5 febbraio: prima udienza del processo VII Reparto Mobile di Bologna contro Rosalba e Vigilanza Democratica
Milano. Si è svolta questa mattina la prima udienza del processo contro Rosalba, denunciata da Vladimiro Rulli a nome e per conto del VII Reparto Mobile di Bologna, che si è “sentito diffamato” dal lavoro di inchiesta e informazione del sito Vigilanza Democratica, di cui Rosalba era intestataria.
Protagonista della giornata: la solidarietà! Il 24 gennaio avevamo lanciato l’appello a organismi, partiti, collettivi e candidati alle prossime elezioni affinché sostenessero Rosalba con prese di posizione pubbliche e fotografie con i cartelli “io sto con Rosalba, basta abusi, basta impunità” e hanno risposto in tanti da un capo all’altro del paese. Organismi, RSU, lavoratori, collettivi, spazi sociali, gruppi ultras, parenti e amici degli assassinati dallo Stato, candidati e attivisti di liste popolari per le prossime elezioni (politiche e regionali della Lombardia) di Potere al Popolo e del M5S. Tante voci che si sono levate per sostenere Rosalba e per sostenere una battaglia di giustizia, per la difesa del diritto di espressione sancito dall’articolo 21 della Costituzione, per l’introduzione del codice identificativo per gli agenti in servizio e di una effettiva legge su reato di tortura nell’ordinamento giudiziario, per lo scioglimento del VII Reparto mobile di Bologna. Guarda le note di solidarietà e le foto qui.
Questa mattina si è svolto il presidio di solidarietà e lotta davanti al Tribunale di Milano. Per tutta la durata del processo i solidali hanno scandito slogan, distribuito volantini e raccolto foto in solidarietà dai passanti. Alta e importate è stata la solidarietà. Diversi organismi hanno partecipato portando la propria solidarietà i compagni di ACAD, dello Spazio GratosoglioAutogestita, dello spazio recuperato Casa Rossa Rossa di Sesto San Giovanni e altri organismi. Hanno inoltre portato la propria solidarietà i candidati Luca Marchi (RSU SGB Ikea Corsico) della lista Potere al Popolo di Milano e Dennis Nunga Lodi del Movimento 5 Stelle di Milano.
Inoltre i compagni di RadioBlackOut hanno sostenuto il presidio raccogliendo una nostra intervista. Ascolta qui.
Una delegazione di compagni e di compagne ha inoltre sostenuto Rosalba partecipando all’udienza.
Sull’esito dell’udienza entreremo nel dettaglio in un prossimo comunicato, per il momento ringraziamo i compagni e le compagne che hanno preso posizione e coloro che lo faranno nei prossimi giorni e rilanciamo l’appello alla solidarietà e al sostegno a Rosalba.
Da sottolineare la decisione, presa a seguito della scarsa partecipazione alla conferenza stampa, di “forzare” la cappa di silenzio e omertà sul processo: a conclusione del presidio ci siamo diretti sotto il Corriere della Sera, sono stati scanditi slogan ed è stato consegnato un comunicato stampa a un redattore.
La prossima udienza, il 21 febbraio, potrebbe essere quella in cui viene pronunciata la sentenza, è prezioso il contributo di ognuno per impedire che il processo venga insabbiato:
– prese di posizioni pubbliche e foto con i cartelli (Io sto con Rosalba e con chi applica la Costituzione. Basta abusi e impunità!) da parte di singoli, collettivi, partiti, organizzazioni, liste elettorali e candidati diffondendoli in rete e inviando all’indirizzo carc@riseup.net;
– prese di posizione pubblicamente con messaggi inviati al giudice Paola Braggion (c/o il tribunale di Milano – tribunalemilano@giustizia.it) e al Partito dei CARC (carc@riseup.net);
– sostegno per le spese legali, usando la Postepay n. 5333 1710 0024 1535 intestata a Gemmi Renzo. Ogni contributo, anche piccolo, è importante per portare avanti la battaglia e vincere.
– partecipando al presidio di solidarietà e lotta che si terrà il 21 febbraio alle 14.00 davanti al Tribunale di Milano;
– partecipando e organizzando a propria volta iniziative di solidarietà:
Il 18 febbraio a Gratosoglio c/o lo Spazio GratosoglioAutogestita – via Lelio Basso.
Il 18 febbraio a Pisa presso la Casa del Popolo ARCI Pisanello – via Marsala 2.
Il 24 febbraio a Firenze c/o il Circolo ARCI Il Campino – via Caccini 13/B.
Il processo contro Rosalba è una persecuzione contro chi promuove la lotta contro gli abusi delle Forze dell’Ordine e impunità di cui spesso godono, è il tentativo di mettere il bavaglio chi contrasta le spinte all’instaurazione di uno stato di polizia e alla mobilitazione reazionaria. C’è un filo nero che lo lega agli abusi in divisa e agli omicidi di stato, che lega le ampie e ripetute violazioni delle parti progressiste della Costituzione alla promozione della guerra fra poveri e alla guerra conto i poveri, è il filo che ha armato la mano del fascista – leghista di Macerata e che apre la strada all’apertura delle sedi fasciste nelle città, che favorisce violenze squadriste e razzismo. E’ il filo nero che consente a Tonelli, segretario del SAP ed esponente di spicco dei promotori dello stato di polizia, a candidarsi con la Lega a Bologna.
E’ un filo nero che deve essere strappato, difendendo chi pratica le libertà politiche che i partigiani conquistarono con la guerra di liberazione nel 1945 e praticandole a nostra volta.
Approfondisci: il (nuovo)PCI chiama a diffondere nomi e volti dei poliziotti che compiono abusi e che si infiltrano nel movimento popolare per compiere azioni sporche.
Assoluzione piena per Rosalba e per la redazione di Vigilanza Democratica!
Scioglimento del VII Reparto Mobile di Bologna!
Numero identificativo per gli agenti delle Forze dell’Ordine!
Per l’introduzione di un’effettiva legge su reato di tortura nell’ordinamento giudiziario!
Non c’è processo e non c’è condanna per chi attua le parti progressiste della Costituzione!