“Cristoforo Colombo – ossia di come convinti di navigare verso le Indie approdammo in America”.
L’esperienza delle BR ha segnato la lotta di classe in Italia:
– in positivo, le BR hanno dimostrato praticamente che la via riformista del PCI e la via “della rivoluzione che scoppia” dei movimentisti erano entrambe inconsistenti e che la rivoluzione socialista in un paese imperialista si poteva fare, imparando a farla facendola. Con questo orientamento hanno in breve raccolto il testimone delle brigate partigiane di montagna e di città e stretto attorno a loro la parte migliore della gioventù del paese, hanno impersonato le aspirazioni più altre della classe operaia e delle masse popolari.
– In negativo, le BR hanno mostrato come e perché per fare la rivoluzione socialista è necessaria l’esistenza di un partito comunista adeguato a questo scopo e, legato a ciò, hanno mostrato il come e il perché la via del militarismo le ha condotte in un vicolo cieco.
L’opuscolo, scritto nel 1988 con uno pseudonimo da “un protagonista della lotta di classe degli anni ‘70” (Pippo Assan), diffuso clandestinamente e sottoposto dall’autore a “censura volontaria” del linguaggio perché fosse il meno possibile attenzionato dalle forze repressive, ha un alto valore storico e un alto valore politico. Formalmente i due valori coincidono: si tratta di un bilancio dell’esperienza delle BR elaborato alla luce del materialismo storico e strettamente legato ai compiti dei comunisti. Il valore politico, tuttavia, è principale; da quel bilancio discendono:
- la necessità di ricostruire il partito comunista (libero dal riformismo e dall’economicismo, le due tare storiche del movimento comunista italiano) per fare la rivoluzione in Italia;
- le caratteristiche del partito comunista (fra cui la clandestinità dell’organizzazione e l’autonomia ideologica, politica e finanziaria dalla borghesia);
- la strategia che il partito comunista deve adottare (la Guerra Popolare Rivoluzionaria di Lunga Durata);
- la linea (attinente alle condizioni oggettive: l’inizio della seconda crisi per sovrapproduzione assoluta di capitale);
- il contenuto dell’attività del partito comunista (non un partito di opinione che partecipa alla politica borghese, né un partito che si limita ad alimentare le lotte rivendicative).
Da questi aspetti e insegnamenti la Carovana del (nuovo)PCI ha attinto, ha continuato l’elaborazione, è cresciuta e oggi il (nuovo)PCI è il risultato di tale percorso: un partito clandestino che conduce la Guerra Popolare Rivoluzionaria, affiancato nella sua opera dal P.CARC che vi contribuisce, sul piano tattico, perseguendo la costituzione del Governo di Blocco Popolare.
La presentazione di “Cristoforo Colombo” dunque è una occasione per comprendere l’esperienza delle BR (gli aspetti positivi, i limiti e gli errori) senza il peso della concezione borghese del mondo e per comprendere natura, ruolo e compiti della Carovana del (nuovo)PCI e dei partiti che la compongono.
Programma dell’iniziativa
Dalle h 16 i bambini e le bambine della Casa del Popolo di via Padova faranno disegni e collage da spedire in carcere ai rivoluzionari prigionieri e ai compagni detenuti. La solidarietà è un’arma e la coltiviamo praticandola e insegnandola
Alle h 19:30 cena (veloce e solo su prenotazione)
Alle h 21 presentazione di “Cristoforo Colombo – ossia di come convinti di navigare verso le Indie approdammo in America”. Con Pablo Bonuccelli (Direttore di Resistenza) e Claudia Marcolini (Segreteria Federale Lombardia del P.CARC)
Il testo è reperibile c/o la Casa del Popolo di via Padova – Milano sia prima che durante la presentazione o in consultazione sul sito del (nuovo)PCI – http://www.nuovopci.it