Adesione all’assemblea nazionale contro la repressione – Teramo 20 dicembre

 

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Il Partito dei CARC saluta la cessazione dei divieti di comunicazione nei confronti dei compagni Davide Rosci e Mauro Gentile e comunica la propria adesione e partecipazione all’Assemblea Nazionale contro la Repressione che si terrà sabato 20 dicembre a Teramo, presso l’hotel MIchelangelo.

Il Partito dei CARC prenderà parte all’assemblea con una propria delegazione. Interverranno Andrea De Marchis per la DN del P-CARC e Alessandro della Malva della federazione Toscana del P-CARC.

Sottoscriviamo l’appello di promozione dell’assemblea e ne condividiamo spirito e motivazioni di fondo. Il processo ai partecipanti alla manifestazione del 15 ottobre, i processi contro il movimento NO TAV e per i fatti di Genova 2001 sono state esperienze pilota con cui le Autorità stanno cercando di dirigere un processo di estensione della repressione che da selettiva diventa di massa. Il rinnovato uso del Codice Rocco è la copertura legale di questa dinamica in corso cui si aggiunge l’elaborazione di strumenti repressivi nuovi e aggiornati alle esigenze del nemico e il sempre più diffuso uso delle sanzioni pecuniarie.

In questo contesto costruire la rete, il coordinamento, il fronte ampio contro la repressione è un compito politico irrinunciabile per i comunisti e più in generale per il movimento delle organizzazioni operaie e popolari del paese.

Bisogna avanzare verso questo compito irrinunciabile con la coscienza che la nostra lotta contro la repressione deve divenire capace di saldarsi e rendere partecipe il movimento concreto degli uomini e delle donne che nel nostro paese si agitano, si organizzano e si mobilitano per cercare una soluzione ai disastri che la crisi del capitalismo determina per le loro vite e i loro diritti.

Infine la fase terminale in cui la crisi del capitalismo è entrata dal 2008 pone compiti straordinari ai comunisti e al movimento delle organizzazioni operaie e popolari. Per affrontarla bisogna trasformarci da testimoni ribelli di antagonismo e/o di un’identità in forza dirigente della costruzione dell’alternativa politica di cui le masse popolari oggi hanno bisogno e che esse stesse possono oggi realizzare: il Governo di Blocco Popolare. Non getteremo il codice Rocco nella pattumiera della storia facendo petizione ai vertici della classe dominante del nostro paese, ai loro magistrati, ai loro super-poliziotti.

Iniziare a discutere di come disobbedire al codice Rocco e alle sue prescrizioni, osare concepirsi e agire da nuova autorità è il primo passo in questa direzione.

Che l’assemblea di Teramo alimenti il dibattito e apra la strada ad un’ avanzata rapida verso la costruzione di un fronte ampio contro la repressione all’altezza dei compiti e dei tempi!

Libertà per i prigionieri rivoluzionari e per i ribelli al regime criminale della borghesia e del clero!

 

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