L’8 Dicembre, proprio nel giorno in cui il papa Bergoglio si accingeva ad aprire la “porta santa” a Roma dando inizio alla fiera del “giubileo della misericordia”, c’è chi più che la misericordia ha cercato e si è ripreso un po’ di dignità! 170 fra famiglie e singoli hanno occupato due stabili in disuso da anni fra i tanti di proprietà dei Padri Monfortani, con il sostegno del movimento per il diritto alla casa e di centinaia di solidali. E il Vaticano, per non rovinarsi la festa, per il momento ingoia….
“Lo sforzo che il Vaticano compie per nascondere il suo ruolo passato e presente nel governo del nostro paese, mostra la paura che esso ha di essere travolto dalla crisi politica del capitalismo e indica chiaramente la strada che noi comunisti dobbiamo seguire:
– fare dello smascheramento (quindi inchiesta e informazione) e della denuncia del ruolo della Chiesa e della sua implicazione in tutto quello che rende difficile, miserabile e amara la vita delle masse popolari, una parte importante della nostra attività, della nostra propaganda e della nostra agitazione;
– dare alle rivendicazioni economico-pratiche delle masse popolari contro la Chiesa e il Vaticano un posto adeguato nelle lotte rivendicative delle masse popolari;
– fare emergere con forza e chiarezza le responsabilità attive e passive (per quello che fa e per quello che non fa) del Vaticano nel marasma in cui si trova il nostro paese e nella guerra di sterminio non dichiarata che la borghesia imperialista conduce contro le masse popolari in ogni angolo del mondo: quanto più grande è la forza del Vaticano e più largo il suo seguito, tanto maggiore è la sua responsabilità per la situazione in cui siamo e per gli eventi che si preparano” da Il futuro del Vaticano – Edizioni Rapporti Sociali, 8 euro.