua spinta rivoltosa. PRC e M5S sapete bene che sono lontani anni luce dal nostro comune credo.
Vi chiedo, con il massimo rispetto per voi compagni, perché non appoggiare (da qualsiasi posizione, anche dall’esterno) il nostro Partito senza scegliere alternative poco comuniste?
Sarebbe stimolante ancora di più l’unità di tutti i sinceri comunisti marxisti-leninisti in un unico Partito. Le mie speranze sono rivolte in questo senso.
Grazie per l’attenzione.
Cordialità.
Caro compagno,
grazie del consiglio e della tua generosa proposta. Apprezziamo le intenzioni, da compagno.
Quanto al merito, siamo completamente d’accordo sull’unità dei marxisti-leninisti. Più volte sia noi sia il (nuovo)PCI abbiamo proposto al PC di Marco Rizzo di affrontare i problemi necessari: il bilancio del passato e la natura e i compiti del partito comunista oggi. Forse avrai letto alcune delle nostre proposte (qui ti segnaliamo il saluto del (n)PCI al II congresso di Comunisti Sinistra Popolare Promuovere la rinascita del movimento comunista cosciente e organizzato, reperibile su www.nuovopci.it). Finora i nostri inviti non hanno avuto risposta da parte di Rizzo. Noi siamo pronti in ogni momento a intavolare una discussione seria sull’unità dei comunisti. Siamo per l’unità dei comunisti. La questione non sta nei gravi errori del passato commessi da un dirigente. Tanti ne hanno commessi e si sono corretti. Come al contrario tanti che hanno ben combattuto fino a un certo punto, poi hanno deviato. La questione sta nel bilancio che traiamo dall’esperienza della prima ondata della rivoluzione proletaria e della lotta del primo PCI e nella concezione che deve guidare oggi il Partito. Su questo Rizzo non ha mai accettato di discutere pubblicamente né con noi né con il (n)PCI. Ci sembra che si sia trincerato nel suo orto, come se avesse paura dei concorrenti. A meno che sia convinto che non c’è nulla da discutere, che basta la buona volontà per fare oggi quello che il primo PCI non ha fatto, nonostante le aspirazioni e l’eroismo di tanti suoi membri. Se puoi fare qualcosa per far cambiare questa condotta, fallo. Sarà un merito per il futuro della nostra causa comune.
Quanto alla campagna elettorale, noi vi parteciperemo anche se presenteremo nostre liste solo in casi eccezionali. Parteciperemo perché le campagne elettorali si prestano alla propaganda e alla mobilitazione politica, sono un momento in cui l’attenzione alle questioni politiche è più vivace. Nel passato anche quando non c’erano nostre liste abbiamo fatto campagna elettorale per propagandare la nostra analisi e la nostra linea e per stabilire contatti e tessere relazioni con individui e organismi. Negli ultimi anni, pur facendo campagna elettorale in questo modo, abbiamo dato l’indicazione di votare M5S principalmente perché era in condizioni di avere effettivamente degli eletti nelle istituzioni e contavamo 1. che i suoi eletti sarebbero stati un fattore di rottura della coalizione delle Larghe Intese e 2. che saremmo riusciti a indurli a usare il prestigio e le risorse del loro ruolo per sostenere la mobilitazione e l’organizzazione delle masse popolari. Il primo calcolo è stato giusto e lo è ancora più per le prossime amministrative: la prospettiva di perdere amministrazioni comunali e gli affari connessi, acuisce i contrasti all’interno del PD e mette in difficoltà la cricca di Renzi. Il secondo obiettivo lo abbiamo raggiunto solo in alcuni casi isolati, su larga scala non lo abbiamo raggiunto, ma la partita è ancora aperta.
Il M5S è tentato di integrarsi nel sistema politico borghese (nel regime della Repubblica Pontificia). Ma più le cose si aggravano, più sarà pressato a decidere. L’idea di governare onestamente gli affari sporchi del regime è campata in aria. È come voler coltivare il grano in una fogna. Se si integra nel sistema politico borghese, si spacca e ne otterremo alcuni risultati; se non si integra farà quello su cui noi puntiamo: dovrà sostenere la mobilitazione e l’organizzazione degli operai e delle masse popolari, che è la premessa per costituire quello che noi chiamiamo il Governo di Blocco Popolare. Come vedi, il nostro appoggio elettorale al M5S non è dettato dalla nostra affinità ideologica con il M5S, ma rientra nella tattica con cui perseguiamo il nostro obiettivo e tiene conto delle caratteristiche del M5S: come dire che a una pecora chiedi di belare, non ti fai l’illusione che ruggisca.
Che vantaggio verrebbe alla causa del comunismo, alla rinascita del movimento comunista cosciente e organizzato e all’organizzazione degli operai e delle masse popolari, se noi di nostra iniziativa facessimo campagna per il Partito Comunista di Marco Rizzo? Prova a rispondere a questa questione e poi ne riparliamo.
In attesa, saluti comunisti.