Le parole tossiche di Bergoglio e le idee che servono

La sezione di Massa sta organizzando un corso sul Manifesto Programma del (n)PCI e ne ha fatto la presentazione pubblica il 21 settembre, proprio nei giorni in cui giornali e televisioni hanno esaltato in tutte le salse le dichiarazioni di papa Francesco in viaggio nel continente americano. Fra le tante cose che ha detto incontrando ogni tipo di autorità politica (a proposito di uomo di fede e capo spirituale…), il compagno del Centro di Formazione che ha tenuto la presentazione del corso si è concentrato su quello che il Papa è andato a dire a Cuba: “per cambiare le cose non servono idee, ma uomini”.

(…) Sono molto contento di presentare questo corso e di gestirlo, ancora di più oggi dopo che ho sentito Bergoglio che è andato a Cuba a dire che le idee non servono. In effetti la concezione clericale del mondo, quella su cui poggia il Vaticano, è un insieme di idee rigide e distanti dalla realtà, tanto è vero che nemmeno i preti le rispettano (basti ad esempio riflettere su quanto rispettano il divieto per i funzionari della Chiesa di avere rapporti sessuali). Al Vaticano quindi le idee servono per mascherare una pratica che è il loro opposto (e quindi per predicare la povertà mentre il Vaticano è una delle compagnie private più potenti al mondo dal punto di vista finanziario; per predicare l’uguaglianza tra donne e uomini quando alle donne, nella Chiesa, sono negati i ruoli dirigenti superiori: per fare solo due esempi). Dietro a quello che dice Bergoglio, che le idee non servono, ma servono le persone, c’è tutta la putrefazione del regime del nostro paese, dove in pubblico si enunciano principi e in privato (tra persone) si fanno patti infami a spese delle masse popolari.
Le idee di cui Bergoglio parla non sono “tutte le idee”. Le sue idee vanno bene, e anche quelle di Renzi, evidentemente, visto che una punta della squadra di Bergoglio, il vescovo Galantino, segretario della Conferenza Episcopale Italiana, approva la riforma della scuola come “un passo in avanti in un Paese troppo abituato alla stagnazione” e critica i critici di Renzi dicendo che “appena si intravede qualcosa di nuovo scatta subito il virus della conflittualità”. Sono le nostre idee, le idee dei comunisti, quelle di cui sta parlando, quelle che esponiamo nel nostro corso a Massa. Il fatto che Bergoglio abbia ritenuto importante andare a Cuba per criticare queste idee è misura della loro rilevanza e altezza. Le idee quindi servono. Come aveva già detto Marx, la teoria diventa una potenza materiale se le masse la fanno propria.

A quanto detto dal compagno, aggiungiamo due cose.
Le idee dei “potenti della terra” sono sbagliate: il corso catastrofico delle cose prodotto da persone e istituzioni guidate da quelle idee sono lì a dimostrarlo. Neanche Bergoglio & C. osano più difenderle. Il pericolo per loro è che le masse popolari adottino altre idee, quelle che i caporioni attuali (papi e gerarchia vaticana in testa) hanno sempre combattuto con ogni mezzo e senza riserve: la concezione comunista del mondo.

Il futuro dell’umanità, il comunismo, è il prodotto di masse popolari coscienti e organizzate intorno a idee giuste. Per combattere questo pericolo, Bergoglio dice alle masse popolari che hanno bisogno di quelle idee: “non servono le idee, servono uomini giusti. Non aspirate a capire voi. Lasciatevi dirigere, ma da uomini giusti: cioè da me e dai miei soci. Credetemi, noi non siamo più quelli di prima, siamo buoni e giusti”.

La verità è sempre concreta, quindi… un Papa che va al Congresso degli USA, cioè nel covo dei peggiori guerrafondai che oggi esistono nel mondo, non a lanciare un j’accuse né a chiamare i fedeli americani a ribellarsi ai criminali che comandano negli USA, ma a blaterale di pace e a lanciare appelli contro la guerra, che cosa fa se non inzuccherare le bombe con cui gli imperialisti USA sterminano donne, uomini e bambini?
E’ andato a dire al popolo cubano di “aprirsi al mondo”. Ma a quale mondo dovrebbe aprirsi un popolo come quello cubano che non solo ha eroicamente resistito per decenni alle operazioni terroristiche, all’embargo economico e ai ricatti degli imperialisti americani e ha aiutato e sostenuto i movimenti progressisti di ogni parte del mondo? A quello dei padroni di Guantanamo? A quello dei dittatori con cui Bergoglio ha collaborato o comunque convissuto quando stava in Argentina?
Un Papa che predica l’accoglienza dei migranti, ma non prende posizione e non usa il potere e l’influenza che ha contro i governi dell’Ungheria, della Spagna, della Croazia, della Polonia e degli altri cattolicissimi paesi che sono in prima fila nella persecuzione dei migranti, nella peggiore delle ipotesi è complice, nella migliore latra alla luna!

bergogliobama

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