LE MASSE POPOLARI INTERVENGONO AL CONSIGLIO COMUNALE DI QUALIANO E FANNO SALTARE IL TEATRINO DELLA POLITICA QUALIANESE.
I CONSIGLIERI SI DIFENDONO A PUGNI!
Il consiglio comunale di Qualiano del 18/03 ha messo in scena il volto peggiore del teatrino della politica borghese. Iniziato alle 18 e finito dopo 4 estenuanti ore dilitigi, confusione, e comizi elettorali dei consiglieri, esso non si è fatto sfuggire un vergognoso attacco ad alcuni dei cittadini che assistevano allaseduta, evidentemente colpevoli di pretendere risposte reali alle questioni poste all’ordine del giorno e di ritenere inaccettabile la trasformazione di unconsiglio comunale in un palcoscenico di propaganda politica e di scontri tra le varie fazioni che si dividono la torta sulle spalle dei cittadini. Durante il consiglio le assurdità sono numerose: si va dai consiglieri che anziché attenersi al merito delle questioni, lanciano accuse personali nei nostri confronti, a quelli che per tutta la durata della seduta stanno a capo chino sull’ipad. Una di questi (G. Giglio, consigliere dei Verdi Ecologisti) viene fotografata da un nostro compagno che intende denunciare mediaticamente la mancanza di partecipazione ai lavori del consiglio; durante la pausa, lo stesso verrà spintonato e minacciato con toni mafiosi dal marito della consigliera fotografata. E’ proprio durante la pausa che accade un ulteriore, gravissimo fatto: il consigliere Santolo Licciardiello (consigliere di “Fratelli d’Italia”) dapprima definisce “demente” Pasquale Pennacchio (esponente dei Carc, nonché giovane consigliere del Forum dei Giovani di Qualiano), il quale stava denunciando il triste teatrino in atto; poi quando un altro compagno, di nome Marco Coppola, gli chiede di ritirare l’offesa, il consigliere, per tutta risposta, rifila un colpo sul volto del ragazzo (da sottolineare la differenza di almeno 25-30 anni d’età tra il nostro compagno colpito e il consigliere autore di quest’azione di violenza). Non è un caso che gli attacchi da parte dei consiglieri si siano riversati principalmente sui militanti del P.CARC che stavano assistendo alla seduta, perché evidentemente colpevoli di essere eccessivamente attenti ai lavori e di aver filmato alcuni interventi dei consiglieri: proprio ad uno di essi era rivolto l’insulto partito dal consigliere Licciardiello. Questo consiglio comunale mostra quanto l’azione popolare può e deve smascherare il teatrino che recita il gioco delle parti, ma soprattutto mostra quanto l’azione popolare costituisca un problema per chi vuol fare i propri interessi. Di fatti il consigliere ha insultato e offeso un cittadino senza alcun motivo legittimo e ne ha colpito improvvisamente un altro; ma soprattutto ha offerto più confusione che risposte concrete ai cittadini accorsi per l’occasione: la questione del mancato trasporto dei disabili e quella dello sgombero del mercato, che colpiscono le fasce più deboli delle masse popolari di Qualiano,sono rimaste sospese. Molta confusione emerge anche dall’annunciato ingresso nelle casse comunali di circa due milioni e mezzo di euro (decreto 35) di cui non è stata chiarita la destinazione. Sono stati quindi esposti una serie didebiti che il comune ha contratto nel corso degli anni, e che non ha ancora saldato, che ammontano a circa 15 milioni di euro. Il fatto grave è, però, che tra questi debiti molti siano, da una parte frutto della mala gestione delle politiche territoriali (Multiservizi, acque reflue, servizio idrico ecc.),dall’altra frutto di insapute manovre di sperpero di denaro (come una parcelladi 150 mila euro ad un avvocato). Chi ha veramente intenzione di invertire la rotta ha il dovere di investire le risorse economiche che sono state sbloccate, nell’ambito del decreto 35 (il quale prevede tra l’altro l’aggravamento di tasse e imposte che i cittadini versano nelle casse comunali), per favorire le fasce disagiate delle masse qualianesi. Il comune non è un’azienda (com’è stato affermato ieri in aula consiliare) che applica manovre antipopolari per saldare i debiti, bensì un organo politico che dovrebbe tutelare gli interessi dei propri cittadini e garantire: un’istruzione pubblica e sicura (mentre le scuole del territorio sono per la maggior parte fatiscenti), una sanità pubblica eaccessibile (a Qualiano si viaggia sul binario opposto in quanto è stata abolita l’Asl, sempre meno accessibile per le classi più oppresse del sistema, sul territorio), servizi sociali per tutti coloro che ne necessitano, un trasporto pubblico funzionante e accessibile (sempre più precario in questo territorio), il rispetto dell’ambiente e delle sue risorse, anche nell’ambito lavorativo (Qualiano è l’esempio lampante della devastazione ambientale, alla quale ci siamo da subito opposti promuovendo le tante mobilitazioni dell’autunno. Questo territorio ha bisogno di bonifiche, e quindi di ingente lavoro per tutti i disoccupati e i cassaintegrati, del settore e non). La sezione dei CARC di Qualiano denuncia pubblicamente l’atteggiamento del consigliere Licciardiello verso due compagni, oggetti dei due vergognosi attacchi, l’uno fisico e l’altro verbale. Ma soprattutto denuncia l’assurdità di un consiglio comunale che ha offerto un pessimo esempio di inciviltà e di violenza ai cittadini di Qualiano. In una fase di crisi politica delle istituzioni nazionali (ormai siamo al 3° governo consecutivo di diretta emanazione dei poteri forti e senza legittimità popolare) e locali, il che si evince bene da questo consiglio comunale completamente lontano dalle istanze dei cittadini, cresce la necessità di porre le condizioni per una diversa concezione della politica territoriale. Oggi più che mai bisogna rompere con gli amministratori locali dediti esclusivamente a tirare avanti la baracca personale alla meglio, cercando di garantire ai cittadini quei minimi servizi necessari per sopravvivere, con i pochi spiccioli che arrivano dallo stato centrale. E’ all’ordine del giorno la costruzione di un’amministrazione comunale d’emergenza popolare, che sia di diretta emanazione di quei cittadini, comitati ed associazioni territoriali che si mobilitano ed agiscono quotidianamente per costruire un futuro dignitoso per Qualiano, realizzabile coordinando le vertenze aperte sul territorio e costituendo da subito un Comitato di Salvezza Cittadino composto dagli esponenti dei vari organismi che già oggi godono della fiducia di buona parte di coloro che lottano, che si occupi di rafforzare il coordinamento e di sviluppare la sua azione, di rafforzare le singole battaglie e di elaborare un programma di misure immediate per porre un freno agli effetti peggiori della crisi sul nostro territorio ed iniziare a promuovere iniziative concrete per attuarle qui ed ora, a favore senza se e senza ma di lavoratori, disoccupati, studenti, precari, pensionati. La parte di cittadini più onesta e non disposta a lasciare Qualiano in mano al malaffare, di cui sopra abbiamo esposto un episodio emblematico, deve mettersi insieme e puntare a governare il paese. ROMPIAMO CON IL TEATRINO DELLA POLITICA BORGHESE! COSTRUIAMO A QUALIANO ED IN TUTTO IL PAESE UNA NUOVA GOVERNABILITA’,BASATA SUGLI INTERESSI POPOLARI, SUL RISPETTO PER L’AMBIENTE, SUL LAVORO UTILE E DIGNITOSO PER TUTTI! Sezione P.Carc Qualiano contatti: carcqualiano@gmail.com