Riceviamo e rilanciamo dalla Federazione Toscana del P. CARC.
“A Piombino la lotta si fa sempre più serrata. Dopo un presidio dimostrativo in cui gli operai ex Lucchini e membri di Articolo 1 – Camping CIG, i vigili hanno inoltrato l’ordinanza di rimuovere le catene che, a scopo di denuncia, legano tre colleghi al monumento del Rivellino: pena lo sgombero il mattino successivo.
“Forse qualcuno pensa che siamo qui a divertirci” scrive su Facebook uno di loro, “perché non sappiamo come passare il tempo. Qui ci sono uomini, mariti, padri, fratelli e figli, che stanno togliendo tempo ai loro affetti, alle loro famiglie, per difendere il proprio lavoro e la propria DIGNITÀ.”
La lotta degli operai della ex Lucchini è di esempio di spinta: allo smantellamento delle aziende ci si può opporre e ci si deve opporre, con ogni mezzo. Lo stesso operaio scrive “temo che quel qualcuno abbia fatto male i suoi calcoli. Perché domani mattina quei 3 incatenati diventeranno 10…o forse…20…..30…chissà?! (…) SIAMO QUI A DIFENDERE LA COSTITUZIONE, ARTICOLO 1.”.
Quanto scrive questo operaio è il frutto della mobilitazione lanciata dall’11 al 18 giugno dai componenti dell’associazione Articolo 1 – Camping CIG, che da sempre si batte contro la favola del cavaliere bianco algerino Rebrab che niente ha fatto in due anni se non mungere soldi pubblici.
Questi lavoratori vogliono indietro il loro lavoro, ecocompatibile e in armonia con il resto del territorio, e la minaccia del Comune (l’unica soluzione che propongono è far morire in silenzio la Fabbrica) è stata rispedita al mittente: tutti si sono incatenati e una delegazione è andata a cercare il sindaco a chieder di conto di questa mossa. Mossa che denota un evidente nervosismo e preoccupazione, dopo l’assemblea pubblica partecipata da oltre 50 persone di lunedì sera, il flash mob che indetto (finalmente) dalle RSU Aferpi ieri mattina che ha ostacolato il traffico, con le iniziative di confronto e dibattito che riportiamo sotto e che apriranno la strada al “salto di qualità” che sicuramente farà la lotta di classe nei prossimi giorni. Invitiamo le organizzazioni operaie e popolari, le RSU e i singoli lavoratori e lavoratrici ad esprimere la propria solidarietà a questi operai che non intendono rassegnarsi!
Come sempre al fianco degli operai di Piombino e in particolare al Camping CIG, per attuare le parti progressiste della Costituzione!
Partito dei CARC – Federazione Toscana”