La classe dominante sta trascinando tutte le classi verso il baratro: nessuno può più pensare di vivere come prima. Le condizioni di vita delle masse popolari peggiorano giorno dopo giorno e viene eliminato ciò che rimane delle conquiste di civiltà e benessere conquistate con la Resistenza antifascista. Questa è la soluzione alla crisi che promuove la classe dominante. Lo stesso regime con cui la classe dominante ha governato fino a qualche anno fa, oggi si sgretola: da una parte lo sgretolamento del ruolo delle istituzioni, dall’altra lo scontro tra i gruppi di potere della classe dominante per la conquista di nuove fette di mercato per valorizzare il loro capitale. In questa fase degno erede del Governo reazionario della banda Berlusconi è l’attuale Governo illegittimo e antipopolare Renzi-Berlusconi. La tanto propagandata manovra del Job Act è solo l’ultima sporca manovra per spremere ulteriormente i lavoratori e le masse popolari facendo pagare loro la crisi
Lalotta per la sopravvivenza e di chi non intende pagare la crisi dei padroni è sempre più ampia e dispiegata. Quando non basta l’intossicazione e la diversione per mantenere l’arretratezza politica e culturale delle masse arriva la propaganda, uomini e mezzi per cercare di fomentare la mobilitazione reazionaria mettendo italiani contro immigrati, italiani del sud contro italiani del nord,lavoratori contro disoccupati, giovani contro anziani al fine di trasformare le contraddizioni tra sé e le masse, in contraddizioni tra le masse.
Per ultima la repressione diretta per colpire, isolare, dissuadere chi si oppone alla politica di imbarbarimento ed è protagonista della mobilitazione per fare fronte agli effetti della crisi. Una repressione sempre più aperta e di massa, contro la rinascita del movimento comunista e la resistenza delle masse popolari all’avanzare della crisi.
Ma è possibile fare fronte alla repressione. La campagna di resistenza, di lotta e di solidarietà del movimento NO Tav è un esempio positivo e ricco di insegnamenti. Lo stesso in ambito locale sono le campagne in corso a Reggio Emilia conto gli abusi di polizia e in solidarietà con chi ha difeso i valori della Resistenza (repressione del 28 aprile 2009) e la campagna in solidarietà con chi ha impedito la presenza di organizzazioni razziste e reazionarie in occasione del 25 aprile 2014 Aderisci alla campagna #unafirmanonciferma!.
Sono occasioni di coordinamento e mobilitazionesulla battaglia per contrastare la deriva reazionaria del governo Renzi-Berlusconi, mobilitando le masse popolari organizzate ad imporre una soluzione positiva per fare fronte alla crisi e trasformare il paese.
Il fattore risolutivo della crisi del capitalismo non sono le decisioni, i voleri, le caratteristiche dei grandi leader, ma l’organizzazione e la mobilitazione delle masse popolari, in primo luogo della classe operaia. Sono le masse popolari organizzate ad avere in mano la costruzione dell’alternativa al sistema capitalista in crisi e ai suoi effetti. Sono le masse popolari che hanno nelle mani la possibilità di costruire il socialismo!
Avanti verso un nuovo 25 aprile!
Avanti verso un nuovo assalto al cielo!
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17 MARZO GIORNATA DI SOLIDARIETA’ E LOTTA
Solidarietà e libertà per gli antifascisti che lottano contro gli abusi di polizia e sotto processo perché il 28 aprile 2009 hanno difeso i valori che la Resistenza antifascista ha affermato!
17 marzo nuova udienza del processo contro gli antifascisti: giornata di solidarietà e lotta!
E’ il fascismo nel nostro paese ad essere illegale! E se chi dovrebbe applicare la Costituzione non solo non lo fa, ma tollera, sostiene quando non foraggia e protegge i fascisti, la loro propaganda xenofoba, le prove di fascismo e razzismo. Allora ben vengano le mille iniziative di base volte a ostacolare e impedire derive reazionarie!
Fare fronte alle prove di fascismo è legittimo anche se illegale!
Ribaltare il banco degli imputati: passare da accusati ad accusatori!
Chi ha sparato non è la vittima, ma l’autore di un abuso di polizia.
Che i fatti assumano il loro vero nome!
Aderisci e sostieni la lotta contro le prove di fascismo e gli abusi delle forze dell’ordine.
Sostieni la campagna di solidarietà del Comitato 28 Aprile.
Un sostegno politico, morale e economico importante per sviluppare la nostra attività, per far fronte alle spese legali e assicurare la continuità del nostro lavoro nonostante gli attacchi repressivi (perquisizioni, sequestri di computer, ecc.), per estendere l’organizzazione e l’orientamento dei comunisti fino alla vittoria.
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Libertà per compagni incriminati per antifascismo e antirazzismo!
Solidarietà e libertà per i compagni che fronteggiarono e impedirono le gazzarre della Lega. La solidarietà verso chi promuove iniziative di“disobbedienza civile”, “diritto alla resistenza”, legittimo(il)legale o come lo si voglia chiamare, è un dovere per quanti oggi aspirano a un cambiamento reale della società e al contempo alimento di una trasformazione in senso positivo. Aderisci alla campagna #unafirmanonciferma!
Convegno “CODICE PENALE E CONFLITTO SOCIALE”
sabato 14 marzo ore 10.00
presso Università di Reggio Emilia – Viale Allegri
“L’utilizzo del codice penale nel controllo delle forme di dissenso e la produzione di norma che ridefinisce nuovi rapporti sociali nell’epoca dello strapotere della finanza. Movimenti ambientali che si oppongono alla costruzione di grandi opere inutili e dannose, movimenti sociali che si occupano del diritto alla città e del disagio abitativo, reti antirazziste che si battono per la chiusura dei Cie e delle forme di esclusione dei migranti dai territori, lavoratori e precari che difendono il diritto ad un lavoro degno devono quotidianamente fare i conti con un apparato giudiziario che sempre più tende a criminalizzare il conflitto sociale.”
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18.000 EURO PER SPIARE I SITI NOTAV
“A destare qualche perplessità, oltre al compenso di oltre duemila euro a settimana, è il compito affidato a Bonomo. Per giustificare l’incarico Virano scrive alla Corte dei Conti che Bonomo ha effettuato un monitoraggio “sui siti ed i blog della galassia antagonista No Tav”. Specifica meglio Virano: “nel bimestre di durata del suo incarico l’arch. Bonomo ha svolto una penetrante attività di analisi e documentazione delle posizioni e degli orientamenti dei vari gruppi, delle posizioni via via egemoni nel movimento, delle tesi (tecnico-politico-economiche) sostenute e degli obiettivi-bersagli in base a quanto risulta desumibile dai blog e nei siti internet”. Bonomo ha inoltre monitorato il “dibattito che accompagna la fase finale del processo in Corte d’Assise a Torino nei confronti degli attivisti NoTav imputati delle violenze al cantiere di Chiomonte”.