La lotta dei facchini della Bormioli e le manovre per alimentare la guerra fra poveri

 

Fidenza (PR). Il 22 gennaio la CGIL ha svolto una manifestazione contro la lotta dei facchini del SI COBAS che da giorni bloccavano i cancelli della Bormioli resistendo a pestaggi, cariche e fermi da parte di Polizia e Carabinieri. Sostiene che la lotta dei facchini danneggia gli operai Bormioli che recentemente hanno raggiunto un accordo con l’azienda che migliora le condizioni di lavoro e salariali. Questo è solo uno dei tanti fronti in cui il SI COBAS è forza organizzatrice e promotrice di lotte rivendicative (spesso represse duramente da polizia e manovalanza criminale al servizio dei padroni) che hanno pure portato a significative vittorie.
Le lotte rivendicative sono giuste, legittime e “naturali”, tuttavia si prestano per loro natura alla strumentalizzazione e alla contrapposizione di interessi fra settori stessi delle masse popolari. I dirigenti della CGIL di Fidenza sono senza dubbio l’esempio della concezione corporativa e filo padronale che serpeggia nei sindacati di regime, ma la soluzione non è “fare guerra” alla linea di destra (ai dirigenti dei sindacati di regime), ma sviluppare la linea di sinistra: inquadrare le lotte rivendicative nella dimensione più ampia della costruzione dell’alternativa politica per il paese. L’episodio di Fidenza dimostra quanto sia urgente.

bormioli.capodanno

 

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