NOI STIAMO CON ROSALBA CON CHI LOTTA CONTRO L’IMPUNITÀ E GLI ABUSI DELLE FORZE DELL’ORDINE E PER LA DIFESA DELL’ARTICOLO 21 DELLA COSTITUZIONE!
Presidio il 17 Marzo, in piazza del Nettuno a Bologna, ore 15.00.
É in corso, presso il Tribunale di Milano, giudice Paola Maria Braggion, il processo per “diffamazione” contro Rosalba della Redazione di Vigilanza Democratica e militante del Partito dei CARC. L’udienza conclusiva è fissata per il 30 marzo. La compagna e la Redazione sono perseguite per il loro lavoro di inchiesta sugli abusi delle Forze dell’Ordine e in particolare perché chiedono lo scioglimento del VII Reparto Mobile di Bologna, uno dei reparti speciali che dal G8 2001 di Genova in poi si è “distinto” per la sua violenza nei confronti di liberi cittadini, godendo di coperture ad alto livello e assoluzioni nelle aule di tribunale.
(Qui i comunicati sulla campagna di solidarietà: 1 – 2– 3– 4– 5)
Il procedimento contro Rosalba è stato avviato con la denuncia sporta proprio da un agente del VII Reparto Mobile: Vladimiro Rulli. Costui si è “risentito” perché il sito Vigilanza Democratica (intestato a Rosalba) il 22 gennaio 2013 ha “osato” denunciare apertamente i crimini del suddetto reparto con un pubblico Appello alla società civile “Cosa deve ancora accadere perché il VII Reparto Mobile di Bologna venga smantellato?”.
Vladimiro Rulli assieme ad altri sette agenti del VII Reparto Mobile (Luca Iodice, Antonio Tota, Massimo Coppola,
Michele Granieri, Bartolomeo Nemolato, Ivano Pangione e Giuseppe Valente) è stato processato presso il Tribunale di Verona per il pestaggio di Paolo Scaroni, l’ultras del Brescia 1911 che il 24 settembre 2005 nella stazione di Porta Nuova ha rischiato di essere ucciso nel corso di cariche ingiustificate contro i tifosi in rientro dalla trasferta. Oggi Paolo è totalmente invalido a causa del pestaggio subito. I poliziotti, invece, sono stati tutti assolti. Nelle motivazioni della sentenza si dice che sì “violenza ingiustificata” c’è stata e anche che sono stati degli agenti appartenenti al VII Reparto a massacrare Scaroni, ma proprio la mancanza del codice identificativo oltre alla manomissione della ripresa video della carica hanno fatto sì che i responsabili di quel crimine indossino ancora la divisa.
Vladimiro Rulli è solo una pedina. Agisce infatti su mandato di altri, di quell’insieme di apparati repressivi che si sono legati al dito la battaglia condotta dal 2009 al 2013 contro il procedimento orchestrato a Bologna nei confronti di quattro compagni a seguito della realizzazione da parte del (n)Partito comunista italiano del sito Caccia allo Sbirro. Questo sito è stato creato per rendere noti volti e nomi di agenti delle forze dell’ordine che commettono abusi e violenze, che si infiltrano nei movimenti politici e sociali per fare il “lavoro sporco”, per spezzare l’anonimato e contrastare l’impunità cui spesso si accompagnano promozioni e scatti di carriera. La compagna Rosalba era tra gli imputati in questo processo e, come gli altri tre imputati, anche lei è stata assolta. È nel corso di questa lotta che venne creato il sito Vigilanza Democratica e avviata la battaglia per lo scioglimento del VII Reparto Mobile.
Chi c’è dietro Rulli? Dietro Rulli c’è Gianni Tonelli (in carico al VII Reparto mobile e esponente di “spicco” Sindacato Autonomo di Polizia), che ha fatto carriera anche grazie alle sue vergognose dichiarazioni sul caso Cucchi e Aldrovandi e alle sue dichiarazioni contro l’introduzione del reato di tortura, e la Lega Nord di Salvini (che ha candidato proprio Tonelli come capolista alla Camera alle recenti elezioni politiche), ma anche altro.
La rete eversiva che garantisce il VII Reparto Mobile e il SAP è la stessa che nel tempo ha favorito e sta favorendo i criminali condannati per i fatti della Uno Bianca tra cui Marino Occhipinti, che all’epoca dell’arresto era amico di Gianni Tonelli e suo collega tanto nel VII Reparto mobile che nel SAP.
Ci sono gli “alti papaveri” usciti indenni, “puliti”, dai fatti della Uno Bianca al pari degli esponenti coinvolti in “stragi di Stato”, “omicidi eccellenti” o in altri episodi di “strategia della tensione” e della “Trattativa Stato-Mafia”.
Un filo nero, nero abuso, nero violenza, nero ritorsione, nero fascismo, nero eversione collega episodi oscuri della storia del nostro paese al processo oggi contro in corso contro Rosalba e la redazione di Vigilanza Democratica, ma nessuna ritorsione fermerà il lavoro di Vigilanza Democratica.
ESPRIMIAMO SOLIDARIETÀ CON ROSALBA E LA REDAZIONE DI VIGILANZA DEMOCRATICA!
Invitiamo tutti coloro che hanno a cuore l’applicazione della Costituzione, che si battono per “la verità e la giustizia”, contro la repressione, gli abusi di polizia e l’impunità a firmare e fare firmare questo appello inviandolo a carc@riseup.net / fax. 02.26.30.64.54
Scaricalo qui, fallo firmare e inviaci le firme raccolte!
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http://www.mediafire.com/…/1._APPELLO_NOI_STIAMO_CON_ROSALB…
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http://www.mediafire.com/…/2._180304_VD-MODULO_APPELLO_ROSA…
APPUNTAMENTI:
17 MARZO, ORE 15.00, IN PIAZZA DEL NETTUNO A BOLOGNA PRESIDIO NAZIONALE PER LO SCIOGLIMENTO DEL VII REPARTO MOBILE, IN SOLIDARIETÀ CON ROSALBA!
30 MARZO, ORE 13.00, TRIBUNALE DI MILANO (LARGO M. BIAGI) PRESIDIO DI LOTTA E SOLIDARIETÀ CON ROSALBA!
Respingere l’attacco repressivo nei confronti di Rosalba e di Vigilanza Democratica e sviluppare la battaglia per la giustizia e per l’applicazione della Costituzione.
Invia un contributo per le spese legali.
Postepay intestata a Gemmi Renzo n. 5333 1710 0024 1535
La solidarietà è un’arma, usiamola!