Sostenere chi si batte contro razzismo e fascismo!
Smascherare la rete di connivenze e complicità di cui godono i fascisti!
Organizzare e organizzarsi per mettere fine al brodo di coltura delle prove di fascismo: le condizioni infami a cui i capitalisti e le loro Autorità costringono le masse popolari!
Lunedì 13 maggio 2014, Massa – Udienza lampo del processo contro 5 antifascisti e antirazzisti accusati di aver occupato i binari della stazione ferroviaria in risposta ai fermi e agli arresti di alcuni dei promotori della ronda proletaria che la notte del 25 luglio 2009 sfilò in località Partaccia in opposizione alle ronde SSS di Stefano Benedetti (allora consigliere comunale de La Destra, oggi di Forza Italia. Per un vizio di forma (per mancata notifica a uno degli imputati) il processo è stato rinviato: la prossima udienza è fissata per il 31 luglio prossimo.
Fuori dal Tribunale si è svolto un presidio che ha raccolto la solidarietà di Massa Antifascista, dei collettivi studenteschi, del Coordinamento Migranti Toscana nord e sono state rilasciate interviste alla stampa in cui, tra l’altro, è stato chiamato in causa anche il sindaco Alessandro Volpi: a cosa servono infatti le sue dichiarazioni sui giornali se non preludono a iniziative concrete per far rispettare la Costituzione antifascista? A indorare la pillola della (colpevole) inerzia contro i fascisti? A far finta che nella città medaglia d’oro della Resistenza di cui è sindaco la “legalità” costituzionale sia tutelata da carabinieri che inneggiano pubblicamente al fascismo? A coprire con un velo di pudico silenzio il fatto che G. Cantini, il carabiniere ripreso la notte del 25 luglio 2009 mentre in abiti civili e in mezzo a parecchi fascisti prima faceva il saluto romano, poi si avventava contro il corteo antifascista e infine colpiva con una seggiolata una persona che poi è risultata essere un altro poliziotto in borghese, è stato promosso a capo della squadra mobile di Pisa? Lo invitiamo fin da ora a presenziare all’udienza del 31 luglio: se non lo avrà fatto prima, questa sarà l’occasione buona per spiegare come intende mettere fine alla colpevole inerzia delle precedenti amministrazioni comunali verso i fascisti!
Giovedì 15 maggio 2014, Pistoia – Si è tenuta la seconda udienza del processo che vede Alessandro Della Malva, segretario federale del Partito dei Carc, accusato di aver calunniato il simpatizzante di Casa Pound di Pistoia Marco Lucarelli (quello che con la sua falsa testimonianza ha collaborato alla montatura giudiziaria orchestrata dal Questore Maurizio Manzo e dal Procuratore Renzo Dell’Anno per colpire nel 2010 i promotori del neonato Coordinamento regionale contro le ronde fasciste e razziste).
Durante l’udienza sia Alessandro che il suo avvocato hanno messo in luce le numerose contraddizioni e incongruenze che emergono nella testimonianza di Lucarelli e hanno consegnato al giudice altro materiale documentale da inserire agli atti del processo. Il giudice si è preso del tempo per studiare i documenti rinviando il processo al 2 ottobre prossimo. Al presidio che ha sostenuto dentro e fuori dall’aula il nostro compagno era presente anche il Comitato 26 agosto delle Fornaci, che ringraziamo per la solidarietà.
Ringraziamo altresì i nostri avvocati Michela Poletti (per il processo a Massa) e Irene Margherita Gonnelli (per il processo a Pistoia): la passione e l’impegno di avvocati solidali come loro aiutano e rafforzano la battaglia contro i fascisti che sono tornati a insanguinare la nostra regione e il nostro paese.
Altri processi per antifascismo in Toscana. Collegati alle iniziative che nel 2009 ci hanno visti promotori della mobilitazione/autorganizzazione popolare contro il decreto sicurezza Maroni e più in generale contro le prove di fascismo e di razzismo, ci sono in Toscana numerosi altri procedimenti aperti:
– il processo in Appello per la mobilitazione contro le ronde SSS del 2009 a Massa, la cui data a distanza di 4 anni è ancora da fissare e conclusosi in primo grado con la sentenza di condanna per i due imputati, Alessandro Della Malva e Samuele Bertoneri, a sei mesi di reclusione (pena sospesa con la condizionale) e al pagamento di 5.000 euro per le spese processuali e il risarcimento dell’agente Digos Angelo Valentini;
– il processo in Appello per l’irruzione nel covo fascista di Casa Pound Pistoia, la cui data a distanza di 4 anni è ancora da fissare. In primo grado il giudice Luciano Costantini ha assolto uno degli imputati Alessandro Orfano e ha condannato gli altri 5 antifascisti a due anni di carcere (sospesi con la condizionale) per il reato di “danneggiamento aggravato” e al pagamento di circa 9.000 euro (da dividere tra gli imputati) per le spese legali e il risarcimento a favore del fascista Dessì e di Casa Pound;
– il processo per risarcimento chiesto dall’agente della Digos di Massa Angelo Valentini ai compagni fermati durante la mobilitazione contro le ronde SSS. L’udienza è fissata per il 16.09.14 e il risarcimento richiesto ammonta a 10.000 euro;
– il processo per l’interruzione del Consiglio Comunale di Agliana, che aveva l’obiettivo di spingere le istituzioni a prendere posizione contro l’aggressione fascista, per mano di Giulio Godi e della sua banda, ai danni di Cristian Boeri, dirigente del nostro Partito. L’udienza è fissata per il 20.06.14;
– il processo per favoreggiamento a carico di Katiuscia Mazzuferi, dirigente del nostro Partito, e di altri antifascisti accusati di aver testimoniato a favore dei compagni imputati nel processo per l’irruzione nel covo fascista di Casa Pound Pistoia. L’udienza è fissata per il giorno 08.10.14;
– il processo per rissa a carico di Cristian Boeri e di altri antifascisti che, dopo essere stati aggrediti da Godi e la sua banda, sono pure finiti sul banco degli imputati. L’udienza è fissata per il giorno 01.10.2014
Questi sono solo i processi per antifascismo in cui siamo coinvolti come P.CARC: quanti sono i processi per antifascismo aperti nella nostra Regione? Ci sono organismi e siti come l’Osservatorio sulle nuove destre diretto da Saverio Ferrari e l’Osservatorio sulla Repressione diretto da Italo Di Sabato che da anni svolgono un prezioso e sistematico lavoro di ricerca e raccolta informazioni nel campo della lotta contro il fascismo e la repressione. Anche solo mappare e rendere pubblici i dati su quanti e quali sono i processi aperti contro gli antifascisti sarebbe non solo un forma di solidarietà, ma anche un modo per favorire il coordinamento e l’unità d’azione in questo campo. L’unione fa la forza!
Scoperchiare il vaso di Pandora, far emergere le connivenze tra magistratura, forze dell’ordine, istituzioni e fascisti. Le iniziative di controinformazione e denuncia fin qui sviluppate, in particolare sul processo per l’irruzione nel covo fascista di Casa Pound Pistoia, hanno contribuito a portare a galla un pezzo della rete di connivenze e complicità tra esponenti delle forze dell’ordine e fascisti. Il dossier realizzato dagli imputati livornesi del processo di Pistoia ha smascherato le relazioni esistenti tra agenti di polizia come Andrea Carobbi Corso, responsabile pistoiese del SAP, il sindacato di polizia che applaude gli assassini di Aldrovandi e fascisti come Gianluca Casseri, militante di Casa Pound Pistoia e autore della strage di Firenze nel 2011 nonché presente in aula nel processo per l’irruzione nel covo di Casa Pound Pistoia nel 2010.
Hanno contribuito a “far saltare” o screditare personaggi chiave della montatura giudiziaria orchestrata contro i compagni: il PM Luigi Boccia nel luglio 2010 si è ritirato dal processo (al suo posto è subentrato Renzo Dell’Anno); i testimoni dell’accusa, i fascisti Lucarelli, Ramondia e Massimo Dessì (quest’ultimo se ne è andato via dall’Italia) hanno perso nel corso del processo di primo grado ogni attendibilità. E ora anche il Procuratore Renzo Dell’Anno è stato messo da parte dallo stesso Consiglio Supremo della Magistratura per aver adottato “iniziative poco rigorose sotto il profilo del rispetto dei principi del corretto esercizio dell’azione penale”.
Estendere e approfondire la schedatura dei fascisti e degli elementi delle forze dell’ordine e delle istituzioni che hanno relazioni con loro. Sono ancora tanti gli interrogativi cui rispondere per arrivare a svelare la rete di complicità e connivenza di cui godono i fascisti in Toscana e non solo.
Tanti gli interrogativi cui dare risposta:
· perché a seguito della strage di Firenze non è stata disposta una perquisizione del covo di Casa Pound Pistoia da cui proveniva il Casseri? Chi ha svuotato il suo appartamento a Firenze?
· perché un picchiatore fascista come Giulio Godi di Agliana (PT) viene lasciato libero di aggredire immigrati ogni volta che se ne presenta l’occasione? Perché i giornali sono così attenti a mantenere il suo anonimato?
· perché Andrea Palmeri di Forza Nuova Lucca è stato lasciato per anni libero di aggredire antifascisti e ragazzi di sinistra, compiere ogni genere di violenza e addirittura presentare un suo libro con il patrocinio delle Istituzioni della sua zona?
· è un caso che Maurizio Manzo prima di approdare a Pistoia sia stato questore di Lucca proprio negli anni in cui il gruppo fascista dei Bulldog faceva parlare di sé per una lunga serie di efferate aggressioni, nel sospettoso silenzio delle Autorità?
· il decreto Maroni sulle ronde serviva a ufficializzare il sottobosco di formazioni paramilitari di destra come quelle promosse da Gaetano Saya?
Fascisti e fascismo sono un’infezione che va estirpata prima che faccia altri danni!
Oltre che illegittimo, nel nostro paese il fascismo è anche illegale!
Le Autorità che lasciano fare i fascisti e perseguitano gli antifascisti sono fuorilegge!
La principale forma di lotta contro le prove di fascismo e i fascisti del terzo millennio è sviluppare l’organizzazione, la mobilitazione e il coordinamento per far agli effetti economici, ecologici, sanitari, morali e intellettuali più devastanti della crisi generale del capitalismo!
Partecipa e promuovi la partecipazione alla campagna regionale contro i ticket sanitari!
Aderisci e fai aderire all’appello delle delle RSU autoconvocate contro la riforma delle pensioni Fornero e contro il Testo Unico sulla Rappresentanza!
Sostieni e promuovi il sostegno alla lotta degli operai della Lucchini di Piombino contro la chiusura dell’acciaieria!
Per sostenere economicamente gli antifascisti sotto processo: versare un contributo sul CCP n° 60973856 intestato a M. Maj – via Tanaro, 7 – 20128 Milano (causale: sostegno agli antifascisti